Gesù incontra le donne di Gerusalemme
G. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Lettura del Vangelo secondo Luca (23,27-28)
Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.
Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli».
Che dolore, Signore, vederti soffrire così, senza nessuna colpa! Non potevamo trattenere il nostro grido e le nostre lacrime. Quanta ingiustizia per quella croce che ti avevano messo addosso! Non potevamo tacere, non potevamo non alzare la voce, perché il silenzio ci avrebbe rese complici di quella tremenda condanna.
Da quel giorno, il nostro stesso grido si eleva in ogni parte del mondo, perché anche oggi tu soffri in ogni uomo e donna, giovani e vecchi, adulti e bambini, che subiscono un ingiusto dolore.
Ora sì, lo sappiamo.
L. Per tutte le vittime delle guerre in ogni angolo del mondo...
T. Ascolta, Signore, il nostro grido!
L. Per tutti i bambini che soffrono a causa della fame e della violenza...
T. Ascolta, Signore, il nostro grido!
L. Per il dolore delle persone che ci stanno accanto...
T. Ascolta, Signore, il nostro grido!