Gesù cade per la seconda volta
G. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Lettura del Libro dei Salmi (35,15-16)
Ma essi godono della mia caduta, si radunano, si radunano contro di me per colpirmi di sorpresa.
Mi dilaniano di continuo, mi mettono alla prova, mi coprono di scherni; contro di me digrignano i loro denti.
Io che avevo così tanto creduto in lui, lo seguivo da lontano, mescolato tra la folla. Non avevo il coraggio di espormi.
Così l’ho tradito. Sono scappato, come quasi tutti i miei compagni. Mentre lo vedevo rialzarsi con il pesante legno della croce sulle spalle, mi sono venute in mente le parole della parabola che ci aveva raccontato, di quel pastore che si era caricato sulle spalle la pecora smarrita per riportarla all’ovile...
Su quella croce c’ero anch’io, con il mio tradimento e il mio peccato. Gesù, “il bel pastore”, in questo modo, mi riportava a casa, mi donava il suo perdono.
L. Ogni volta che ti tradiamo...
T. Regalaci ancora, Gesù, il tuo perdono.
L. Ogni volta che non rispettiamo i tuoi comandamenti...
T. Regalaci ancora, Gesù, il tuo perdono.
L. Ogni volta che, pentiti, torniamo a te...
T. Regalaci ancora, Gesù, il tuo perdono.