RELIGIONE




AAA DIO CERCASI ININTERMEDIARI

Se la sua esistenza fosse riconosciuta universalmente, sarebbe ovvio orientare a Dio ogni aspetto della vita umana e sarebbe un’evidente follia non farlo. Dunque, per conoscere la situazione e capire quale sia il senso del vivere, è necessario adoperarsi senza indugio nella ricerca di Dio: se lo trovi, sei a posto. Altrimenti, auguri ...

Ma come si fa a cercare Dio?

Di questi tempi, sconsiglio di entrare in una chiesa/sinagoga/moschea e simili, per parlare con un prete/rabbino/imam e vari guru: si perde un sacco di tempo con oscure citazioni di testi “sacri” e finisce sempre con una mano sul portafogli o anche peggio. Può capitare persino un frate che assicura l’incontro con Dio, se accetti di sopportare la moglie ciellina ... no, la ricerca di cui parlo è aperta a tutti, soprattutto ai poveracci di spirito come me, non sono richieste tessere e come tutte le cose belle e buone, è completamente gratis.

C’è infatti un percorso infallibile in quattro tappe, che sembrano poche, ma riempiono la vita intera.

LA PERCEZIONE

É la fase più semplice: si tratta di aggirarsi per le vie del mondo come un rabdomante, fiducioso di trovare l’acqua con i suoi bacchetti di legno tra le dita. Salire un monte, camminare nella foresta, osservare il mare e il cielo ... annusiamo, ascoltiamo i suoni della campagna, visitiamo borghi storici, godiamo d’ogni forma d’arte sincera e di ogni piacere pacifico ... se non si riesce a percepire Dio in queste attività, peraltro ricreative e salutari, vuol dire che il cuore è congelato, forse irrimediabilmente. Se invece qualcosa abbiamo sentito, fermiamoci e dedichiamoci alla seconda fase: la CONTEMPLAZIONE.

La fiammella è appena visibile e il suo calore ancora impercettibile, ma quel fumo azzurrognolo si alza sinuoso e profumato: alitiamo dolcemente e non perdiamo il contatto perché più guardiamo e meglio vediamo. Da quel momento, ogni cosa è un segno e il richiamo cresce insieme a una gioia infinita, fino a vedere ed amare Dio in tutto. D’accordo, la nostra povera vita quotidiana continua in mezzo alle solite noie, intralci, contrattempi, fatiche e dolori, ma l’incanto non cesserà mai più.

LODI E RENDIMENTO DI GRAZIE

Ormai non abbiamo più paura di risvegliarci: non è un sogno. Siamo certi di avere avvertito qualcosa di meraviglioso, che amiamo senza se e senza ma ... siamo talmente felici da non provare più dubbi né paure e sgorga spontaneo e incontenibile un desiderio di lode ... un po’ come si fa quando si è innamorati davvero e della persona amata si ama tutto: il tono di voce, il portamento, come si veste, il profumo, i capelli, per non dire del sorriso e dello sguardo. E vien voglia di ringraziare e mostrare la nostra gratitudine con poesie, canti gioiosi, baci, carezze ed abbracci.

Dopo tutto questo trambusto emotivo ecco l’ultima tappa, la più importante, l’ASCOLTO.

Ora e solo ora, Dio ci parla e canta. Come l’aria mossa da un cembalo, vibriamo e noi stessi sembriamo musica celestiale. Attenti a non montarsi la testa e restiamo in silenzio, ad ascoltare: che mai potremmo aggiungere noi, di rilevante per Dio? Stiamocene zitti e trasmettiamo la sua voce con la nostra vita. Continuiamo ad ascoltarlo e gradualmente la confusione sparisce come nebbia al sole del mattino. Non solo non abbiamo più dubbi e paure, ma ci pare di capire sempre di più, sempre meglio¬: siamo completamente rapiti dalla sua bellezza e dalla sua forza, non desideriamo altro che stargli accoccolati vicino, nella sua casa santa.

La morte? E chi se ne frega!










DIO, PATRIA E FAMIGLIA: UNICA VIA DI SCAMPO


La sinistra non sa quello che vuole, ma sa bene quello che detesta e lo dice apertamente. Quanto a Dio, se non ci fosse lo inventerebbero: altrimenti, chi mai bestemmierebbero? Sulla patria spargono deiezioni, a meno che non siano loro a tenerla saldamente in pugno. La famiglia è l’unico ostacolo concreto al delirio progressista disumanitario e infatti la picconano sistematicamente, a cominciare dall’aborto fino all’eutanasia, passando per la liquefazione dell’identità sessuale, l’asfissia dell’economia domestica e la maleducazione della prole.

L’unica via d’uscita al rovinoso degrado, sta nel proporsi esattamente il contrario di quanto la sinistra propugna. Pazienza se non è facilissimo credere che Dio esista, non importa se uno sguardo attento alla Storia legittima non pochi dubbi su questa benedetta patria e neppure si possono ignorare le mille vergognose insidie della famiglia tradizionale ... tuttavia, se la sinistra dice che Dio, patria e famiglia fanno una vita di merda, allora vuol dire che per salvarci dobbiamo tornare proprio a quei tre pilastri, ad ogni costo e di corsa!