la guida

La terza edizione della guida "Guida alla Via Vandelli" (Terre di Mezzo) di Giulio Ferrari esce a inizio gennaio 2024 (tre anni dopo la prima edizione del 2021) e potete acquistarla presso tutte le librerie della vostra città (se ancora non è disponibile, richiedetela!),  oppure direttamente sul sito dell'editore Terre di Mezzo oppure on-line, ad esempio, su Feltrinelli, Mondadori, Amazon, Unilibro, Hoepli e molti altri siti.

Il percorso descritto in questa guida è quello escursionistico, cioè il cammino, studiato da Giulio Ferrari per permettere a tutti i viandanti di camminare sul percorso più agevole e per quanto possibile corrispondente a quello originale settecentesco.  Nei tratti in cui strade trafficate si sono sovrapposte al tracciato antico della Via Vandelli, è stato definita e descritta nel dettaglio un'alternativa sicura che sfrutta sentieri e carrarecce per un cammino piacevole. In guida sono descritte le tracce del percorso escursionistico.

Con la possibilità di partire da Modena o da Sassuolo fino a Massa e al mar Tirreno (ideale Finis Terræ del viaggio). La guida contiene tutte le informazioni utili per mettersi in cammino: la cartografia dettagliata, le altimetrie, i dislivelli, i luoghi dove dormire, la descrizione del percorso e delle località da visitare.

Qui sopra, il video in cui  Giulio Ferrari sfoglia insieme per noi la TERZA EDIZIONE (2024) della "Guida alla Via Vandelli". 

Qui sopra, il video che racconta le novità presenti nella "Guida alla Via Vandelli" di Giulio Ferrari SECONDA EDIZIONE (2023).

ℹ️ A tutti quelli che hanno la PRIMA edizione della "Guida alla Via Vandelli" di Giulio Ferrari (Terre di mezzo - 2021).
📂L'autore ha preparato un file pdf con tutte le modifiche di percorso introdotte con la seconda e con la terza edizione della "Guida alla Via Vandelli" di Giulio Ferrari(Terre di mezzo - 2024), in modo che possiate seguire il nuovo tracciato migliorato: con la prima edizione della guida e poche pagine integrative.
📩 Come riceverlo? è sufficiente che scriviate una mail a infoviavandelli@gmail.com chiedendo di ricevere gli aggiornamenti dalla prima alla seconda edizione della guida e riceverete il file pdf.

L'elenco sempre aggiornato delle ospitalità lo trovate sempre disponibile anche nella mappa interattiva nella pagina delle tappe del cammino.

La Via Vandelli, gigantesca opera dell’ingegno umano e prima strada europea carrozzabile costruita per superare l’Appennino e le Alpi Apuane, oggi è un cammino. Dalla pianura emiliana alla Toscana, verso il Frignano e il crinale, la Garfagnana fino alle Alpi Apuane e poi giù fino al mare; da palazzo ducale a palazzo ducale, attraverso valli incantevoli e piccole meraviglie dell’arte nascoste in palazzi e chiese inaspettate.
Per una settimana zaino in spalla lungo una vera strada settecentesca, percorsa un tempo da viandanti, mercanti e duchi... ma anche da briganti! 

«Mi affascina proprio l'impresa, soprattutto intellettuale e poi ingegneristica di un'opera del genere. Non per niente la strada nasce durante l'illuminismo, quando finalmente l'uomo smette di credere che il mondo sia guidato da forze magiche e misteriose e se ne riappropria grazie all'intelletto. Questo avviene a partire dall'idea del duca estense Francesco III, che immagina qualcosa mai visto prima, almeno dal tempo dei romani, cioè una strada lastricata che colleghi la sua capitale, Modena, con lo sbocco al mare, proprio per dare una vita nuova al suo ducato grazie ai commerci. Vuole addirittura che sia un'infrastruttura estremamente all'avanguardia, cioè che possa sopportare il passaggio dei più moderni mezzi di trasporto: i carri per le merci e le carrozze per le persone, non più adatta solo al trasporto a piedi o a soma. Per fare questo ha bisogno di un altro uomo illuminato: Domenico Vandelli, cartografo, ingegnere e soprattutto professore di matematica all'università di Modena. Le doti di Vandelli sono quelle giuste per dare forma, in modo funzionale, a questo sogno. Pensate che il Vandelli inventa lo strumento matematico delle isoipse, le curve topografiche di livello che ancora oggi usiamo nelle mappe, per riuscire a progettare nel modo più efficiente la strada. Quando poi si cammina sui tornanti tra le alpi Apuane, allora si capisce che forma prende il genio