Il progetto è vario e multifunzionale, ricco di soluzioni capaci di riconoscere gli habitat, creare nuovi paesaggi e denso di collegamenti; in senso generale capace di fornire un’ampia gamma di servizi al territorio e all’ecosistema.
Le azioni che si andranno a proporre in base alle differenti aree di intervento sono:
valorizzare le aree rurali e gli spazi aperti con incremento della naturalità anche in relazione alla loro fruibilità e alla qualità del paesaggio;
riqualificare e rigenerare i paesaggi rurali e delle periferie, degli spazi aperti e dell’edificato, delle frange urbane, delle aree dell’urbanizzazione diffusa del periurbano al fine di migliorare la qualità ambientale, paesaggistica ed architettonica di tali contesti;
riqualificare e/o mitigare i paesaggi rurali lungo le arterie infrastrutturali di prossimità a centri urbani e a borghi;
riqualificare e valorizzare edifici dell’edilizia recente ed aree inutilizzate attraverso interventi di recupero, riuso e re-cycle;
potenziare le infrastrutture verdi del territorio anche in coerenza con la rete ecologica regionale;
recuperare assetti paesaggistici tradizionali specialmente per ciò che riguarda l’ordinamento spaziale degli usi del suolo;
restaurare o creare elementi del paesaggio di importanza ecologica (filari, siepi arboree e arbustive, sistemi agroforestali lineari, fasce tampone boscate, boschetti, alberi isolati etc…);
mantenere e reinserire elementi arborei o arbustivi, lungo il bordo dei campi, nei pascoli e nelle pertinenze dei fabbricati rurali;
valorizzare il patrimonio insediativo ed antropico rurale attraverso il recupero di complessi, edifici ed elementi architettonici significativi e di pregio, testimonianza della cultura e della tradizione rurale umbra.
Ciò che con questo progetto si vuole perseguire è la multifunzionalità degli interventi in modo tale da moltiplicare le ricadute positive di una determinata azione attraverso la messa a fuoco di possibili valori aggiunti.
Per cui ci sarà compresenza di interventi blu e green per quanto concerne gli ambiti rurali, in prossimità di fossi e bacini; integrazione di interventi ecologici e fruitivi in tutta la rete di connessioni esistente e che sarà valorizzata e riqualificata lungo la Flaminia; integrazione di interventi di restauro e riqualificazione del patrimonio edilizio preesistente nell'ambito dell'uliveto di Villa Fabri con il recupero della torre medievale per realizzare un centro di educazione ambientale relativo alla fascia olivata.
Sostanzialmente il ruolo di questo progetto è quello di porre l’attenzione sui possibili usi dei luoghi esistenti e sul concetto di riqualificazione delle aree inutilizzate e/o in abbandono. In questi spazi si costruisce anche l’identità, il fare comune, ricreando un rapporto affettivo di interazione tra comunità e luoghi.
L’appartenenza ai luoghi e alla comunità, possono essere gli esiti di un processo che passa dal diretto coinvolgimento delle soggettività e dalla costruzione di nuovi luoghi di incontro e di socialità attraverso interventi nel paesaggio.