Adattatore GSM

L'idea di realizzare questo circuito mi è venuta quando ho pensato di acquistare la scheda di espansione della centralina del mio antifurto wireless.

Il costo elevato (295€ scontato) mi ha suggerito la possibilità di adattare un telefono cellulare o parte di esso per effettuare la chiamata. Per semplificare l'interfaccia ho pensato di collegarmi alla tastiera, utilizzando la funzione di chiamata rapida. Normalmente i cellulari hanno la possibilità di memorizzare dei numeri telefonici e richiamarli mediante la pressione prolungata (1 sec. circa) dei tasti dallo 0 al 9.

E' necessario a questo scopo collegare 2 fili sulle piazzole conduttrici opposte al tastierino e relative al numero di chiamata rapido, dove abbiamo memorizzato il nostro numero telefonico.

Il circuito di comando è relativamente complesso, invece di utilizzare il classico microprocessore ho utilizzato delle porte logiche integrate della serie C-mos. Sono integrati degli anni'70 ma tuttora molto reperibili e recuperabili anche da vecchi apparati.
La caratteristica principale della serie C-mos è l'alta impedenza d'ingresso ed il bassissimo consumo energetico. Il consumo dell'adattatore in stand-by rimane nel campo delle decine di microAmpere. Le temporizzazioni sono gestite da tre 7555, la vesione c-mos del comune 555, scelti anche'essi per il bassissimo assorbimento.

Lo scopo del circuito è d'inviare al numero telefonico stabilito una chiamata che con due toni informi dello stato del dispositivo di allarme o della mancanza della rete.
Nella chiamata si udrà un tono alto intermittente qualora ci sia l'allarme attivato. Un tono basso intermittente in caso di mancanza di rete, un tono alternato alto-basso se l'allarme è attivo senza rete. Se la rete dovesse mancare, al ritorno il sistema manderà un'ulteriore chiamata in assenza di tono per avvertire il ristabilimento della condizione di presenza rete.
Queste funzioni oltre a proteggere da eventuali sabotaggi mirati a scaricare la batteria in tampone dell'antifurto, avverte in caso la rete manchi e siano in pericolo gli alimenti nel frigo.
I moduli implementati con le porte logiche (Nand e Nor) devono garantire le seguenti funzioni/specifiche : - 2 ingressi : Un ingresso per l'allarme attivo ed un ingresso per la presenza della rete derivato dallo stesso alimentatore del telefonino.
- 2 uscite : Un'uscita audio da collegare ai capi del microfono per iniettare il segnale bitonale descritto precedentemente. Una seconda uscita simula la pressione del tasto relativo alla chiamata rapida. Nel Nokia della foto ho scelto il tasto 6 che permetteva un più agevole passaggio dei conduttori di collegamento. Un piccolo pulsante in parallelo ristabilisce la possibilità di utilizzare il tasto,
- 3 led mostrano lo stato del circuito allarme on, assenza rete, attivazione telefono.
Un pò di attenzione deve essere dedicata al disaccoppiamento dalla radiofrequenza indotta e condotta nei collegamenti dal cellulare. e' importante inserire dell induttanze in serie ai collegamenti immediatamente vicino al telefono.

Il cellulare viene lasciato in carica dal proprio adattatore. La stessa batteria del cellulare alimenta anche il circuito. Se la tensione di rete viene a mancare il tutto rimane alimentato dalla batteria che durerà circa 15gg, nel caso di questo vecchio Nokia.


Il circuito elettrico

Il prototipo su breadboard

Il circuito realizzato su basetta millefori

L'intero sistema collegato

L'adattatore GSM dopo il montaggio all'interno del contenitore

Dalle figure si mostra come il circuito dopo essere stato disegnato ha subito un debug su breadboard. Poi è stato montato su una millefori (mi spiace niente circuito stampato) e poi testato a lungo. Al termine l'ho incluso in una scatola per derivazione per esterni, economica, discreta e soprattutto permeabile alla radiofrequenza...

Questa realizzazione è consigliata a chi abbia un minimo di esperienza, l'interfaccia con il telefono potrebbe necessitare un pò di attenzione. Ad esempio la carica della batteria di questo Nokia è impulsiva ed è stato necessario un filtraggio aggiuntivo per non perturbare il circuito (il modulo più piccolo visibile nelle ultime due foto.