Decreto di Venerabilità del Servo di Dio Gaetano Francesco Mauro

DICASTERO DELLE CAUSE DEI SANTI


COSENTINA-BISINIANENSIS

BEATIFICATIONIS ET CANONIZATIONIS

 

SERVI DEI

 

CAIETANI FRANCISCI MAURO

 

SACERDOTIS DIOECESANI

 

FUNDATORIS CONGREGATIONIS OPERARIORUM

CATECHISTARUM RURALIUM

(1888-1969)

                    

 

DECRETO SULLE VIRTU' EROICHE


«La salvezza desiderata dev'essere principalmente frutto di una effusione di carità; intendiamo dire quella carità cristiana che compendia in sé tutto il Vangelo e che, pronta sempre a sacrificarsi per il prossimo, è il più sicuro antidoto contro l'orgoglio e l'egoismo del secolo» (Leone XIII, Lettera Enciclica Rerum Novarum, 15 maggio 1891, n. 45). 


Tra quanti misero mirabilmente in pratica queste parole scritte dal Sommo Pontefice Leone XIII nella sua famosa enciclica sulla questione sociale ci fu sicuramente il Servo di Dio Gaetano Francesco Mauro. Egli, infatti, essendo vissuto in una stagione storica tempestosa e in un contesto sociale particolarmente difficoltoso, comprese che, per venire realmente incontro ai bisogni e alle necessità degli ultimi, occorreva annunciare loro il messaggio evangelico, unico antidoto efficace contro la povertà materiale e spirituale e mezzo insostituibile per promuovere un'autentica promozione umana.


Il Servo di Dio nacque in Calabria, a Rogliano, nell’allora arcidiocesi di Cosenza, il 13 aprile 1888 da una famiglia di artigiani e fu battezzato il giorno seguente. Maturata la vocazione al sacerdozio, entrò nel Seminario arcivescovile di Cosenza nel 1903 e fu ordinato sacerdote il 14 luglio 1912. 

Dopo varie esperienze di apostolato, nel 1914 venne nominato Parroco Decano della Collegiata nella chiesa di Santa Maria della Serra a Montalto Uffugo, paese dell'entroterra calabrese, profondamente radicato nel mondo rurale. In questo contesto, il giovane sacerdote si mise subito all'opera inaugurando, nel marzo 1915, il primo circolo giovanile dedicato a San Luigi Gonzaga e cominciando ad adoperarsi attivamente per la formazione della gioventù secondo il modello di San Giovanni Bosco. 

Dopo l'ingresso dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale, il Servo di Dio venne chiamato alle armi. Nel 1917 venne fatto prigioniero e detenuto in diversi campi di prigionia austriaci. Anche tra le atrocità del conflitto, cercò di seminare la speranza cristiana. Terminata la guerra, poté tornare a Montalto Uffugo dove, nel 1921 diede vita al "Ricreatorio Don Bosco", inteso come "cenacolo" per far crescere i giovani nella preghiera e nelle pratiche religiose. Profuse poi una intensa attività caritativa ed apostolica dedicandosi al rinnovamento del catechismo e alla promozione umana dei fedeli, organizzando scuole diurne e serali, professionali, medie e ginnasiali. Il 10 ottobre 1924 entrò fra i Cooperatori Salesiani. 

Nel 1925 diede vita all' A.R.D.O.R. (Associazione Religiosa degli Oratori Rurali), formata da sacerdoti e laici impegnati nella catechesi delle campagne. Da questo nucleo nacque l'8 dicembre 1928 la Congregazione dei Catechisti Rurali (Missionari Ardorini), approvata dall'Arcivescovo di Cosenza, Monsignor Tomaso Trussoni, 11 27 giugno 1930 e formata da giovani che si erano radunati a vivere col Servo di Dio, nei resti del convento di San Francesco di Paola. 

Nel 1941, dopo aver verificato l'importanza della collaborazione delle donne nell'evangelizzazione delle campagne, il Servo di Dio ebbe l'incarico di assorbire una comunità di suore di San Vito dei Normanni: quell'innesto di religiose favori la nascita di quelle che sarebbero diventate le Suore Catechiste Rurali.

I1 28 giugno 1943 la Congregazione dei Catechisti Rurali fu unita all’antico Istituto dei Pii Operai, fondato a Napoli dal Venerabile Servo di Dio Carlo Carafa nel 1602, avente le stesse finalità apostoliche, ma ormai ridotto ad un solo componente: si diede vita, così, ai Pii Operai Catechisti Rurali, Congregazione religiosa di diritto pontificio. 

Il Servo di Dio ne fu Vicario generale ad nutum Sanctae Sedis fino alla morte dell'ultimo Pio Operaio, nel 1954. Nel 1956 fu eletto Superiore Generale, carica nella quale fu confermato nel 1962.

Nel 1968 il Servo di Dio fu colpito da una violenta bronchite che gli provocò uno scompenso cardiaco. Le sue condizioni fisiche peggiorarono progressivamente fino a condurlo alla morte, avvenuta il 31 dicembre 1969. Le esequie furono celebrate il 3 gennaio 1970 dall'Arcivescovo di Cosenza alla presenza di moltissimi sacerdoti, di autorità civili e militari e con grande concorso di popolo. 

Dotato di una fede adamantina, seppe vivere e seminare la speranza in ogni contesto e situazione, e grazie anche all'influsso della spiritualità alfonsiana, da lui assimilata in gioventù, si dedicò con assiduità e profitto alla direzione spirituale e fu sempre misericordioso. Sostanziava ogni sua opera con una intensa vita di preghiera eucaristica e mariana.

Aderendo profondamente alla volontà divina, abbracciò con generosità le sofferenze valorizzando il dolore e facendone una componente di fecondità spirituale fondamentale. 

Aveva fatto suo e viveva il motto: "Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sarà dato in sovrappiù" (Mt 6, 33), operando concretamente per l'attuazione dei principi di giustizia sociale a favore dei meno abbienti. 

L'Inchiesta diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Cosenza-Bisignano (Italia), dal 2002 al 2012. 

La validità dell'Inchiesta diocesana fu riconosciuta il 15 febbraio 2013. Preparata la Positio essa fu sottoposta all'esame del Congresso Peculiare dei Consultori Teologi il 2 dicembre 2021, con esito favorevole. I Padri Cardinali e Vescovi, nella Sessione Ordinaria del 17 gennaio 2023, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, Cardinali ed annesse.

Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti del Dicastero delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: «Constano le Virtù teologali, Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le virtù cardinali, Prudenza, Giustizia, Fortezza e-Temperanza, e le Virtù annesse, in grado eroico, del Servo di Dio Gaetano Francesco Mauro, Sacerdote diocesano, Fondatore della Congregazione dei Píi Operai Catechisti Rurali».

Il Sommo Pontefice ha poi disposto che i1 presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti deI Dicastero delle Cause dei Santi. Dato a Roma, il 19 dell'anno del Signore 2023.

Marcello Card. Semeraro, 

Prefetto

+ Fabio Fabene, Arcivescovo tit. di Montefiascone, 

Segretario