elio felice

Elio Felice è ingegnere elettrotecnico (Bienne, fondata nel 1873 e oggi Bern University of Applied Sciences) e ha un'abilitazione all'insegnamento della Scuola Universitaria Federale per la Formazione Professionale. Svolge l’attività di docente presso il Centro professionale tecnico di Bellinzona dal 1990, dove propone elettrotecnica, automazione e progetti interdisciplinari di "Tecnica ed etica dell'energia". 

È membro della società francese Ars Industrialis, da decenni attenta all'impatto dell'automazione e dei media sulla società. Alle radici del suo pensiero c'è però la leva di Archimede, declinata in varie interpretazioni, compresa l'enorme amplificazione dei gesti ottenibile con petrolio e elettricità. Ritiene oggi indispensabili maggiori conoscenze per meritare tutta l'energia di cui disponiamo, poiché causa di gesti inconclusi, incompresi in fondo inspiegabili.

Ha compiuto studi musicali (corno), presso i Conservatori di Bienne e Losanna, svolgendo in questo settore attività pedagogica fin dal 1987. Dispone di un certificato di Direttore di banda ABS. Ha suonato il corno in: Schweizerisches Jugend-Blasorchester, Musica Militare Svizzera, Orchestre Symphonique Rhodanien, Orchestre de Chambre de Bienne, Orchestra di Fiati della Svizzera Italiana, Civica Filarmonica di Bellinzona di cui è tuttora socio attivo.

Considera la musica un formidabile terreno di cura, trasversale alle età, ai talenti e alle discipline purché i luoghi di formazione siano culturali, cioè fonti di sintonia fra le genti e il loro territorio. La musica, la mercificazione del suo insegnamento e conseguente banalizzazione lo preoccupano, almeno quanto l'eterna precarizzazione del settore. L’arte dei suoni offre momenti di incanto, ma il suo studio necessita (come un tempo) ascolto, presenza, reiterazione di gesti nonché pensieri astratti, ben focalizzati e sorretti da una vita conseguente.

Dal 2004 è presidente della Commissione Musica della Federazione bandistica ticinese (febati), per la quale ho avviato alcune profonde riforme dando anche la propria voce a trasmissioni radiofoniche della RSI. Dirige dal 2007 la Scuola di Musica del Moesano, una delle 17 riconosciute e finanziate dal Cantone dei Grigioni con criteri di capillarità, non concorrenzialità e sussidiarietà alla scuola dell'obbligo. Come monitore di Gioventù e Musica, si adopera a finanziare correttamente i corsi e i campi proposti sul territorio.

Nel suo centro culturale “Ospizio della Creanza” dedica risorse a quei luoghi in cui si esprime il gusto delle buone azioni, generate da gesti compiuti. Attraverso corsi, incontri, conferenze, attività mira ad arricchire quella parte della memoria in cui si annidano gli esempi migliori. Cerca e offre tracce di Creanza affinché il benessere non si perda. Ritiene la Creanza l’unico motore economico da tenere acceso, al fine di propagare la felicità di ciascuno ed addentrarsi coscientemente nell'epoca geologica dell'Antropocene.