Il cammino verso la parità di genere

UNO SGUARDO AL PASSATO...

Le differenze tra Medioevo ed Età Moderna sono molte, dall'ambito sociale a quello economico. Il Medioevo infatti è considerata un'epoca buia, fatta di bigottismo e superstizione, di ricatti morali e di epidemie. La popolazione infatti è in continuo calo a causa delle frequenti morti dovute alle più svariate malattie ed all'assenza quasi totale di igiene. Purtroppo anche le donne furono vittime di questi secoli bui, infatti venivano considerate con facilità delle streghe, soprattutto se molto belle, vedove o forestiere. Anche oggi purtroppo, nonostante i grandi progressi fatti dalla società in tutti i campi, le donne spesso continuano ad essere vittime di pregiudizi e a volte anche di gravi forme di violenza.

L’ORIGINE DEL MOVIMENTO FEMMINISTA IN EUROPA di Alessandro Bissanti


A metà dell’Ottocento le donne iniziano a parlare tra loro perché desiderano partecipare alla vita politica e votare.

Per questo motivo creano movimenti femministi tra cui “L’Unione Sociale Politica delle Donne” che si batte per il suffragio femminile. Le seguaci di questo movimento vengono chiamate suffragiste ma, con termine dispregiativo, vengono appellate “suffragette”. Fanno richieste scritte al Parlamento, fanno scioperi della fame e si incatenano ai lampioni per evitare di essere arrestate. Ha così inizio l’emancipazione femminile in Italia, grazie ala quale le donne iniziano a lavorare fuori casa, in fabbriche uffici e scuole, aumentano la loro istruzione e partecipano attivamente alla vita politica.

L’emancipazione porta anche ad interessarsi alle differenze di salari tra uomini e donne.

Le donne percepivano stipendi inferiori agli uomini e grazie a donne come Anna Kuliscioff si iniziano a elaborare studio statistici sulle differenze salariali di genere.



Il ruolo delle donne durante la Grande Guerra

di Gabriele Procida - IIIA


Durante il primo conflitto mondiale in Europa la mobilitazione degli eserciti allontanò i lavoratori dalle fabbriche e dai campi.

La produzione industriale non poteva fermarsi ed era necessario che crescesse rapidamente. Nel lavoro agricolo le donne avevano sempre avuto una presenza importante, cominciarono a lavorare nelle fabbriche per sostituire gli operai mandati al fronte e furono impiegate nelle fabbriche di munizioni. Non furono mai impiegate in battaglia, però ogni esercito aveva reparti femminili che si occupavano delle comunicazioni, dei rifornimenti e dell’assistenza sanitaria. Le crocerossine, chiamate la grande armata bianca, furono presenti in tutte le tragedie del fronte. Infine, durante e dopo guerra, s’impegnarono a rivendicare gli stessi diritti politici, economici e sociali degli uomini.



UN PROBLEMA ANCORA ATTUALE...


La violenza sulle donne

di Elisa La Mantia - IIA


La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne è stata istituita dall’assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre del 1999: un giorno non casuale, che ci riporta al 25 novembre del 1960, quando furono ritrovati in fondo a un precipizio i corpi – con segni inequivocabili di tortura – delle tre sorelle Mirabal Patria, María Teresa e Minerva. Le tre donne erano state catturate dagli agenti dei servizi segreti del dittatore Rafael Leònidas Trujillo, che per più di trent’anni ha governato la Repubblica Dominicana, perché considerate oppositrici del regime. La violenza di genere oggi purtroppo non conosce confini.



LA IIIA RIFLETTE ED ARGOMENTA....


Alla luce dello studio interdisciplinare effettuato sull' obiettivo 5 di Agenda 2030 vorrei ricostruire il percorso storico che ha portato le donne ad auto-affermarsi nella società di oggi, riflettendo sulle criticità ancora esistenti nel mondo, relativamente a questo tema.

Dopo le numerose rivolte da parte del movimento femminista, a fine 800 il ruolo delle donne nella società stava pian piano cambiando. Infatti intravediamo sempre di più la figura della donna nel mondo del lavoro. All'inizio c'erano ancora delle differenze, un esempio è la disparità di salario tra uomini e donne. Con lo scoppiare della Prima Guerra Mondiale le donne occuparono i posti degli uomini andati in guerra; le troviamo nelle fabbriche di armamenti ed alimentari per fornire le risorse all'esercito, le troviamo anche sotto il ruolo di crocerossine che medicavano tutti i feriti in guerra; dopo parecchi anni troviamo altre novità, infatti nel 1946 dopo anni anni di ingiustizia, con il referendum italiano anche le donne ottennero il diritto di voto. Questo evento fu una grande vittoria, perché dopo tanti sforzi e sacrifici finalmente siamo arrivate al traguardo, ed oggi le donne, come tutti gli altri cittadini, perlomeno italiani, hanno una vasta libertà sotto vari aspetti; quindi possono per esempio seguire le loro passioni senza limiti. Però non è così in tutti i paesi del mondo. Infatti pur essendo praticamente nel 2022, in paesi come l'Afghanistan le donne non hanno alcun tipo di libertà. Anzi le leggi per le donne afghane sono diventate sempre più severe oggi. Le vicende storiche in Afghanistan hanno creato vari trambusti tutto il mondo; per fortuna molti hanno condiviso di non essere d'accordo con queste leggi che azzerano la libertà e i diritti di un essere umano. Ma le discriminazioni sulle donne non si limitano solo a questo da anni, ormai sentiamo spesso al telegiornale dei continui femminicidi e di altre forme di violenza fisica o mentale verso le donne. Sentendo di questi episodi, metto la questione violenza al primo posto nella classifica delle ingiustizie contro le donne. Perché la violenza non porta a nulla e per compiere delle azioni così gravi si deve essere proprio cattivi. E' proprio un argomento che mette i brividi, così contro questi avvenimenti, il 25 novembre si celebra la giornata contro la violenza sulle donne, una giornata che ci fa ricordare di tutte le vittime e che porta la speranza di porre fine a questo dramma. Ed ecco che l'ONU entra in azione con l'obiettivo 5 dell'agenda 2030. Con esso si porta avanti il messaggio che molti ancora non comprendono o semplicemente ignorano, ossia tutti dovrebbero realmente attuare il detto antico, secondo il quale "una donna non si tocca neanche con un fiore". Questo affinché non ci siano più vittime innocenti e per poter raggiungere finalmente l'uguaglianza tra tutte le persone.

di Ginevra Tarantino - IIIA