Analisi Conducibilità

PREMESSA:

Tutto e' cominciato quando ho letto sul sito www.cesaremattei.com


l'analisi chimica ottenuta su campioni originali di liquidi Mattei ha messo in evidenza incredibili proprietà antiossidanti nonostante il passare degli anni.”


Dalla documentazione fornitami dal vicepresidente dell’ Archivio Museo Cesare Mattei, vedo che le analisi sono state effettuate nel 2008 da un medico (Dr.Scanferla) che segue le metodologie del Vincent.

Vincent e' stato un ingegnere francese che nel 1938 fu incaricato di studiare la proliferazione delle malattie cancerose in relazione alla qualita' dell'acqua potabile.

Dopo 10 anni di ricerche constatò che una soluzione acquosa può essere qualificata in modo rigoroso da tre parametri:


  • pH misura il grado di acidità
  • rH2 misura il potere di ossidoriduzione
  • R resistenza elettrica.


Il risultato delle analisi mostra che l'acqua del Mattei ha una resistenza elettrica molto bassa pur non contenendo sali disciolti.


Gia' nel 1890 3 campioni di liquido furono analizzati dal chimico Alf. W. Stokes nei laboratori: Analytical Laboratory, Vestry Hall, Paddington Green, W. di Londra con il seguente risultato: (traduco il testo originale)

Per trovare se possedessero proprietà magnetiche speciali, sono stati collocati singolarmente in tubi di vetro sottile; questi tubi sono stati sospesi da filamenti di seta. In tali circostanze, un organo elettrico portera' una estremità a nord e l'altra a sud. Nessuno dei campioni si e' portato in tale posizione; né sono attratti da un magnete come dovrebbe fare un corpo elettrico. Di conseguenza, essi certamente non sono elettrici.

I tre liquidi bianco, verde e rosso sono inodori insapori e incolori non contengono metalli ed altri elementi. Il microscopio ha mostrato l'assenza di particelle galleggianti o sedimenti quali sono solitamente presenti negli estratti vegetali. Non c'è che una sostanza che possiede tutte le qualità di cui sopra - che è l'acqua. Nessuno di questi fluidi differisce affatto dall'acqua in nessuna delle sue proprietà ”


Questa analisi conferma quindi che i liquidi elettrici del conte non contenevano altro che acqua, anche se mi lascia perplesso il metodo usato per determinarne la componente elettrica.


SCOPO:

Scopo del seguente lavoro e' quello di verificare se e' possibile e in quale modo modificare la conducibilita' dell'acqua senza aggiungere sali od altri componenti chimici.


METODOLOGIA:

L’acqua utilizzata per lo studio e’ un’ acqua demineralizzata con un valore di conducibilita’ iniziale pari a 10 us/cm.

I campioni sono stati prelevati dalla stessa bottiglia da 500 ml, messi in provette di plastica da 9ml e poi trattati.

Ad ogni sessione di misura della conducibilita' viene misurato anche un campione prevelevato dalla bottiglia di origine identificato come bottiglia demineralizzata.

I test di conducibilita' sono effettuati con lo strumento Mudder TDS&EC EZ-1 compensato in temperatura.


ANALISI DEI DATI RACCOLTI:

Vediamo i dati di 365 giorni

Sull’asse delle X i giorni sulle Y la conducibilta’ elettrica in us/cm.

Possiamo dividere le curve graficate in 4 diverse tipologie:


  • Conducibilita’ costante : sono i 2 campioni nelle bottiglie da 500ml
  • Conducibilita’ in “lenta” crescita : 6 campioni di cui 3 non trattati per controllo
  • Conducibilita’ in crescita “media” : 3 campioni di acqua trattata
  • Conducibilita’ in crescita “veloce” : 2 campioni di acqua trattata


I 2 campioni che ad oggi (25/12/2016) hanno il valore della conducibilita’ piu’ alto (274 e 278 us/cm) sono quelli trattati con l’applicazione di un campo elettromagnetico di frequenza, ampiezza e tempo di esposizione specificati nella tabella a fianco al grafico.

Il trattamento dei campioni identificati con la lettera P consiste nel loro posizionamento in particolari siti del castello, siti identificati dalle sigle P1, P1A, P1B, P2, P3.

Ricordo che il valore della conducibilita’ di partenza e’ 10 us/cm


Analizziamo le 4 tipologie di curve riscontrate:


Conducibilita’ costante:

Sono i campioni corrispondenti all’acqua demineralizzata della bottiglia sorgente che rimane a 10 us/cm e quello, sempre in bottiglia, posizionato nel sito P1 per una settimana che si e’ portato a 14 e che poi rimane costante.

Conducibilita’ in crescita “lenta”:

Sono i campioni di controllo cioe’ non trattati, messi in provetta e i campioni posizionati nei siti P1A, P1B, P3 (i siti P1A, P1B e P3 non hanno nessun effetto sull’acqua che si comporta come acqua non trattata)

Conducibilita’ in crescita “media”:

Sono i campioni posizionati in P1 e P2 in provetta e uno trattato elettromagneticamente con un apparecchiatura appositamente costruita.

Conducibilita’ in crescita “veloce”:

Sono i 2 campioni trattati elettromagneticamente con un apparecchiatura appositamente costruita.


RISULTATI:

Dai dati rilevati possiamo quindi affermare che:


  • E' possibile modificare la conducibilita' elettrica dell'acqua senza aggiungere elementi chimici
  • La conducibilita' dei campioni trattati cresce col tempo nelle provette da 9ml
  • Nelle bottigliette (500ml) il valore della conducibilita' rimane costante nel tempo


Probabilmente la conducibilita’ aumenta a causa degli elettroni messi a disposizione dai domini di coerenza generati dal trattamento.


Vediamo una possibile spiegazione sul diverso comportamento della stessa acqua in bottiglia e in provetta:

Consideriamo che una provetta che misura 1,5 x10 cm contiene 9ml di acqua e una bottiglietta che misura 6 x 15 cm e contiene 500ml di acqua.

La superficie dei 2 cilindri e' :

1,5 x 3,14 x 10 = 47,1 cm2 + 2 x 0,75 x 0,75 x 3,14 = 3,53 cm2 Tot = 50,63

6 x 3,14 x 15 = 282,6 cm2 + 2 x 3 x 3 x 3,14 = 56, 52 cm2 Tot= 339,12


abbiamo un rapporto tra superficie e quantita' d'acqua totale di:

50,63 / 9 = 5,62 [cm2/ml] per la provetta

339,12 / 500 = 0,67 [cm2/ml] per la bottiglia

Sembra che nelle bottiglie da 500ml l'acqua interna (non di superficie) “dissipi” “l'energia” accumulata dall'acqua di superficie,

mentre nelle provette dove il rapporto tra superficie e acqua e' 10 volte piu' alto l'acqua di superficie ha il sopravvento.


UN PO’ DI TEORIA:

Szent-Gyorgyi nel 1950 fu in grado di riconoscere che l’acqua delle interfacce era fornitrice di elettroni, suggerì che, almeno negli organismi viventi, c’erano due differenti livelli di energia degli elettroni delle molecole d’acqua, lo stato eccitato e lo stato base.

In accordo con questa ipotesi si puo' misurare una tensione di qualche mV sui margini tra l’acqua interfacciale e la massa d’acqua.

(L'acqua interfacciale e' quella a contatto con le superfici nel caso del corpo umano gran parte dell'acqua e' interfacciale perche’ sta negli interstizi tra le cellule)

Secondo la teoria quantistica elettrodinamica (QED), ipotizzata da Emilio Del Giudice e Giuliano Preparata nel 1995 quando l’acqua si trova nello stato di equilibrio naturale, i suoi dipoli elettrici sono in regime di incoerenza, sono cioè disposti in modo disordinato con i legami tipo elettrostatico.

Se l’acqua viene immersa in un campo magnetico, superiore al valore critico corrispondente all’ equilibrio naturale, i dipoli si orientano passando da regime di incoerenza al regime di coerenza, in questa situazione i dipoli oscillano in fase tra loro in regioni chiamate domini di coerenza.

Un Dominio di Coerenza può rilasciare facilmente elettroni.

Essendo le oscillazioni nei domini di coerenza in fase, non ci sono “sfregamenti” e quindi l'energia collettiva accumulata non si dissipa in modo termico e questo spiega la lunga vita degli stati eccitati dei domini di coerenza.

La chimica biologica si basa principalmente su reazioni ossidoriduttive che richiedono un gran numero di elettroni “liberi”.

Negli organismi viventi, quando mancano gli elettroni, le ossidoriduzioni non si completano quindi rimangono in sospensione dei semilavorati come i radicali liberi.


L’acqua del conte ricca di elettroni “liberi” permette il completamento delle ossidoriduzioni riducendo cosi’ il numero dei radicali liberi.


APPENDICE:

Vediamo ora dove sono state posizionate le provette nel castello.

Le posizioni P1, P1A , P1B, P2 corrispondono ai vasi di pietra sotto a coni metallici ubicati nel giardino della Rocchetta.

Dalle misure effettuate si vede che Il cono sopra a P1 ha le proporzioni molto vicine a quelle della Grande Piramide della piana di Giza con angolo alla base di 52° mentre il cono P2 ha un angolo alla base di 66°

La posizione P3 e’al centro della stanza che si trova sotto la sala della visione nei sotterranei della torre, in quello che poteva essere il labortorio del Conte.

Le provette con i campioni d’acqua:

L’incubatore usato per il trattamento elettromagnetico dell’acqua.