Il progetto affronta il tema del limite tra contesti urbani e paesaggio agrario con la finalità di attribuirgli caratteri di qualità e appartenenza, divenendo valore da preservare e ricostruire; quello della percorrenza, la strada, che sarà inteso come elemento di connessione‐percezione nel e del paesaggio; e quello della riqualificazione naturalistico ambientale dei principali corridoi naturali, migliorando la connettività ecologica della trama ambientale e paesaggistica.
la realizzazione di un parco agricolo urbano lungo la Flaminia;
la valorizzazione e il completamento dell'edificio del punto di accoglienza all'ingresso di Borgo Trevi per realizzare una struttura ad uso turistico e sociale;
la creazione di aree di sosta, la valorizzazione di percorsi ciclo-pedonali e creazione delle connessioni mancanti nell'intera rete del progetto d'area;
piantumazione di strutture vegetali autoctone per la ricucitura delle frange urbane nella periferia e per la mitigazione e riqualificazione degli spazi aperti connessi all’edificato in ambito periurbano in prossimità di Borgo Trevi;
il restauro della torre nell'uliveto di Villa Fabri per realizzare un centro di documentazione sul paesaggio della fascia olivata;
la realizzazione del parco delle colline nel contesto dell’ex campo sportivo a monte, attraverso l’inserimento di impianti vegetali coerenti con le essenze dei luoghi e restituendo all’area l’adeguato uso e inserimento nel paesaggio olivato.
L'area di intervento, di circa 200 ettari, comprende alcune aree di borgo Trevi, quella di ingresso, adiacente alla rotatoria della biodiversità, comprensiva della struttura dell’info-point e delle aree di pertinenza prospicienti l’area della polisportiva, e una vasta area residuale periurbana accanto al campo sportivo lungo la Flaminia; salendo, dalla rotatoria lungo la collina in direzione est, attraversando il tratto collinare su percorsi rurali storici ed entrando nel perimetro del centro storico è stato incluso nelle aree di intervento l'uliveto di Villa Fabri con la torre medievale compresa al suo interno; più a monte, in ambito periurbano est, si interverrà nell’area del campo sportivo che va ad agganciarsi all’itinerario della fascia olivata.
Il disegno del parco agricolo si struttura attraverso un’interpretazione di segni in parte già presenti sul territorio:
´ la struttura dei campi che in ogni area corrisponde a particolari
´ giaciture dovute ad antiche trame di appoderamento;
´ le linee d’acqua, ovvero i canali naturali od artificiali;
´ le linee dei percorsi interpoderali.
´ l’elemento vegetale viene utilizzato attraverso i filari monospecifici per sottolineare gli assi principali del progetto.
Area di ingresso di Borgo Trevi, adiacente alla rotatoria della biodiversità, comprensiva della struttura dell’info‐point e delle aree di pertinenza prospicienti l’area della polisportiva;
Per connettere le aree comprese tra le attività industriali, l'area dei servizi di Borgo Trevi e le connessioni verso la piana e i percorsi turistici degli itinerari storici della Valle Umbra, recuperarlo assegnandogli un ruolo di centro sociale ad uso delle associazioni della città
L'uliveto di Villa Fabri con la torre medievale compresa al suo interno;
L’operazione progettuale prevede quindi il completamento del recupero per poter destinare tutto il manufatto ad attività parallele all’uliveto e alle attività didattiche previste dall’Osservatorio Regionale per la Biodiversità, il Paesaggio Rurale e la Progettazione Sostenibile, la cui sede è proprio Villa Fabri.
Il parco delle colline sarà un’ampia area verde con differenti funzioni:
´ luogo d’incontro e di attività di vita cittadina, fruibile di giorno e di sera, per gli abitanti ed i visitatori;
´ connessione tra le aree in esame ed i luoghi della fruizione del tempo libero:
´ servizi sportivi, etc;
´ connessione tra l’area del centro storico, le piscine e la rete degli itinerari storico-culturali del territorio.
´ connessione fra parco ed sistema verde preesistente e le aree agricole.
Il parco delle Colline in prossimità del sentiero degli ulivi restituirà la sua vocazione all’ambito collinare ferito dalla spaccatura dell’ex campo sportivo