Le Macchine Del Conte

Dopo aver costeggiato le mura lato nordovest del castello, entrando nel giardino notiamo 2 coni di metallo posti su altrettanti fonti battesimali. I coni, arrugginiti dal tempo, sono stati identificati come P1 e P2 nella relazione sulla conducibilità dell’acqua.

Inverno 2016 in primo piano P1, sullo sfondo P2.

P1 e’ un cono formato da lamiere di ferro unite da chiodi ribattuti, la punta e’ piatta come dovesse reggere qualcosa.

Misuriamolo:

abbiamo un diametro di base di 165 cm e un angolo alla base di 52°.

La cosa interessante e’ che l’angolo alla base di 52° e’ lo stesso della grande piramide della piana di Giza e quindi il cono ha le stesse proporzioni della grande piramide d’Egitto.

Analizziamo una sezione verticale del cono (quindi come fosse un triangolo) :

Per avere un triangolo isoscele con angoli alla base di 52° i lati devono essere in relazione come in figura:

il cateto e' 1,618 volte la semibase.

Il cono quindi e' in proporzione aurea.

Misuriamo adesso P2:

il diametro di base e’ 145 cm con un angolo alla base di 66°.

Anche questo e’ un cono interessante, infatti per avere un triangolo isoscele con angoli alla base di 66° devo avere i lati nella relazione come in figura:

la base e' 1,618 volte il semicateto. Praticamente il rapporto tra base e cateto e' invertito rispetto il cono precedente .

Anche questo è un cono in proporzione aurea non puo' essere un caso.

Risalendo lo sperone di roccia sul lato destro del giardino troviamo l’ingresso secondario della torre tonda dove presumibilmente il conte aveva il laboratorio.

Se analizziamo questo angusto pertugio vediamo che la parte superiore della parete che lo incorpora e’ composta da una array di piramidi con la punta rivolta verso l’interno dell’edificio.

Le piramidi sono incavate in mattoni di argilla fabbricati nella fornace del conte.

Se misuriamo la piramide incavata rileviamo che il lato alla base e’ 9 cm con una inclinazione rispetto la base di 45°

Le foto che seguono mostrano la metodologia usata per rilevare gli angoli di inclinazione dei coni/piramidi:

Il metodo consiste nel piegare un pannello di alluminio con la stesso angolo del cono/piramide per poi misurarlo col goniometro.

A sinistra il cono P2 a destra le piramidi dell'array P4

Tornando alla porta di ingresso della torre la cosa che mi ha colpito e’ il ramo di una quercia che si muove parallelo al terreno per una decina di metri per poi andare a mettere le foglie davanti alla parete ricoperta di piramidi vedi foto:

Il ramo della quercia prima si avvicina alla torre poi si piega di 90° e si pone parallelo alla parete di piramidi.

Per analizzare l'influenza della forma piramidale sulle piante ho realizzato il seguente esperimento:

Prendiamo 2 vasetti uguali con la stessa quantità di terriccio e lo stesso numero di semi.

Mettiamo un vaso sotto una piramide realizzata con bastoncini di legno con angolo alla base di 52° (le proporzioni sono quelle del cono P1 e quindi quelle della grande piramide) e l’altro vaso fuori piramide. La piramide e' orientata magneticamente.

Le foto seguenti ci mostrano l'evoluzione dell'esperimento:

Dopo qualche settimana sembra che la pianta in piramide cresca piu’ in fretta e le foglie siano piu’ belle rispetto l'altra.

Dopo 2 mesi gli steli in piramide si sono allungati per mettere gran parte delle foglie sui piani delle facce della piramide e in particolar modo sulla faccia orientata a nord (la faccia rivolta alla finestra dove entra la luce del sole).


Cosa c’e’ sulla faccia della piramide che attira le foglie?


Dopo aver letto vari libri sulle piramidi e sulle teorie del potere delle forme, trovo un lavoro realizzato nel luglio del 2018 da un gruppo di ricerca dell'Università ITMO di San Pietroburgo. I ricercatori hanno utilizzato un programma di simulazione per studiare il comportamento della Grande Piramide di Giza in presenza di un campo elettromagnetico esterno.

Il programma si chiama CST MICROWAVE STUDIO® ed e’ uno strumento moderno specializzato per la simulazione 3D nel campo elettromagnetico di componenti ad alta frequenza. Il sofware, usato nei piu’ importanti laboratori di ricerca e sviluppo, fornisce una panoramica del comportamento nel campo elettromagnetico dei progetti ad alta frequenza come antenne, filtri ecc.

Il documento scritto da Andrey B. Evlyukhin e dal suo team può essere scaricato dal link https://aip.scitation.org/doi/figure/10.1063/1.5026556 ,è stato pubblicato sull' American Institute of Physics e appare in copertina nelle sezioni scientifiche dell'intera stampa mondiale.

Ne traduco alcuni estratti:


“INTRODUZIONE

In questo articolo, usiamo un approccio moderno e consideriamo la Grande Piramide come un oggetto fisico che potrebbe avere proprietà risonanti quando interagisce con onde elettromagnetiche esterne nella gamma di frequenze radio con lunghezze d'onda da 200 m a 600 m. Mostriamo che le proprietà risonanti osservate aprono la strada per controllare la propagazione e la concentrazione di energia elettromagnetica nelle vicinanze della Piramide in questo intervallo spettrale. Le nostre ricerche si basano sulla interazione simulata dei campi elettromagnetici con la piramide utilizzando i programmi CST Microwave Studio e COMSOL Multiphysics.

Come risultato della nostra indagine, troviamo e spieghiamo una serie di importanti aspetti riguardanti la concentrazione risonante di energia elettromagnetica da parte della Piramide.

Si noti che il metodo dell'analisi multipolare della dispersione di onde elettromagnetiche da parte di oggetti fisici è ampiamente utilizzato nella fotonica per studiare le risonanze ottiche di nanoparticelle metalliche e dielettriche. Tuttavia, questo approccio può essere efficacemente utilizzato in qualsiasi intervallo spettrale elettromagnetico.

Due dei principali obiettivi del nostro studio sono la rimozione parziale di ipotesi irragionevoli sulle proprietà elettromagnetiche della Grande Piramide e la dimostrazione della flessibilità del metodo di decomposizione multipolare per la ricerca sia su scala nano che macro.

L'interazione tra le onde elettromagnetiche e un oggetto è fondamentalmente caratterizzata dalle sezioni trasversali di assorbimento e diffusione che forniscono informazioni su quanta energia elettromagnetica viene rimossa dal raggio incidente a causa della sua dispersione e assorbimento.

Studiamo 2 casi:

- PIRAMIDE IN AMBIENTE OMOGENEO

Per chiarire l’influenza di un oggetto a forma piramidale sulla dispersione elettromagnetica, per prima cosa studiamo la dispersione di un'onda elettromagnetica a radiofrequenza esterna alla Piramide situata in un ambiente omogeneo.

Per le simulazioni, utilizziamo un modello 3D di dimensioni reali della Piramide con i seguenti parametri: l'altezza di 138,75 m e ciascun lato di base di 230 m.

È noto che i blocchi di pietra della Piramide sono fatti di calcare. Dalla letteratura si può osservare che il valore di costante dielettrica del calcare varia nel range di 4-6 a seconda della porosità, temperatura, umidità, ecc. Sfortunatamente, non abbiamo trovato i dati misurati pertanto, abbiamo ipotizzato che la costante dielettrica dei blocchi della Piramide sia di 5.

Facciamo partire la simulazione supponendo che vi sia un onda piana che si propaga lungo l'asse di simmetria della piramide dall’alto verso il basso:

Nella foto si vede la distribuzione del campo elettrico E in alto (a, b, c, d) e del campo magnetico H in basso (e, f, g, h). le zone rosse identificano alto valore di campo il colore blu basso valore di campo.

Si nota una diffusione del campo elettrico sulle facce e sulla base verso l’esterno mentre per il campo magnetico abbiamo alte concentrazioni all’interno e diffusione verso la base.

Vediamo ora la simulazione con campo incidente dal basso verso l’alto:

Col campo incidente dal basso abbiamo una forte concentrazione del campo elettrico alla frequenza paragonabile alla dimensione del lato di base sulle facce della piramide.

Le figure 2 e 3 presentano i campi ottenuti dalle simulazioni di CST Microwave Studio. Consideriamo la componente del campo elettrico dell'onda incidente, pari a 1 V / m, e come risultato mostriamo i valori assoluti dei campi magnetici ed elettrici in mA / m, V / m.


- PIRAMIDO SU SUBSTRATO

Studiamo ora il caso più realistico quando la piramide si trova su un altopiano calcareo (substrato).

Facciamo partire la simulazione supponendo che vi sia un onda piana che si propaga lungo l'asse di simmetria della piramide (normalmente alla base) dall’alto verso il basso:

in Fig. 6. Si vede chiaramente che la maggior parte dell'energia elettromagnetica lascia la Piramide (si disperde) e si concentra direttamente sotto la sua base. Diminuendo la lunghezza d'onda, l'effetto di concentrazione aumenta a causa della risonanza dei momenti multipolari della piramide. Si noti che i massimi dei campi elettrici e magnetici si trovano proprio sotto la base della piramide. Questo effetto è particolarmente forte per il campo magnetico come mostrato nelle Figg. 6 (f) -6 (j)

V. CONCLUSIONE

In questo studio, abbiamo considerato un eccitazione elettromagnetica della Grande Piramide da onde piane con le lunghezze d'onda maggiori o uguali della dimensione tipica del diffusore (la piramide). In questo caso, sono state osservate solo diverse risonanze multipolari del primo ordine. L'analisi multipolare della dispersione di onde elettromagnetiche è stata eseguita nell'intervallo di frequenze radio e ha rivelato importanti proprietà fisiche relative all'accumulo e alla concentrazione dell'energia elettromagnetica.

Abbiamo rilevato che all’interno della Piramide si può raccogliere e concentrare l'energia elettromagnetica per entrambe le condizioni analizzate. Nel caso della Piramide su substrato alle lunghezze d'onda minori l'energia elettromagnetica si accumula nelle camere fornendo i massimi spettrali locali per i campi elettrici e magnetici. Abbiamo poi visto che la piramide disperde le onde elettromagnetiche e le focalizza nella regione del substrato.

A causa delle proprietà di ridimensionamento, un tale comportamento può essere realizzato con intervalli spettrali, materiali e forme geometriche diverse.

I risultati ottenuti possono essere considerati come un primo passo verso l'ulteriore investigazione delle proprietà elettromagnetiche della Grande Piramide. Questo approccio può essere esteso ad altri oggetti fisici e geometrie. Ad esempio, ora è possibile studiare il complesso sistema delle piramidi situato sull'altopiano di Giza.

In conclusione, si noti che l'eccitazione della Piramide con lunghezze d'onda incidente più piccole, di quanto qui considerato, potrebbe provocare l’insorgere delle risonanze di ordine superiore con forti effetti di concentrazione sul campo. Ma ciò è fuori dal campo di applicazione del lavoro attuale e sarà il prossimo passo delle nostre indagini.

Nel lavoro fatto dal gruppo di ricerche dell’università russa appena esposto abbiamo visto come la Grande Piramide di Giza possa disperdere e concentrare l’energia elettromagnetica con lunghezze d'onda tra 200 e 600 m. Ricordo che la grande piramide ha una base quadrata di lato 230m e quindi lavora a frequenze con lunghezza d’onda paragonabili alla dimensione del lato di base.

Altro fatto importante riportato nello studio e’ che il comportamento può essere riprodotto con frequenze, materiali e forme geometriche diverse.

Quindi se sotto la base delle piramidi, e analogamente per i coni, si concentra l’energia elettromagnetica questo potrebbe spiegare il comportamento delle piante che si avvicinano e dell’acqua che cambia la sua conducibilità.


Riportiamo questa teoria ai nostri coni e piramidi:

Per sapere a che frequenza lavorano i nostri coni/piramidi vediamo la relazione che lega la frequenza alla lunghezza d’onda:

λ = c / f

dove λ è la lunghezza d’onda in [m], c è la velocità della luce di circa 300,000 [km/s] , f è la frequenza in [Hz]

Nel caso di P1 che ha apertura di 165 cm avremo una concentrazione del campo attorno a 181 MHz

Nel caso di P2 che ha apertura di 145 cm avremo una concentrazione del campo attorno a 206 MHz

Nel caso del’ array di piramidi da 9 cm avremo una concentrazione del campo a 3,33 Ghz.

(faremo un’ indagine con l’analizzatore di spettro)

Questa teoria cambia il modo di vedere i luoghi che troviamo nel castello


ad esempio la parete col pertugio della torre tonda potrebbe essere uno scarico:

  • Delle cariche elettriche ad alta energia dei fulmini attraverso il filo quadrato di ferro piantato proprio ai piedi del pertugio.
  • Delle energie elettromagnetiche ad alte frequenze attraverso l’array di piramidi con la base rivolta verso l’esterno.
  • Dell’acqua raccolta dal tetto che esce dalla porta/saracinesca che ora si apre a ventaglio ma una volta era scorrevole verso l’alto.

A fianco della parete con l'array di piramidi si nota il filo quadrato di ferro collegato a terra che va fino al tetto della torre.

(al centro della foto)

I gradini scavati (dall'acqua??) che portano alla porta/saracinesca.

Questa foto è stata scattata all'interno della torre dietro la porta/grata di ingresso, alzando lo sguardo si vede la luce del laboratorio del conte.

Probabilmente la porta veniva alzata dal laboratorio con un argano a mano.

Questa foto è stata scattata all'interno della torre dietro la porta/grata di ingresso, alzando lo sguardo si vede la luce del laboratorio del conte.

Probabilmente la porta veniva alzata dal laboratorio con un argano a mano.

è quella del piccolo ambiente (foto a destra) già visto in una relazione precedente. Dietro la tenda si intravvede una seduta con sopra dei libri.

Se entriamo nella piccola stanza e alziamo lo sguardo vediamo un altro cono questa volta di legno composto da 16 spicchi colorati di bianco e blu:

Il cono penetra la sfera, fatta di carta catramata, di circa 2 metri di diametro posizionata sopra la piccola stanza.

Analizziamo la sfera da vicino:

Nella foto di sinistra si vede il cono di legno all’interno della sfera. Il cono e' collegato con 2 grossi fili di ferro ad un piatto con sopra una croce sempre di ferro. A destra lo schizzo fatto nell' agosto del 2016 durante i rilievi.

Durante il sopraluogo non e' stato misurato l'angolo alla base del cono che dalla foto sembra 45° cosi' come le piramidi dell'array.

Questa macchina mi ricorda quella inventata nel 1945, 50 anni dopo la morte del conte, da Wilhelm Reich per raccogliere e diffondere l’energia che Reich chiamò orgonica. Il materiale organico (carta catramata) secondo Reich assorbe l’energia orgonica.

La foto a lato mostra un modeno accumulatore orgonico di Reich che irradia l'energia, concentrata all'interno della scatola, attraverso il cavo metallico e l'imbuto. L’ energia orgonica può cosi' essere diretta su parti del corpo, su animali o piante; dove è richiesta un' irradiazione localizzata dell'energia.

Lasciamo la grande torre tonda laboratorio e rifugio del conte ed entriamo nello studio dove visitava i suoi pazienti. La prima cosa che ci colpisce è il soffitto ricoperto di piramidi leggermente più grandi (12cm di lato) di quelle realizzate in mattone ma questa volta con la punta rivolta verso il basso e quindi verso il paziente. Le piramidi sono di cartapesta .

non il materiale ma la forma sembra essere la caratteristica fondamentale

Le piramidi questa volta non sono disposte su di una superficie piana ma su una superficie concava in modo da concentrare il loro effetto in un punto, dove doveva essere posizionato il paziente. Possiamo quindi considerare questo soffitto come un “aspiratore” di energie. Il fatto poi di avere centinaia di piramidi in configurazione di array ne aumenta notevolmente l’effetto.

Sotto uno scorcio dello studio. Le pareti e le piramidi sono tutte orientate con una faccia al nord magnetico del 1850 come si vede dalla pianta riportata sulla destra (vedi studio del conte).

Anche il soffitto della camera del conte era rivestito da piramidi con la punta verso il basso.

Questo lo scrive Arturo Palmieri nel suo libro "In Rocchetta con Cesare Mattei " del 1931

riporto la frase:

“La scala della Torre conduce, attraverso un ponte levatoio, ad una stanzetta dalle finestre piccole e dal soffitto a piramidi sottili accuminate, o stallatiti, che fu la camera da letto del Conte Cesare Mattei”

Vi mostro ora una foto di una attuale (2019) camera anecoica cosi' definita perchè assorbe l'energia elettromagnetica associata al campo incidente.

La camera viene utilizzata per testare elettromagneticamente i prodotti elettronici che dovranno essere immessi nel mercato.

Come si puo' notare tutte le pareti sono ricoperte di piramidi che assorbono l'energia elettromagnetica associata al campo incidente generato dal dispositivo in test.

Nella foto si vedono anche 2 antenne anch'esse piramidali

Sembra quindi che le piramidi e i coni di diverse dimensioni e materiali vengano utilizzate dal conte per risucchiare o concentrare l’energia che si sviluppa intorno a loro.

A questo punto vediamo la definizione di macchina che ho trovato sul dizionario Hoepli.it:

“Congegno,meccanismo, dispositivo che trasforma una determinata forma di energia in una diversa, oppure muta le caratteristiche dell'energia assorbita.”

Da qui il titolo del capitolo.

Se con questi occhi guardiamo le vecchie foto del castello vediamo che il conte usa questa soluzione in quasi tutti le torri. Le piramidi verticali diventano coni (non c’e’ piu’ il problema dell’orientamento magnetico che cambia col tempo).

La rocchetta puo' essere vista come una grande macchina energetica.

APPENDICE

La Grande Piramide:

La Grande Piramide di Giza nelle sue proporzioni contiene sia il rapporto aureo , se ne prendiamo una sezione perpendicolare alla base il cateto del triangolo risultante e' 1,618 volte la semibase, come abbiamo gia' visto nel cono P1, che il Pi greco, rapporto tra il perimetro della base quadrata e l'altezza della piramide.

Anche i coni sopra esaminati abbiamo visto contenere sia il rapporto aureo Phi che il Pi greco, avendo la base circolare il rapporto tra il perimetro di base (circonferenza) e il suo diametro è PI greco.

Rapporto Aureo:

Il rapporto aureo Phi e’, come il Pi greco, un numero irrazionale cioè un numero che non può essere definito come rapporto tra 2 numeri interi. E' illimitato in quanto e’ formato da un numero infinito di cifre decimali, entrambi i numeri non sono quindi rappresentabili per intero ma sono in genere troncati.

1,618.... 3,14......

I numeri di questo tipo si chiamano : irrazionali , illimitati e trascendenti.

La scoperta dei numeri trascendenti ha permesso la dimostrazione dell'impossibilità di alcuni problemi geometrici come la quadratura del cerchio.

Troviamo il rapporto aureo rappresentato in varie forme in tutte le epoche e da tutte le civiltà, nelle produzioni artistiche , nelle arti figurative, e’ contenuto nelle piramidi egizie, nei templi greci e romani, nelle cattedrali gotiche.

Lo troviamo in botanica , in biologia, sotto forma di accrescimento spiralico nelle conchiglie , nelle galassie in questo caso conosciuto come successione di Fibonacci (1170 -1235). In realta' l'intento di Fibonacci era quello di trovare una legge matematica che descrivesse la crescita di una popolazione di conigli in realta' poi si scopre che funziona per molti altri fenomeni naturali. La successione di Fibonacci e’ una serie di numeri che parte da 1 e ha come termine successivo la somma dei due numeri precedenti: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, …. si puo' facilmente dimostrare che il rapporto fra 2 termini successivi della serie di Fibonacci si avvicina molto rapidamente a Phi. 21/13= 1,61..

Il rapporto aureo fu studiato dai Pitagorici (530 a.C ) i quali lo scoprirono come il rapporto tra la diagonale e il lato del pentagono regolare. Il pentagono con evidenziate le diagonali, che si dividono in modo aureo, (pentagono stellato) venne considerato simbolo dell’armonia e venne assunto come loro segno di riconoscimento.

Si noti che all’interno della stella si genera un pentagono con le stesse caratteristiche del primo e cosi di seguito, e' quindi frattale.

Tornando all'interno del nostro castello troviamo, a fianco dello studio del conte, una torre pentagonale che contiene 2 stanze una allo stesso piano dello studio e una al piano superiore. Le 2 piccole stanze erano usate dal conte per custodire i suoi rimedi.

I soffitti e i pavimenti di queste stanze richiamano in ogni modo il pentagono . A destra il bellissimo pavimento a spirale pentagonale.

Stanza al primo piano soffitto

Stanza al secondo piano soffitto

Il conte utilizza i simboli e le forme legati al numero aureo e quindi all'infinito all'universo al trascendente.


Da enciclopedia Hoepli:

Trascendente

1 Che è al di là delle facoltà umane di esperienza sensibile, che supera i limiti dell'uomo e la realtà tangibile: Dio è l'essere trascendente.

2 Nella filosofia contemporanea, che è esterno alla coscienza, che la oltrepassa.

3 Numero trascendente, ogni numero che non è mai soluzione di una qualsiasi equazione algebrica.


Onde elettromagnetiche:

Una carica elettrica immobile nello spazio genera un campo elettrico.

Una carica elettrica che oscilla nello spazio genera un campo elettrico oscillante

Un campo elettrico oscillante genera un campo magnetico oscillante

Le oscillazioni dei campi elettrico e magnetico generano onde elettromagnetiche.

Le onde elettromagnetiche, non richiedono un supporto materiale per diffondersi nello spazio e nel vuoto viaggiano alla velocità della luce 300.000 Km/s.

Una carica immobile che viene investita da tale campo elettromagnetico comincerà a oscillare, generando a sua volta un campo elettromagnetico.

L'onda elettromagnetica può essere vista come un flusso di energia che si propaga sotto forma di campi elettrici e magnetici.

Le onde elettromagnetiche si propagano in linea retta (in un mezzo omogeneo) e alla velocità della luce (c = 300.000 Km/s nel vuoto).

Il campo elettromagnetico è descritto dalle equazioni di Maxwell (1873) e dalla forza di Lorentz (forza che acquista una carica investita dal campo elettromagnetico)

I parametri caratteristici di un’onda EM sono: frequenza, lunghezza d'onda, ampiezza.

La frequenza f [Hz] è il numero di oscillazioni al secondo compiute dall’ onda,

La lunghezza d'onda di un'onda periodica è la distanza tra due creste della sua forma d'onda, e viene indicata dalla lettera λ [m].

λ = c/ν

λ = lunghezza d’onda; ν = frequenza in Hz ; c = velocità propagazione nel vuoto


Rob 2019


Montovolo