La scommessa 

di Erba

Oltre i monti che a nord la sovrastano...
















La scommessa di Erba

(Dramma in due atti di Marti Gruter)

 

 

ATTO PRIMO

 

 

 

 

Mentre si alza il sipario e si accendono gli occhi di bue sui due attori, l’arpeggio introduce la scena per 45 secondi. Intorno, penombra e sullo sfondo, buio totale. A sinistra, Dio è seduto ad un tavolino rococò e sta giocando il solitario. Lucifero è stravaccato sul divano al centro. A destra, una consolle con una bottiglia di whiskey, una caraffa d’acqua e due bicchieri.

 

D - Ti rendi conto del nome che ti ho dato?

L - Grazie tante! Ma sei stato tu ad imporre di decidere così, su due piedi! Che crudeltà gratuita! Che avventatezza, che goffa superficialità! Era ovvio che qualcuno di noi avrebbe rifiutato ... non foss’altro per curiosità, giusto per vedere l’effetto che fa!

D - Vedi che non ragioni. .. se avessi pensato di darvi un percorso, sareste entrati nel tempo.

L - Con un corpo e tutto il resto?

D - Esattamente, come gli uomini ...

L - ... e farmi il mazzo che si fanno loro?

D - O puro spirito ... o anima e corpo. Vedi altre possibilità?

Lucifero si alza sbuffando sonoramente e si dirige al tavolo per afferrare la bottiglia e riempirsi il bicchiere:

L - Dov’è il ghiaccio?

D - Il ghiaccio nel Jameson? Sarai mica matto! Se proprio, guarda in quella caraffa ... c’è dell’acqua di sorgente. E’ scozzese, ma va bene lo stesso ...

L - Mi dà sui nervi questa tua divina spocchia ...

D - ... che posso farci se sono Dio?

L - Potevi startene per i cazzi tuoi ed evitare tutto questo casino!

D - E qui, ti sbagli.

L - Eh, certo ... figuriamoci se io ... non mi sbaglio!

D - Invece di agitarti, ascolta ... e mettiti nei miei panni: al mio posto, non ti verrebbe voglia di accendere la vita in altri esseri e dialogare, condividere, gioire e soffrire con loro per alleggerire un poco il peso di una perfezione, altrimenti solitaria ... e quindi, fine a sé stessa?

L - Neanche per sogno!

D - Con le dovute proporzioni, è proprio quello che stai facendo anche tu, da quando sei nato ...

L - Che cosa vorresti insinuare?

D - Pensa a quanti uomini e donne hai convinto a seguirti e servirti, poveracci ...

L - Menti, sapendo di mentire!

D - Come faccio a mentire se sono Dio?

L - Te lo dimostro. .. io, non ho convinto nessuno a seguirmi, mai!

D - Hai ragione, scusa. Mi sono espresso male ...

L - Che succede, qualche problema con l’infallibilità?

D - In effetti, ti sei limitato a convincerli che avrebbero potuto tranquillamente allontanarsi da me. Li hai distratti, hai giocato sulle loro fragilità, sulla scarsa memoria, sulle difficoltà della vita di tutti i giorni ... hai speculato sul loro libero arbitrio. Insomma, ti sei comportato davvero male ...

L - ... senti chi parla!

D - Prego?

L - Non sei tu quello che si diverte a fare i quiz esistenziali, che se uno sbaglia risposta è fottuto per l’eternità?

D - Non mi diverto affatto, anzi! Chiedo a tutte le mie creature se vogliono accettarmi per quello che sono ... e rispetto sempre le loro risposte, qualunque siano!

L - Sarà, ma io non ho mai detto a nessuno di seguirmi ...

D - ... non gli hai neppure spiegato che allontanarsi da me è l’essenza stessa del tuo regno! Proprio tu, che porti quel nome stupendo ...

L - .... oh, ti prego, non ricominciare con la retorica della luce e delle tenebre!

D - Sta di fatto che chi si allontana dalla luce, risiede nelle tenebre ... o no?

L - D’accordo, d’accordo ... che c’è di più pedante e retorico dell’ovvio assoluto?

D - Allora, angelo mio, che cosa posso fare per te?

L - Non chiamarmi così, sai che non lo sopporto ...

D - ... allora, Lucifero, dimmi ... che vuoi da me?

L - Si potrebbe cercare un compromesso ...

D - ... un compromesso con Dio? Non farmi ridere!

L - Vecchio testardo saccente e borioso ... allora, non mi lasci altra scelta!

D - La possibilità di scegliere, l’hai avuta ... e non puoi tornare indietro: come potresti rimediare a tutti i disastri che hai combinato?

L - Beh, se tu ci mettessi un pizzico di misericordia ... non era la tua specialità?

D - Io posso metterci tutta la misericordia dell’Universo ... ma tu, che cosa c’entri? Me l’hai mai chiesta? L’hai mai chiesta per qualcuno dei tuoi segugi o per qualche poveraccio che hai turlupinato sulla Terra?

L - Ti diverti a colpevolizzarmi, eh?

D - Non sei tu a orchestrare trabocchetti per farli inciampare, per poi accusarli e denigrarli ai miei occhi?

L - Che sarà mai ... mi piace scherzare, è solo un gioco ...

D - ... e quando addirittura li ammazzi? Fisicamente, intendo ... e in malo modo! E’ un gioco anche quello?

L - No, beh ... quello mi capita solo quando mi fai incazzare di brutto e allora ... sì, lo ammetto, sono un po’ dispettoso.

D – Quest’ammissione ti fa onore ... comunque, sai bene che io me ne infischio delle colpe altrui. A me, interessano le intenzioni. Ricorda, le in-ten–zio–ni!

L - Sempre a bacchettare, il maestrino ... e chi ti dice che le in–ten–zio-ni non possano cambiare?

D - Non certo le tue!

L - Possiamo almeno parlarne?

D – Ma di che diavolo vuoi parlare?

L - Se adesso avessi deciso d’entrarci, nel tempo?

D - Mi sembra che fai già le tue scorribande ...

L - ... non intendo così ... voglio dire, come il tuo bambino ...

D - ... non t’azzardare! Sai benissimo ch’ero io stesso ... ed io, non son certo una mia creatura!

L - Quante sottigliezze ... come sei ridondante e noioso! Chi è quel deficiente che s’è inventato la storia dei dettagli nascondigli del diavolo?

D - Non è un dettaglio, è la pura e semplice Verità ...

L - ... ah, perché tu saresti quello semplice? Non ti sei accorto che nessuno ci capisce più niente nel casino che hai combinato?

D - Quello che viene da me è sempre semplice, comprensibile e accessibile a tutti. Il resto ... la confusione, le complicazioni ed il superfluo ... è robaccia tua! Tu sei digitale, io sono analogico ... e chi ha orecchi per intendere, intenda!

L - Guarda che ti stai citando addosso ...

D - ... va bene, va bene ... ma adesso, dimmi, che cosa entreresti a fare nel tempo?

L - Potrei tentare di rimediare a qualche disastro e dimostrarti che se voglio, le cose le rimetto a posto. Se riuscissi nell’in-ten-to ...

D - ... barando, naturalmente!

L - ... lascia perdere e non interrompere! Se riuscissi, per te sarebbe una tipica situazione win – win ...

D - ... spiegati meglio: un conto è aver nulla da perdere, un altro è attendersi due alternative, entrambe diversamente vincenti  ...

L - ... che intelletto raffinato! Allora, guarda: se ci riesco, otterrai un po’ di gradevole sollievo dall’ingiustizia e dalla sopraffazione. Se fallisco, potrai sempre dirmi ...

D - ... te l’avevo detto!

L - Ecco, vedi che hai capito!

D - Uhm, mi puzza ...

L - Adesso non tirar fuori la storiella che “... sta scritto: non tenterai il Signore Dio tuo ...”!

D - Che c’entra? Quella volta eravamo ad armi ... quasi pari ed io ero a digiuno da più di un mese!

L - A parte qualche chiletto di succulenti cavallette arrosto ...

D - ... sai che roba, quaranta giorni nel deserto a base d’insetti tostati!

L - Non divagare e deciditi a rispondere, per cortesia!

D – Mah ... immagino che tu non possa farcela. Però, però ... solo l’idea che dai tuoi sforzi maldestri scaturisca del bene, anche a livello infinitesimale ... no, la cosa non mi dispiacerebbe affatto!

L – Bene ... e non ti turba la prospettiva di scendere a patti col diavolo?

D - Omnia munda mundis, vecchio mio!

L - Come no, Mister Perfezione!

D - Ad una condizione ...

L - ... sentiamo, dov’è la fregatura?

D - Previo accordo sul disastro a cui cercherai di porre rimedio ...

L - ... intendi dire che io propongo e tu scegli?

D – Sta bene ...

L - ... sei pronto?

D - Ti ascolto ...

L - ... dunque, vediamo un po’ ... un vero casino che ho combinato...  oh, sì, ecco: Socrate!

D - Roba vecchia  ...

L - ...  Marcantonio Bragadin, il Governatore Veneto di Cipro scorticato vivo ...

D - ... raccapricciante, ma lascia stare ... ormai, è acqua passata! Il Capitano sta bene ed è felice come una Pasqua. L’ho visto giusto ieri che giocava a bridge con Marco Polo, Vivaldi e Goldoni. No, guarda ... ci vuole qualcosa di più recente ...

L – Il passante e il farmacista della Colonna Infame?

D - Guglielmo Piazza e Giangiacomo Mora … ah, lì, veramente, sei stato feroce. Mi vengono ancora i brividi: è troppo, davvero troppo  …

L – Modestia a parte …

D - E poi, che caspita vorresti rimediare lì così?

L - Non vanno bene neanche loro? Allora, Trotskij ... o preferisci Sacco e Vanzetti?

D - Mi sembra che ci hai già marciato abbastanza ... e poi, lascia stare la politica ... altrimenti, non ne vieni più fuori!

L - Che vuol dire? Tutto è politica ... anche quando mangi la minestra fai politica! Beh, comunque ... forse hai ragione: lasciamo perdere la politica ...

Lungo ed imbarazzato silenzio, finché:

D - ... beh, ne hai fatte talmente tante che non riesci più a distinguerle! Che ne dici della strage di Erba?

L - Il solito arrogante ... non ero io quello che propone?

D - Volevo solo aiutarti ...

L - ... in effetti, quello sì che è un gran casino. Un capolavoro, direi ...

D - ... eh, già! Lì sei riuscito ad impastare una serie incredibile di fattori, aggrovigliandoli in una matassa davvero inestricabile ...

L - ... diabolico, eh?

D - Proprio! E tu che sei stato così bravo a combinarlo, potresti anche riuscire a metterci le mani ...

L - Assolutamente sì! Ma ... che cosa dovrei fare?

D - Vedi tu ... pensa a quei due in galera, per esempio!

L - Ma non sono perfetti? Due condòmini introversi, scontrosi, morbosamente attaccati tra loro ... lei poi, analfabeta e maniaca della pulizia ... e lui? Uno spazzino ... sempre attaccato alla televisione, un vero orso prealpino ... insomma, due trogloditi!

D – Tutt’altro! Due coniugi innamorati, sempre sulla difensiva nei confronti del mondo intero ... e come dargli torto? Semplici popolani, mai volgari ... gente che lavora e si fa gli affari propri!

L - Dei santi, insomma ...

D - No, dei santi magari no ... ma perchè mai, proprio loro, dovrebbero esserlo? Io non pretendo da nessuno che diventi santo! Certo, se capita, mi fa piacere ... ma questi, proprio questi, sono i miei figlioli prediletti, i più piccoli ... quelli che nessuno teme perchè non sono né ricchi né potenti e neppure laureati, furbetti o furboni ... quelli che si devono arrangiare sempre da soli e che nessuno aiuta perchè non possono ricambiare, gente che ha solo doveri e nessun diritto! I poveri di spirito ... i veri padroni, quassù!

L - Se davvero saranno i titolari del Regno dei Cieli, lasciamoli stare dove sono ... il tempo gioca a loro favore, non ti pare?

D - Ma che bello, complimenti ... e intanto, ergastolo in isolamento!

L - Ascoltami bene ... la sentenza è passata in giudicato, tre gradi di giudizio!

D – La verità processuale o ... la Verità?

L - Eccolo lì, il relativista mancato! La verità mia, la tua, quella loro, quella dei giudici, dei carabinieri, dei parenti delle vittime ... ce n’è ancora?

D - Quella degli altri dipende da quel che fa più comodo ... la mia invece è unica, perchè è vera!

L - Adesso sì che ti riconosco ... il solito integralista spocchioso!

D - Mentre la tua, è menzogna allo stato brado ...

L - ... così, mi offendi!

D - Ma no, figurati ... d’altra parte, hai fatto dell’ambiguità e dell’inganno uno stile di vita ... ed anzi, ti dirò di più: tu stesso, sei la menzogna fatta persona!

L - Ok, basta così ... non sei divertente!

D - Allora, che si fa?

L - Scommettiamo?

D - Ci sto ...

L - ... se riesco a rimediare qualcosa di concreto, non potrai più rinfacciarmi di fare le pentole senza i coperchi ... e vorrà dire che ti ho battuto. Altrimenti, la partita sarà tua!

D - Aspetta, aspetta ... che significa “qualcosa di concreto”?

L - Dimmi tu, non ci sono problemi: ti basta la revisione del processo?

D - Come minimo ... e ti voglio qui per spiegarmi il progetto, prima di metterlo in atto, non dopo!

L - Promesso, contaci!

D - Adesso, per favore, vattene ... sono stanco di sentire quest’odore insopportabile ...

L - ... quanto sei buono e bravo ... e intelligente! Ora me ne vado, grazie!

 

Cala il sipario.

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTO SECONDO

 

 

 

 

Mentre si rialza il sipario, ripartono i 45 secondi d’arpeggio. Dio è in piedi, davanti ad un cavalletto e dipinge con la tavolozza in mano e i pennelli che sporgono dalla tasca del grembiule bianco. Esitante, Lucifero rientra in scena dal buio dello sfondo, con un rotolo di carte in mano e un note book sotto braccio...

 

 

L - E’ permesso?

D - Avanti, avanti ... che cos’è quell’aria imbronciata? Qualcosa ti va storto?

L - No, perchè?

D - Mi sembri depresso, che succede?

L - Niente, niente ... sono concentrato, tutto qui ...

D - ... allora?

L - Beh, a dir la verità ...

D - ... fai leggermente fatica, vedo ...

L - ... per favore, non cominciare a stuzzicarmi. E’ che il lavoro sembra più complicato di quel che pensassi ...

D – ... ti–ri–ti–ri tu? Ta–ra–ta–ra–ta!

L - Ah, che spiritoso ... rinunciare, io? Scordatelo!

D – Allora, coraggio! Spiegami tutto.

L - Ho studiato a fondo gli atti ... e sai, dal punto di vista tecnico giuridico è praticamente impossibile intervenire ...

D – ... ma come, con tutta la retorica del giusto processo, delle garanzie democratiche con la protezione delle fasce più deboli e la parità tra accusa e difesa …

L - ... non è così semplice: tre gradi di giudizio ... e per giunta, nella patria del diritto! Per riaprire le danze, ci vorrebbero elementi nuovi, qualcosa di inedito ...

D - ... e non ne hai?

L - No, purtroppo ... le altre ipotesi investigative sono state abbandonate dopo le confessioni ...

D - ... parlami di queste ipotesi ...

L - ... c’è stato un extracomunitario che ha visto delle persone sospette ed ascoltato da loro alcune frasi in lingua straniera. Sembrerebbe un tentativo di soffiata andato male ...

D - ... chissà dov’è finito ...

L - ... e già, il teste era un clandestino e s’era spontaneamente rivolto alle autorità per ben due volte ...

D – ... bene, perbacco! E poi?

L - Poi, c’e solo la famiglia che abitava sotto l’appartamento delle vittime ... anche loro extracomunitari. Pare che abbiano sentito dei rumori, ben prima del rientro a casa delle vittime ... il che, cozzerebbe con le confessioni! insomma, guarda ... c’è un’infinità di dettagli incompatibili con la colpevolezza dei due truzzi ...

- Truzzi?

L – Ehm ... volevo dire “poveri di spirito”, ma è tutta roba già nota e ormai superata, nessun elemento veramente nuovo ... e se ci attacchi il controverso riconoscimento di Olindo da parte dell’unico sopravvissuto e la macchiolina di sangue, visibile solo a verbale, la frittata è fatta!

D - ... alt, alt ...perché controverso?

L - Beh, a caldo aveva detto che l’aggressore era uno sconosciuto, scuro di pelle e con capelli fitti ... poi, a due settimane dall’aggressione ...

D – ... stava male, poveretto. Piuttosto, la macchiolina ... se davvero non c’è un riscontro oggettivo, impugna il verbale!

L - Eh, no! Il contenuto di un verbale redatto da un funzionario ispettivo è verità assoluta, fino a querela di falso ...

D - ... e ti sembra giusto od anche solo logico, attribuire ad un funzionario qualsiasi un simile potere? Suvvia, querela!

L - No, caro! Se non puoi provarlo ... e non vedo proprio come sia possibile, finisci in galera per calunnia!

D - Ho capito ... dunque, la frittata è fatta di tre uova: il torbido riconoscimento di Olindo ...

L - Torbido?

D - Se una cosa non è limpida, a me sembra torbida ... o no?

L - Se lo dici tu ...

D - .. .comunque, riassumendo: il “non limpido” riconoscimento di Olindo, una macchiolina di sangue, la cui esistenza è ammessa per fede ... e le confessioni ...

L - .. .sissignore, le cose stanno così, al netto del sarcasmo che non dovresti concederti visto che è proprio per fede che ti piace tanto essere servito e riverito!

D – Touché ... e Strasburgo, la mega Corte dei Diritti dell’Uomo ... che ne dice la suprema?

L - Sai com’è Strasburgo ... più o meno come Bruxelles, ma più carina, il luna park della burocrazia illuminista ...

D – Percepisco una punta astiosa di disprezzo. Pensavo che fossero amici tuoi ...

L - Io non ho amici, lo sai ... e poi, in questo momento, mi sono solo d’intralcio.

D - Te l’avevo detto che non potevi farcela!

L - Ehi, ehi ... aspetta a cantar vittoria!

D – Perché ... hai deciso di barare?

L - No, questa volta no ...

D - E allora, dimmi: perché mai avrebbero confessato?

L - Questo è il punto! Il cuore del problema ...

Lucifero agita spavaldamente il rotolo di carte ...

D - Che cos’è quella roba?

L - Mi sentivo scoraggiato e ho addirittura pensato di dartela vinta ...

D - E invece?

L - Invece, ho capito che avrei potuto uscire dalle aule di tribunale ... troppi formalismi, troppe ambiguità, nessuna certezza, solo complicazioni ... tutto e il suo esatto contrario ...

D - Come diceva Agostino...

L - ... Uh, uh ... buono quello! Gli capita un esaurimento nervoso e diventa Dottore della Chiesa!

D - Non si è trattato di esaurimento nervoso, ma di una conversione ... d’altissimo profilo!

L - Ah, certo ... come no! Dopo averci dato dentro tutta la vita, l’azzeccagarbugli d’Ippona, poverino, ha optato per la spiritualità ...

D - ... su, da bravo ... non essere così malizioso! Devi ammettere che anche dopo ”l’esaurimento”, ha fatto e scritto cose grandiose ... e tutto da solo!

L - Lasciamo perdere!

D - Va bene ... allora, sei uscito dalle scartoffie e dalle aule dei tribunali ... pertanto?

L - Mi son detto che l’unica strada era mettere la pulce nell’orecchio della gente, stimolando un senso di disagio per le mille contraddizioni di questa vicenda umana e giudiziaria ... fino a creare dal nulla un movimento d’opinione orientato ad un sano, stimolante quanto ragionevole dubbio ...

D – ... al solito! Quando sei alle strette, rimesti il melenso trito di dubbi nel minestrone dell’incertezza ...

L - .. .a fuoco lento! Son contento che apprezzi ... a ben vedere, è una delle mie specialità più raffinate!

D - Si vede che ci sai fare. Che peccato ...

L - ... peccato cosa?

D – Nulla, nulla ... pensavo a voce alta. Continua ... 

L - ... e così, ho ingaggiato uno scrittore sconosciuto e gli ho fatto buttar giù un’opera teatrale.

D - Una commedia?

L - Direi meglio, una tragedia ... ed ecco il copione!

D - Ho appena preparato del colore, ti spiace illustrarmi?

L – Certo che no ... vedi, questo qua è un fanatico che ha fatto il liceo classico ... e allora vuole impostare l’opera come una tragedia greca, con l’introduzione del coro, gli episodi e tutto quanto ... che palle!

D - Che cosa gli hai promesso in cambio?

L – Onori e fama, le solite cose ... anche per gli attori che però devo ancora trovare, dopo il tuo nulla osta, naturalmente ...

D - ... d’accordo, ne parliamo dopo ...

L - ... a parte la retorica che probabilmente ci vuole, m’è piaciuta l’dea di far recitare i dialoghi tra i due ... futuri “padroni del Regno dei Cieli”, prima e dopo l’arresto ...

D - Le intercettazioni?

L - Come fai a saperlo?

D - Mai sentito parlare di onniscienza?

L - Ah, certo, certo ... dunque, dicevo, prima dell’arresto c’è quella ambientale del ventisei dicembre, giorno cruciale a due settimane dal massacro ... quando l’unico sopravvissuto si decide, Dio solo sa come, a riconoscere Olindo.

D - Lo so, lo so ... so benissimo come ...

L - ... e la sera stessa, avviene il ritrovamento della macchiolina. A tarda sera dopo i rilievi, tornando a casa in macchina, sono stanchi morti e commentano i fatti della giornata ...

D – ... il giorno dopo, Olindo sarà iscritto nel registro degli indagati. Dai, fammi sentire!

Lucifero apre il portatile sulle ginocchia e digita per lanciare il primo file audio:

 

PRIMO DIALOGO

 

CAPITOLO QUINTO di Edoardo Montolli per OGGI - tempo: 14,35

26/12/2006

 

Eppure il professor Previderè che l’ha analizzata sostiene che la macchia fosse “concentrata più che diluita”. E c’è un altro piccolo dettaglio: dopo che i Romano sono stati portati in caserma con l’auto dove è stata trovata la macchia di sangue e la coppia fa ritorno a casa, la macchina è ancora intercettata. E Rosa dice al marito che per come l’hanno conciata i carabinieri che devono “fare il suo lavoro”, finalmente è giunta l’occasione per lavarla. I due si lasciano andare anche a commenti di pietà per Frigerio e avvertono lo stress per i carabinieri costantemente da loro. Oltre a formulare ipotesi su chi sia l’assassino. I “colpevoli”, peraltro, non si preoccupano di quali tracce troveranno i carabinieri, ma incredibilmente della figuraccia fatta con le forze dell’ordine per come l’auto era ridotta. Intercettazione, anche questa, come sempre catalogata come intercettazione “non utile”.Dunque, il mistero sulla macchia “concentrata” eppure non rilevata dal crimescope ma dal Luminol che secondo Fadda trova macchie pulite o lavate, comunque sia latenti, s’ingarbuglia.

http://www.oggi.it/attualita/notizie/2011/04/12/speciale-strage-di-erba-5

 

 

D - Questi non ci stanno proprio ... sono totalmente inconsapevoli!

L - Fantastico, vero? Poi, il giorno prima dell’arresto, c’è l’intercettazione della telefonata di una loro amica alla Sciura Rosa ...

D – ... sì, ricordo: l’amica cercava di farle capire quel che stava accadendo ... e lei, quasi ci scherzava sopra, come se fosse in qualche modo compiaciuta d’essere al centro dell’attenzione, in preda a una specie di vanitosa indignazione ...

L - ... o meglio, di un’indignata vanità ...

D - ... non vedo questa gran differenza ...

Lucifero lancia il secondo file audio:

 

SECONDO DIALOGO

 

CAPITOLO SECONDO di Edoardo Montolli per OGGI - tempo: 12,41

7/1/2007

Rosa parla al telefono con un’amica, Nanda, che le consiglia di trovarsi un avvocato.Lei risponde che i carabinieri possono prendersi il dna, perfino il suo corpo, perché tanto non hanno nulla da temere: ma un avvocato, no, non se lo possono permettere con tutte le spese che hanno. La conversazione appare piuttosto surreale. Meglio ascoltarla. Il giorno dopo i Romano vengono invece arrestati. 

http://www.oggi.it/attualita/notizie/2011/04/12/speciale-strage-di-erba-2-le-confessioni-di-rosa-e-olindo/

 

 

L - Non lo trovi strepitoso? Poi, ecco, si passa a dopo l’arresto ... in qualche stanzetta del carcere, li fanno incontrare e lui, il ganassa, annuncia il geniale piano difensivo ... limitare i danni per chiudere la vicenda, una volta per tutte!

Lucifero lancia il terzo file audio:

 

TERZO DIALOGO

 

CAPITOLO SECONDO di Edoardo Montolli per OGGI - tempo: 7,11

8/1/2007

Olindo dice di aver letto il provvedimento di fermo. Rosa, nonostante lo abbia, non lo ha invece letto: semplicemente perché non sa leggere. Olindo le spiega della macchia sull’auto e del riconoscimento di Frigerio. Rosa piange: “non siamo stati noi”. Al di là dei tagli televisivi, questo è l’audio integrale.

 

http://www.oggi.it/attualita/notizie/2011/04/12/speciale-strage-di-erba-2-le-confessioni-di-rosa-e-olindo/

 

 

D – Non far tanto lo spiritoso ... hai già dimenticato d’essere tu l’architetto di questa follia?

L - Assolutamente no! Ma ora, ho altro per la testa ...

D – ... tutto questo schifo mi dà la nausea e mi ricorda un altro processo, altrettanto assurdo ...

L - ... il tuo bambino?

D - Quell’unica volta che son sceso sulla Terra, pronto a tutto pur di scuoterli e fargli capire qualcosa di me e del senso della vita ... e tu, accidenti a te! Anche allora, davvero non ti sei risparmiato!

L - Sai che puoi contare su di me se ti occorre un lavoretto un po’ speciale ... e comunque, è venuto talmente bene che ancora oggi, ti corrono dietro piagnucolosi, i cristianucci ...

D - ... un po’ di rispetto, per cortesia! Anzi, a proposito, già che ci siamo ... che cosa devo fare per fartela smettere con le persecuzioni? E’ dai tempi della rivoluzione francese che li fai a pezzi, li bruci come zolfanelli e li maltratti in tutti i modi. Altro che Diocleziano e Circo Massimo ... sto parlando di milioni e milioni di innocenti!

L - Eh, eh ...“Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi!” ... sei sempre tu che fai e che disfi!

D – Grazie a Dio, cioè a me, quando poi arrivano quassù stanno bene e sono felici, ma prima, che orrori ... e che spaventi! La vita per gli uomini è già abbastanza dura sulla Terra ... anche senza le tue angherie!

L - Che ci vuoi fare, caro il mio padrone ... ti risponderò in versi:

 

Oggi vedo che la Storia

non è più la folle giostra

dove sol per vanagloria

ci si mette in bella mostra.

 

Ma da quando è qui con noi

uno solo è il gran conflitto:

sei con Cristo oppure vuoi

che di nuovo sia trafitto?

 

D - Sono totalmente d’accordo, a metà!

L - Facciamo così ... vediamo come va questa faccenda di Erba: se fai il bravo e mi dai un aiutino, potrei anche impegnarmi per qualche secolo di tregua ...

D – Questa poi ... puzza di estorsione lontano mille anni luce!

L - A fin di bene, però!

D - Chi, tu?

L - Torniamo a noi e non ti distrarre. Ascolta l’ultimo file. A due giorni dall’arresto, li fanno incontrare ancora ...

Lucifero lancia il quarto file audio:

 

QUARTO DIALOGO

CAPITOLO SECONDO di Edoardo Montolli per OGGI - tempo: 5,14

10/1/2007

Passano due giorni e i coniugi si possono rivedere. Sono ancora intercettati. Olindo decide di “tagliare le gambe al toro” e di confessare. E lo comunica a Rosa che dice: “Ma che cosa c’è da confessare?… Non è vero niente.”

http://www.oggi.it/attualita/notizie/2011/04/12/speciale-strage-di-erba-2-le-confessioni-di-rosa-e-olindo/

 

 

 

Dopo un lungo attonito silenzio ...

D – Guarda che gli attori non ti servono ...

L - Perchè dici?

D - Se appena riuscissi a migliorare la qualità del suono, chi meglio di loro stessi, potrebbe esprimere il drammatico crescendo, la consistenza di sentimenti ed emozioni, il significato delle sfumature, del ritmo e del tono della voce ... fino allo schianto della tragedia?

L – Uhm ... in effetti, se fossero colpevoli meriterebbero l’Oscar come migliori attori protagonisti ... una performance tutta da gustare, a teatro! Bravo, grande idea!

D - E in caso d’innocenza?

L - Non potrei rinunciare ad un solo milligrammo d’un realismo cosi sconvolgente ...

D - ... fammi risentire l’ultimo ...

L - ... se proprio vuoi ...

Lucifero rilancia il quarto file audio:

 

ANCORA QUARTO DIALOGO

Idem come sopra

 

Dio afferra la tela e la rigira, osservandola con attenzione.

D - Bene, per quanto mi riguarda, procedi pure ...

L - ... wow! Ero sicuro che ci saresti cascato!

D - Guarda un po’ qua, ti piace?

Anche il pubblico intravvede il dipinto, una marina tutto sommato banale.

L - Mi sembra una ciofeca!

D - Beh, certo ... tu preferiresti il muso sghembo di caprone ben cornuto, oppure una sgocciolata di colore caduta da un pennello che puzza di vino scadente o un paio di rettangoli diarroici su fondo arancione!

L - Quanto sei permaloso ...

D – ... non c’è niente da fare ... a te, le cose belle danno fastidio!

L - Ah, ora capisco ... l’opera dovrebbe essere bella, solo perché l’hai fatta tu!

D – Lucifero ...

L - ... dimmi ...

D - ... va’ all’inferno!

 

Si smorzano le luci sulla scena e cala il sipario mentre riparte l’arpeggio senza più interruzioni...

 

LEGENDA

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 La scommessa di Erba, dramma in due atti di Marti Gruter ATTO PRIMO Mentre si alza il sipario e si accendono gli occhi di bue sui due attori, l’arpeggio di “The Cinema show” (da “Selling England by the Pound” dei Genesis) http://www.youtube.com/watch?v=G501Ii0X0NE introduce la scena per 45 secondi, sfumati prima che parta la voce di Peter Gabriel.

 Intorno, penombra e sullo sfondo, buio totale. A sinistra, Dio è seduto ad un tavolino rococò e sta giocando il solitario. Lucifero è stravaccato sul divano al centro. A destra, una consolle con una bottiglia di whiskey, una caraffa d’acqua e due bicchieri. 

ATTO SECONDO Mentre si rialza il sipario, ripartono i 45 secondi d’arpeggio di The cinema show, sempre sfumati prima della voce di Peter Gabriel: http://www.youtube.com/watch?v=G501Ii0X0NE 

Dio è in piedi, davanti ad un cavalletto e dipinge con la tavolozza in mano e i pennelli che sporgono dalla tasca del grembiule bianco. Esitante, Lucifero rientra in scena dal buio dello sfondo, con un rotolo di carte in mano e un note book sotto braccio... 

Lucifero apre il portatile sulle ginocchia e digita per lanciare il primo file audio: PRIMO DIALOGO http://www.oggi.it/attualita/cronaca/2011/04/12/speciale-strage-di-erba-1-introduzione CAPITOLO QUINTO di Edoardo Montolli per OGGI - tempo: 14,35 26/12/2006 

Lucifero lancia il secondo file audio: SECONDO DIALOGO http://www.oggi.it/attualita/cronaca/2011/04/12/speciale-strage-di-erba-1-introduzione CAPITOLO SECONDO di Edoardo Montolli per OGGI - tempo: 12,41 7/1/2007 

Lucifero lancia il terzo file audio: TERZO DIALOGO http://www.oggi.it/attualita/cronaca/2011/04/12/speciale-strage-di-erba-1-introduzione CAPITOLO SECONDO di Edoardo Montolli per OGGI - tempo: 7,11 8/1/2007 

Lucifero lancia il quarto file audio: QUARTO DIALOGO http://www.oggi.it/attualita/cronaca/2011/04/12/speciale-strage-di-erba-1-introduzione CAPITOLO SECONDO di Edoardo Montolli per OGGI - tempo: 5,14 10/1/2007

 Lucifero rilancia il quarto file audio: QUARTO DIALOGO http://www.oggi.it/attualita/cronaca/2011/04/12/speciale-strage-di-erba-1-introduzione CAPITOLO SECONDO di Edoardo Montolli per OGGI - tempo: 5,14 10/1/2007 

Si smorzano le luci sulla scena e cala il sipario mentre riparte l’arpeggio di The cinema show, senza più interruzioni... 

Dio sarebbe ben interpretato da un personaggio tipo Shel Shapiro

 Lucifero sarebbe ben interpretato da un personaggio tipo Fiorello oppure Fabio Fazio o Luciana Litizzetto