Mentre ci avviciniamo a Campinapolis, dove partiremo per andare al l'aldeia dagli indios, vedo scorrere dal finestrino campi brulli di terra rossa, ma nella mia testa ripercorro i due giorni trascorsi qui in Brasile. Dovevano essere due giorni "di riposo", per riprenderci dal lungo viaggio, ma si sono rivelati due giorni pieni di incontri che ci hanno riempito il cuore e la mente. Siamo stati ospiti nella Chacàra, la casa dell'operazione Mato Grosso e abbiamo avuto modo di conoscere solo alcuni dei tanti volontari che ne fanno parte: Thelma e Franco, Rita e Michele, Will, Cearà e tanti altri, che tra un giro per il centro di Goiania e un incontro attorno a un tavolo ci hanno raccontato le loro vite, fatte di scelte a volte difficili, ma dove l'accoglienza, il servizio a favore degli altri, l'impegno per un cambiamento, sono i pilastri su cui vale la pena fondare la propria vita. Sono scelte che si vedono non solo dai racconti, ma dalle piccole cose che abbiamo trovato in questi due giorni: un piatto di riso caldo pronto al nostro arrivo, la merenda ogni pomeriggio, la voglia di raccontarsi, sempre davanti a un bicchiere di succo di ananas, le foto di famiglia appese al muro del salone, decine, forse un centinaio di foto, dei volontari dell'operazione Mato Grosso: una grande famiglia, di cui anche se per poco, ci siamo sentiti parte.

Anna, Aldeia Xavante "Santa Clara" Mato Grosso (Brasile), 31/07/2019