Il Segreto Della Sfinge

Questa avventura comincia il 23 gennaio 2016 quando Claudio e Marco mi portano a vedere la vecchia stele di pietra con un foro circolare piantata nel boschetto di quercie che circonda il castello.

La stele e' posizionata in un posto scomodo da raggiungere ed anche poco visibile dal giardino.

Con l'ausilio di una bussola (corretta per indicare la direzione geografica e non magnetica) vediamo che la stele è orientata a 124 gradi SE ed ha fianco una grande quercia.

Se analizziamo il percorso del sole calcolato sulle coordinate della stele vediamo che il foro e' allineato con il sorgere del sole al solstizio di inverno.

Sotto il foro della stele si intravvedono delle lettere incise nella pietra che e' stata erosa dalle intemperie e dal tempo.

Proviamo a leggere aumentando molto il contrasto della foto:

Si percepisce una R una A una M. Quindi RAM.

La mattina seguente sono andato all'alba per vedere se il foro fosse in comunicazione col cielo e quindi col sole allego la foto.

La foto e' stata scattata in gennaio e il sole dista poco da dove sorge al solstizio.


A questo punto sorge la domanda:


Perche il Conte ha messo una stele con un foro che indica il solstizio invernale sotto una quercia in mezzo a un bosco scosceso con inciso il nome RAM ?

Andiamo indietro nel tempo

Cercando nella rete trovo un' antica leggenda che narra:

Nel tempo in cui gli adoratori del Toro combattevano contro quelli che avevano come emblema l'Ariete, questi ultimi, popolo di carnagione bianca che viveva nel Nord del continente euroasiatico, avevano contratto una terribile malattia, durante le incursioni e i contatti con le popolazioni nere della Scizia del Sud.

Un giovane druido di nome RAM, che aveva mostrato molto presto una singolare attitudine alla conoscenza delle piante e delle loro virtù meravigliose, ed allo studio degli astri e dei loro influssi, era in cerca di un rimedio che sconfiggesse questo male, una sorta di peste che copriva il corpo di ulcere sanguinolente.

Un giorno, sedendo come al solito sotto una grande quercia a meditare, si addormentò e nel sonno gli sembrò di udire una voce potente che lo chiamava per nome.

Svegliandosi Ram vide eretto dinanzi a lui, avvolto in un tessuto di lino bianco, un uomo di statura imponente, che impugnava una verga, attorno alla quale era avvolta una serpe. L'uomo gli mostrò un bellissimo ramo di vischio, che si staccava dall'albero sotto cui Ram giaceva e gli disse: «Ecco, o Ram, il rimedio che cerchi». Poi estrasse dal suo petto un falcetto d'oro, ne ruppe la "rama" e la diede a lui e, mormorando alcune parole sulla preparazione del vischio, scomparve.

Allora Ram si mise immediatamente a preparare il vischio secondo la ricetta ricevuta e somministrò la pozione, mista a liquore fermentato, ad un malato che subito guarì.

Le meravigliose cure operate resero celebre Ram in tutta la Scizia.

(La Scizia del Sud comprendeva anche quella porzione del Nord Italia chiamata Val di Susa, ed è curioso che proprio qui sia stata scoperta una città megalitica chiamata Rama, abitata un tempo da uomini longevi che conoscevano l'arte di curare tutte le malattie).

Da questo avvenimento sorse un nuovo culto. Il vischio divenne sacro tra le piante e Ram ne consacrò la memoria istituendo la festa pagana della Notte Madre (del nuovo Sole) ponendola all'inizio dell'anno, durante il solstizio d'inverno.

L'essere misterioso apparso in sogno a Ram per mostrargli il vischio, fu chiamato Aesc-heyl-hopa, che nella tradizione dei bianchi d'Europa voleva dire: «La speranza della salute è nel bosco».


Il racconto e' stato tratto da un libro di E. Shuarè “I Grandi Iniziati”.

Ho acquistato una vecchia edizione del 1922


Forse il conte conosceva la leggenda ed ha avuto la visione (idea) del suo rimedio proprio sotto quella quercia.

La quercia sotto la quale e' posizionata la pietra ha una circonferenza di 260 cm ad oggi (30/01/2016)

Le querce in bosco crescono di circonferenza di 2,5 cm ogni 2 anni da cui 260/2,5*2 =208 anni

la quercia quindi puo' esssere nata nel 2016 – 208 = 1808

Mi piace pensare che la Quercia e il Conte siano nati lo stesso anno (1809) e quando si sono incontrati avevano la stessa eta'.

Per approfondire la storia di Ram ho trovato un altro libro “La Leggenda dei Simboli” di Marco Saunier edizione del 1912.

Nel libro si narra del druido Ram intelligente e desideroso di conoscere, che si reca in Egitto per incontrare i Magi “che conoscevano tutti i Misteri del mondo”.

Essi avevano costruito presso la sfinge il tempio a forma di piramide che rappresentava l'insieme di tutte le pietre del sapere.

Riconosciute le doti di Ram i Magi decisero di svelargli i Simboli .

La base di tutti i Simboli e' la piramide:

Allego le foto delle pagine dei libri le pagine sono grosse e ingiallite dal tempo.

Poi viene svelato un altro Simbolo

il Circolo e le Stelle:

Troviamo questo Simbolo nella e sulla porta di ingresso del castello:

Poi i Magi mostrano a Ram un altro Simbolo:

Troviamo le 2 due colonne che rappresentano il bene(bianca) e il male (in rosso) all' ingresso del castello:

Una volta finita l'Iniziazione "i discepoli venivano battezzati"

Davanti l'ingresso il fonte battesimale

Dopo l'iniziazione i Magi mettono Ram di fronte alla Sfinge


E' la sfinge che dalla sua posizione ricorda al Conte "di osare, sapere, tacere"

Quindi la sfinge ordina di tacere perche l'uomo non e' ancora pronto.


Potrebbe essere questa la causa dell' esoterismo del conte e quindi della volonta' di non trascrivere i segreti della sua medicina.

Vista della piazza dall'ingresso con le colonne, il fonte battesimale e la sfinge in alto sopra la porta in fondo al cortile.