india 2018

26 luglio - 12 agosto

CINI (Child in need institute) è un’associazione Onlus fondata nel 1974 da un pediatra indiano, il dottor Samir Chauduri. Questi, dopo l’incontro con Pauline, una nutrizionista australiana, suora cattolica della comunità di Loreto (lo stesso ordine a cui apparteneva Madre Teresa prima di fondare le Missionarie della Carità), intuì che due grandi problemi dei bambini poveri erano (e sono tutt’ora) la nascita sottopeso e la malnutrizione. Così Pauline e Samir, lei cattolica, lui induista, iniziarono a lavorare insieme con grande rispetto reciproco e con il fine ultimo di regalare tutto il loro amore ai “più poveri tra i poveri”.

Con il gruppo Mission abbiamo avuto l’occasione di toccare con mano i principali progetti che CINI ha sviluppato a Calcutta: Cini ASHA (= speranza), l’unità urbana nata nel 1989 per rispondere al grido silenzioso dei bambini di strada; la casa di accoglienza nella stazione di Seldah, un luogo dove i ragazzi che si sono smarriti o sono fuggiti (spesso perché vittime di abusi, violenze e sfruttamento) trovano un rifugio; infine, i villaggi rurali a Sud della megalopoli, caotici e pacifici allo stesso tempo, colmi di mamme che, insieme ai loro bimbi, conducono una vita forse più umana rispetto a molte famiglie che tentano di sopravvivere nel centro di Calcutta.

L’India, nella sua povertà, semplicità, essenzialità, con quei colori, quegli sguardi che rivelano un’anima, i sorrisi, le urla, le danze, mi ha mostrato l’amore, spaventosamente concreto e gratuito e, anche se a volte mi ha fatto tanta paura, è stata per me ossigeno puro.


In questa pagina vi riportiamo alcuni dei testi scritti dai ragazzi del viaggio India 2018

matilde

La scelta di venire in India è anche dettata dal mio bisogno di cercare e trovare una risposta alla mia stessa vita. In questo paese ho la possibilità di guardarmi dentro e di vedere la realtà delle cose e della vita vera.

Vedere poi la (grande) fede di questi piccoli, di questi poveri e rifiutati dalla società, proprio in coloro che avrebbero tutte le ragioni per non credere in Dio, mi dà grande forza.

pier luigi

Mi sta scuotendo questa esperienza, mi sta rivoltando come un calzino.Io studio manegement e finanza, dico a tutti come arricchirsi e guadagnare sempre di più; ora invece, qua in India, scopro che forse sto lavorando per il “Dio mammona”, ovvero il Dio denaro. Questo viaggio mission mi ha fatto capire che devo trovare un modo per lavorare per il bene comune.

stefania

Sono venuta qui in India per fermarmi, per pensare e decidere. Non voglio una vita frenetica, fatta di studio, lavoro e famiglia, non voglio solo questo... cerco di più.

Gli occhi di questi bambini sono immensi ed è come se mi avessero parlato, in loro vedo l'amore, vedo il Signore.

chiara

È una sensazione strana quella che provo, sento in me un misto di tristezza e gioia forse tornata a casa capirò. Quando avrò un letto pulito, l'acqua per lavarmi, non vivrò più lapaura di contaminarmi, ho davvero provato di tutto, spero di essere divenuta “immune”. Già Calcutta mi manca, questa fantastica città, invivibile ma speciale, una città che mi ha spogliato di tante mie abitudini, comodità e che ha saputo mettermi alla prova

chiaraserena

Ma io che cosa posso fare per loro? è una folla sterminata quella chiede e che ha bisogno. Ma poi ho capito che ogni piccolo gesto, anche rivolto a una sola persona è efficace.

Possiamo con le nostre mani compiere gesti eterni, importanti e utili, decisivi. Quel piccolo mondo viene così, a poco a poco, trasformato.

nicoletta

Questo viaggio in India mi ha portata a scoprire la vera essenza della vita. Tutto ha assunto un valore nuovo, inestimabile, perchè questa terra mi fa vedere l'amore di Dio che si presenta nel volto di tanti fratelli che vivono il carisma di Madre Teresa e nella testimonianza di tanti volontari che giungono da ogni parte del mondo. L'India mi ha donato l'ascolto, la pazienza, la gratitudine, il prestare attenzione all'altro, il provare la vera gioia, la riscoperta del valore del tempo che, se speso per gli altri, si moltiplica, diventa eterno

matteo

Che bella domanda: per cosa vivere? Per farsi una famiglia, avere dei figli? È questo il senso della vita? Io vorrei osare di più, fare qualcosa che sia per il bene non solo mio, ma anche del mondo.

elisa

Oggi c'erano grandi ed enormi occhi che non solo mi guardavano, ma mi hanno addirittura aiutato a guardarmi dentro con verità. Questa esperienza in India è come una botta di energia che fa sorgere mille domande. Ho tanti dubbi su come voglio spendere la mia vita … sto però cercando un di più.

giulio

Io sono stato uno scout e questo mi ha lasciato un insegnamento che da allora mi accompagna: lascia il mondo un po' migliore di come l'hai trovato. Per far questo però ho scoperto che prima di tutto devo migliorare me stesso.

murali

Ho nel cuore da sempre la stessa domanda: perchè la mia mamma mi ha abbandonato? Forse non aveva altra scelta? L'ha fatto forse per darmi quel futuro migliore che lei non poteva garantirmi? Sono stato accolto dalle suore di Madre Teresa, sono state la mia salvezza. Devo tantissimo alla mia famiglia che mi ha accolto e mi ha dato tutto, ma sono venuto in India per scoprire le mie origini.

Dovremmo tutti imparare ad avere occhi nuovi, occhi che ci permettano di dare importanza alla persona, e non al colore della sua pelle o al peso del suo status sociale.

TOMMASO

BIANCA

ANDRES

RITA