Risultanze concorsuali

La Commissione giudicatrice, esaminati con la massima attenzione tutti i lavori pervenuti in regola con le norme dettate dal bando, dopo aver raggiunto conclusioni unanimi coerenti con la scelta di non attribuire riconoscimenti ex aequo che potrebbero diminuire il valore del premio conseguito, comunica qui, in via ufficiale, i nomi degli autori (con la provincia di provenienza) e i titoli delle opere vincitrici:




Sez . A ‒ POESIA

 

1° posto: Lucia Lo Bianco (PA) ‒ L’urlo opaco del silenzio

2° posto: Maurizio Albarano (NA) ‒ Cantico moderno

3° posto: Luciano Giovannini (Roma) ‒ Con le mani giunte

 

 

Sez. B ‒ NARRATIVA

 

1° posto: Rita Muscardin (SV) ‒ Fino all’ultima nota

2° posto: Gabriele Andreani (PU) ‒ Non ci resta che attendere

3° posto: Cristina Maria Lora (VI) ‒ Sottovoce sorrido

 

 

Sez. C ‒ ARTI FIGURATIVE

 

1° posto: Giuseppe Galati (VV) ‒ Raccolta di fichi

2° posto: Luigino Vador (PN) ‒ Mater Divinae Gratiae

3° posto: Daniela Fava (RG) ‒ La lampara

 

 

Sez. D ‒ LIBRO EDITO

 

1° posto: Giulio Locatelli (AR) ‒ Portami a casa

2° posto: Giulio Irneari (BG) ‒ Frammenti emotivi

3° posto: Rossella Paone (CZ) ‒ Carillon



MENZIONI DI MERITO (solo per la sez. D - Libro edito)


Davide Guarnotta (BO) I grandi barbari bianchi

Federica Storace (GE) Sei un essere speciale – Donne e Uomini raccontano la generatività



TROFEO “MANUEL FODERÀ” ‒ QUARTA EDIZIONE (riservato ad una poesia dedicata a Manuel)

 

Guido Burgio (PA) ‒ Manuel



[Volevo trovare le parole per spiegarvi tutto della nostra Associazione; ma poiché non le trovavo, ho infilato a caso, tra il serio e il faceto, come perle preziose di un’unica collana, tutti i titoli (e pure qualche contenuto) delle quindici opere vincitrici del nostro premio.]

 

Cos’è il TUTTINSIEME? Il TUTTINSIEME più che un’Associazione è un “luogo”.

 

È il luogo dell’inclusione. L’inclusione di tutti quelli che per motivi di religione, di ideologia, di razza, di sesso, di età, di condizioni socio-economiche o psicofisiche vengono esclusi o semplicemente “guardati come alieni”. Pensiamo soprattutto ai disabili e agli immigrati.

 

È il luogo dell’amplificazione, affinché abbia voce L’urlo opaco del silenzio che grida la propria emarginazione, la propria diversità, la propria divergenza dalle “percentuali della massa”, la propria sofferenza, il proprio disagio.

 

È il luogo dove quegli urli si trasformano in un Cantico moderno, cantico di amore umile e vero, un “canto nuovo” (come si dice in molti salmi) fatto di mille voci variegate, sulle note di un dolce Carillon che sa di fiaba ma è verità, che sa di utopia ma che può farsi realtà, se sperando, cantiamo insieme e insieme suoniamo quella musica Fino all’ultima nota.

 

È il luogo in cui si rinuncia alle tentazioni del potere, della presunzione, dell’integralismo arrogante che può trasformare perfino le religioni in aberrazioni mostruose; in cui si rinuncia alla tentazione di conformarsi a “I grandi barbari bianchi” che tutto e tutti vorrebbero assimilare e precipitare nei loro gretti razzismi… in cui, al contrario, si guarda il proprio fratello negli occhi, lo si riconosce simile a sé, uguale, non identico né diverso, e gli si dice con sincerità e Amore: Sei un essere speciale, come ciascuno di noi, perché il Creatore ci ha voluti così, a Sua immagine, ad immagine della Sua unicità e Trinità… Uno e Trino… per poter dialogare… e anche noi, tutti differenti e originali, per poter progettare insieme un’era nuova, secondo gli insegnamenti di Cristo e della sua santa Chiesa, raccogliendo i nostri preziosi Frammenti emotivi per ricomporli nel puzzle delle nostre versicolori vite.

 

È il luogo della preghiera, dell’invocazione rivolta alla Mater Divinae Gratiae, con gli occhi al cielo, Con le mani giunte ma col pensiero a questo mondo distratto, affinché quella preghiera, unita a tante concrete iniziative e manifestazioni, dia buoni frutti: «Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo» (Lc 6, 44). E noi preghiamo anche affinché questo fico non secchi (cfr. Mt 21, 18-19), ma sia abbondante un giorno la Raccolta di fichi! Per conoscere la volontà di Dio, in tal senso, Non ci resta che attendere… e nell’attesa operare… cioè pregare e lavorare… operare nella Sua luce che, come fa La lampara con i pesci, tutti a sé ci attira.

 

È il luogo del desiderio già esaudito. Il nostro desiderio sta nel nostro motto «Fare di Cristo il cuore del mondo»… ed è già esaudito perché esso coincide col “disegno del Padre”.

 

È il luogo in cui ciascuno chiede al Padre: «Quando sarà il momento, quando Tu vorrai, Portami a casa, Signore, perché da Te veniamo e a Te vogliamo tornare, non per i nostri meriti, ma per la Tua infinita misericordia».

 

È il luogo in cui si “includono” tutti, anche i defunti… primo tra tutti il nostro caro Manuel… perché i defunti non sono “scomparsi”, come noi non siamo per loro “passati”, ma crediamo di essere TUTTINSIEME partecipi dello stesso presente. Talvolta penso che anch’io presto sarò con loro… e non vi nascondo, ci penso con timore… ma poiché credo in quel che credo, nel nostro Credo, quando ci rifletto, allora Sottovoce sorrido, perché il timore non era paura… perché tutti dobbiamo accettare certe belle trasformazioni, certe meravigliose trasfigurazioni.

Questo è il TUTTINSIEME. Voi siete il TUTTINSIEME!