Il corpo di Gesù è deposto dalla croce
G. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni (19,38-40)
Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo – quello che in precedenza era andato da lui di notte – e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di àloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura.
La prima volta che ho scelto di andare da Gesù l’ho fatto di notte.
Sì, al buio, per paura che qualcuno potesse vedermi parlare con lui. Dopotutto ero una persona importante, facevo parte del sinedrio, ero un capo tra i farisei...
Molti dei miei colleghi avrebbero avuto da ridire su quell’incontro, ma le parole di Gesù mi erano entrate nel cuore e non potevo più restargli lontano.
Certo, ora non mi vergogno più, non importa quello che dice la gente... ora che lo depongono dalla croce voglio essere lì, con l’olio più prezioso che c’è, per pulire quelle ferite che portano “l’oro dell’amore”. Ragazzi, Gesù è un amico di cui non bisogna mai vergognarsi, perché è l’unico che non ci abbandona mai e ci amerà per sempre!
L. Quando pensiamo che nessuno ci voglia bene...
T. Fa’ che non ci allontaniamo mai da te, Gesù!
L. Quando ci vergogniamo, troppo facilmente, di dirci tuoi amici...
T. Fa’ che non ci allontaniamo mai da te, Gesù!
L. Quando, nella vita, pensiamo che non c’è più niente da fare...
T. Fa’ che non ci allontaniamo mai da te, Gesù!