15 12 11

Il titolo di questo capitolo “15 12 11” ci porta in una dimensione dove la numerologia, la simbologia e le forme hanno un ruolo determinante.

Piu' di un anno è passato da quando ho cominciato ad indagare sugli indizi del Conte Mattei ma tutte le volte che credevo di essere arrivato ad un punto mi accorgevo  che ero solo all’inizio.

Durante le ricerche sulla parte elettrica della medicina del conte mentre traducevo i lavori del Reichembach ho trovato un riferimento a lui e al Conte Mattei in un articolo del chimico Henri Carrington Bolton  “Il Revival dell'alchimia” pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Science nel dicembre del1897.

Henry Carrington Bolton (1843–1903) era un noto chimico e bibliografo della scienza .

Science è una rivista scientifica pubblicata dall'American Association for the Advancement of Science, ed è considerata una delle più prestigiose riviste in campo scientifico, insieme a Nature È stata fondata nel 1880, con la collaborazione dal punto di vista finanziario prima di Thomas Edison, poi quella di Alexander Graham Bell.

Nell’articolo Bolton dopo aver elencato tutti i progressi fatti dalla scienza del periodo,  parla del grande interesse in quegli anni e soprattutto in Francia, per l’alchimia e l’ ermetismo.

Traduco:

...“Il movimento di rianimazione delle dottrine e delle pratiche alchemiche ha avuto particolare successo in Francia, dove ci sono oggi quattro società e una università  che presumono di possedere la conoscenza occulta dei misteri ermetici.

Queste società segrete sono: L’ Ordine dei Rosacroce,  L' Ordine Martinista, La Società di Omeopatia Ermetica e L' Associazione Alchimista di Francia.

Le prime due di queste società sembrano funzionare su linee simili alla massoneria, e affermano che i loro misteri segreti sono stati lasciati in eredità dagli ultimi saggi di Atlantide e dal Lemuri ai loro fratelli in Asia e in Egitto, gli abitanti dei santuari da dove vengono Krishna, Zoroastro , Hermes, Mosè, Pitagora e Platone. Ai Magi sacerdoti che conservano queste tradizioni nei templi di Tebe, Heracleopolis, Afrodite, Pthah e Serapide erano successe delle società segrete alchemiche dei primi secoli della nostra era; poi seguite dalle logge ermetiche degli arabi, e questi hanno dato origine ai Templari, ai Rosacroce e ai Martinisti.

La terza società (La Società di Omeopatia Ermetica) coltiva una terapeutica particolarmente occulta, un sistema di medicina inventato negli anni sessanta da Conte Cesare Mattei, di Bologna, che unisce i principi di Hahnemann con quelli dei discepoli iatrochimici di Paracelso.”


Da wiki:

Iatrochimica: Corrente della medicina rinascimentale che trasse ispirazione dall’insegnamento di Paracelso. L'idea di fondo della iatrochimica consiste nella convinzione che la salute dell'organismo dipenda essenzialmente da uno specifico bilancio tra i componenti chimici dei fluidi corporei.

Sembra quindi che la medicina del conte sia stata l’ispiratrice di una societa’ segreta chissa se il conte ne era un adepto?

Cercando sull’argomento ho trovato questo libro  "Il Gran Libro della Natura”  di Vincenzo Soro edizione del 1921. Nella lunga prefazione Soro descrive le particolarita’  delle varie societa’ segrete del periodo e in particolar modo dei Rosacroce e Martinisti illustrandone i gradi essenziali di insegnamento . (La prima edizione del libro e’ del 1790).

Dalla prefazione:

..“L'ORDINE MARTINISTA non è, come alcuni credono, un Rito Massonico, ma un Ordine Illuministico: in altri termini, è semplicemente una Scuola Superiore di studi ermetici, una vera e propria Università Occulta, ove con forme liturgiche di austera bellezza mistica si commenta, si sviluppa, si integra e si applica l’insegnamento iniziatico dei gradi scozzesi.  Esso è quindi in realtà il completamento illuministico del Rito Scozzese…

Il RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO si basa sulla Tradizione mistico-ermetica dei Rosa+Croce.

Ebbe  la sua forma definitiva nell'anno 1887 a Parigi da un gruppo di Alti Iniziati membri del Supremo Consiglio dell'Ordine Kabbalistico della Rosa+Croce. L'Ordine comprende tre gradi essenziali di insegnamento:

Nel 1° grado si studia profondamente la Massoneria Blu in tutta la sua simbologia, liturgia e dottrina, l'alfabeto ebraico e la sua significazione geroglifica, la struttura biologica dell'uomo, i primi elementi di storia delle associazioni segrete ecc. ecc.

Nel 2° grado: studio profondo della Massoneria Rossa, con speciale riguardo al grado di Rosa+Croce; primi elementi di scienze ermetiche, teosofiche e kabbalistiche; storia delle iniziazioni dal secolo XIV ai giorni nostri, ecc. ecc.

Nel 3° grado:  lettura e commento del Sepher-Jetzirah e degli altri testi kabbalistici; Scienza dei Numeri, aritmetica teosofica ecc. Studio delle tradizioni iniziatiche da Ram (vedi pagg. 257-270 Guida Romantica) a Cristo: Tradizione Rossa, Tradizione Nera (Mosè), esoterismo dei Vangeli e del Nuovo Testamento, ecc. ecc.


Tutto il suo insegnamento è volto ad un altissimo fine : cioe’ alla reintegrazione dell' Uomo nella sua primitiva purezza, il suo riavvicinamento a Dio e la Spiritualizzazione dell' Umanità. Si propone di raggiungere la Grande Opera della Solidarietà Universale attraverso la Fratellanza dei Popoli e l'Alleanza di tutti i Credenti e di tutte le Fedi (pag 77 Guida Romantica).

Profondo è l'esoterismo del nome GESÙ, che racchiude in sé la Sintesi di tutta la Dottrina Segreta. Infatti, questo nome nella sua forma originale ebraica suona Jehoshua, e si ottiene mettendo la lettera Shin (Verbo) in mezzo alle quattro lettere formanti il Nome Indicibile JHVH (iod-he-vau-he) : sommando i valori numerici di queste cinque lettere, si ottiene il numero 11


Considerando che l’ebraico si legge da destra a sinistra il nome di Gesu’ diventa:

he (5) vau(6) shin(21) he(5) iod(10) = 47 da cui 4+7=11

(Nell' alfabeto ebraico le lettere hanno anche un valore numerico.)

Leggendo l'articolo ho trovato molti  argomenti che ho dovuto approfondire nelle precedenti relazioni e che mi inducono a continuare la ricerca.

Dopo l’interessante introduzione il libro prosegue con l’esposizione del testo originale del 1790 ne estraggo alcuni frammenti:


“Prima di entrare in materia, debbo prevenire il lettore che farò di tutto per mettere quest'opera alla sua portata; se talvolta sembrerò inintelligibile, sarà sempre per colpa di quelli che mi leggeranno. Ogni capitolo sarà spiegato da un altro. Il titolo dell'opera farà ridere qualche falso sapiente, e gli impedirà di scorrerla  immerso in tenebre fitte, egli non potrà neppure supporre l'esistenza della Luce…..

Riporterò, sotto i vostri occhi, le prime età del mondo, i disegni del Creatore i rapporti degli esseri creati, e le leggi della Natura. Spiegherò alcune allegorie che voi chiamate sacre o profane, secondo il vostro interesse. In fine, penetreremo in tutto il regno delle Scienze Occulte…..

Il passo principale di questo libro è l’ Apocalisse Ermetica : ci si vedono la teoria e la pratica delle scienze inventate e perfezionate dai Saggi Egiziani. Le altre parti del Libro ne son l' interpretazione : leggendolo tutto con attenzione, si resterà sorpresi dell' utilità e dell' immensità delle materie che vi sono trattate…….

Tutto ciò che si legge in Paracelso, in Van Helmont, in Raimondo Lullo, in Glauber, Trevigiano, Swedenborg ecc. non è effetto né di errore né d' impostura : i precetti delle scienze occulte dobbiamo dunque cercarli in questi scrittori. Col libro che io do alla luce, gli scritti degli adepti sono facili a comprendersi. Court de Gébelin ha dato nelle sue opere la spiegazione dei segni e dei geroglifici degli antichi : bisogna dunque studiare il suo Mondo Primitivo…..

Io vedo già la terra animarsi per l' influenza del calore. I pianeti si mettono al loro posto ; il fuoco agisce ; l'acqua evapora ; le nozze si compiono : e il Fanciullo vede la luce.

Tutte queste allegorie sono sotto un velo assai meno fitto nella mia Apocalissi ermetica ; e in queste allegorie bisogna riporre le vere conoscenze dei Fratelli della Rosa+Croce. Non resta da conoscere che un punto essenziale, prima di essere iniziati ai grandi misteri, ed è la Scienza dei Numeri. Il calcolo è la prima chiave della vera scienza.

“I numeri non sono che la traduzione abbreviata o la lingua concisa delle verità e delle leggi il cui testo e le cui idee sono in Dio, nell' uomo e nella natura.”….


Ogni scienza si attiene a linee rette e a linee curve : emblemi del vero e del falso. I caratteri usuali non sono stati fatti a caso : perché uno non potrebbe essere due se a sua volta due non potesse essere quattro. Il giorno si calcola quattro ; la notte si aggiunge tre ; il giorno dopo si dice nove, per venire a sette. Si mette due volte sette, si leva nove, e rimane cinque. Quando si leggerà tutto questo libro, si sarà in condizioni di combinare e di valutare questo calcolo.

È questo lo studio dei Fratelli della Rosa+Croce. Io ho tratto da loro tutte le verità che consegno in quest'opera.”


La verità è ben mimetizzata ma non è soltanto nascosta, essa è anche abilmente spezzata, e i pezzi sono sparsi qua e là.

Non basta quindi trovare uno o più frammenti, bisogna trovarli tutti, e, trovati, bisogna saperli ricomporre.

Come gli indizi del Conte


Il libro continua con alcune ricette di alchimia (sarebbero da provare ma non è questo il momento) e successivamente con una storia allegorica che durerà per tutto il libro:


“1 — Dal giorno della mia nascita io non avevo mai goduto del più bello dei sensi : ed erano già trentasei anni — contando alla maniera ordinaria — che mi trovavo fra gli uomini.

2. — Benché privo della vista………………….

Non avevo ancora visto la luce così da vicino………...

16. — Il vecchio mi insegnò la scienza dei numeri. Calcolammo il numero tre : appresi il sette e trovai il numero nove. .

17. — Mi si insegnò l'uso del compasso. Così tentai di misurare e dividere le dodici figure dello Zodiaco. Il mondo planetario non ebbe più nessun velo per me, perché il tempo della prima operazione era ormai venuto…..”


Siamo arrivati fino a questo punto del libro di Soro per tentare di entrare in questo mondo e per cercare di comprendere l’importanza dei simboli, dei numeri, delle lettere ebraiche.

Ritorniamo  ora ai 3 gradi di apprendimento:

Per poter officiare le cerimonie  di iniziazione nel 1700  veniva "TRACCIATO" sul pavimento con un gesso o  un pezzo di carbone un quadro di loggia che conteneva tutti i simboli del grado.

In seguito, per comodità,  questa modalità venne sostituita con disegni raffigurati su tappeti o su stoffe in modo da essere pronta per tutte le occasioni chiamate Tavole di Tracciamento.

Andiamole  ad analizzare

Tavola del tracciamento di primo grado:

Cornice a triangoli bianco e nero,

Sole a sinistra    Luna e stelle a destra

Sirio (occhio in alcune stampe)

Scala dritta, lunga, ripida

Colonne

Pavimento bianco e nero

Le squadre e i compassi

La ripida scala che porta alla stella luminosa porta dalla terra , pavimento a scacchi bianchi e neri che rappresenta la vita umana con i sui lati positivi e negativi, il bene e il male, il giorno la notte,  alla casa di Dio cioè dalla materia allo spirito.

La scala ripida raffigura la successione dei livelli necessari per la crescita spirituale, la stella risplendente la Divinità. La sua luce è talmente forte da accecare.  In alto la volta celeste con la luna e le stelle a destra e a sinistra il sole.

Vediamo come il Conte ha ricostruito la scena nel suo castello:

Il pavimento del cortile era costituito da un mosaico di tessere bianche e nere ne vediamo un frammento recuperato durante gli ultimi lavori di restauro:

Dal cortile si accede alla ripida e faticosa scala che porta alla cappella:

Nella foto di sinistra la ripida scala con le colonne , in quella di destra l’ultima rampa, prima di accedere alla cappella, è di 7 gradini.

Giunti all’ingresso della piccola chiesa notiamo sull’architrave raffigurati  in bassorilievo il  sole a 12 raggi e il bucranio .

Questo ci ricorda che stiamo entrando in un ambiente dove incontreremo la luce divina ed è il luogo dove si trova la Tomba del Conte.

Varchiamo la soglia e subito ci colpisce la luce della portafinestra di fronte.  (La luce entra da li, la portafinestra e’ a sud sempre illuminata dal sole)

Sul pavimento due file di mattonelle nere e di colonne ci portano verso la fonte di luce.  Se varchiamo la porta finestra, foto a destra, notiamo che le 2 file nere che ci guidavano sul pavimento  continuano sulla parete verso l’alto per arrivare al punto piu’ alto la Croce (ancora una volta la Croce).

Torniamo all'interno della cappella soffermiamoci  sulla porta di ingresso con la scala ripida alle spalle e alziamo lo sguardo, vediamo a destra il cielo azzurro stellato con una mezza luna e sulla sinistra una finestra illuminata dal sole :

La  finesta, e quindi la parete, e’ orientata a 124° SE cioe’ dove sorge il sole al solstizio di inverno (chiaro simbolo di rinascita). Questa Finestra ha un ruolo importante sia in questa scena dove rappresenta il Sole nella tavola di tracciamento di primo grado che per il luogo di sepoltura del Conte.

Ricordo che il sarcofago del Conte  si trova al piano superiore dell' ambiente che stiamo esaminando.

A riportare la cappella e la ripida scala d'ingresso ad un unica scena e' la piantina che ci mostra come la scala, gli archi interni  e tutta la pianta della cappella siano sullo stesso asse.

I muri che delimitano la cappella sono invece costruiti con una angolazione diversa allo scopo di orientare la tomba del Conte, che si trova nello stesso ambiente ma al piano superiore,  verso il sorgere del sole al solstizio di inverno.

Entriamo quindi al piano superiore della cappella dove e' posto il sarcofago.  Quello che vediamo è :

L’effetto è quello della foto subito a destra la tomba (a ovest),  la finestra è di fronte  coperta dalle colonne. Solo se ci spostiamo davanti alla tomba  la vediamo tra le colonne:

Le due foto sono state scattate dalla stessa posizione ma in direzione opposta:  nella prima si vede la finestra tra le colonne nella seconda si vede la tomba (ovviamente il sole cade in mezzo alle stelle ).

Analizzeremo in dettaglio il sarcofago quando arriveremo al terzo grado.

Come preannunciato dal bassorilievo all’ingresso  entrando abbiamo trovato in un unico luogo  2 ambienti il primo che ci porta dal livello terreno a quello spirituale e uno nel quale dalla morte si passa alla risurrezione.

La foto che segue e' stata scattata alle 9:00 del 21 dicembre 2021 il sole ha appena valicato le montagne e illumina la parete della cappella.

Tavola di tracciamento di Secondo grado:

 





Globo con Rete 



 

Colonne



Monte a piramide

 

Cascata d’acqua

Pianta





Camera di Mezzo



Scritta caratteri ebraici


Colonne


Tenda 


Cartiglio con simboli

 

Scala curva di 15 gradini

“Quando il Tempio di Gerusalemme fu terminato dal Re Salomone, la sua sontuosità e splendore divennero oggetto di ammirazione nelle vicine nazioni e la sua rinomanza si sparse fino alle regioni più remote del mondo allora conosciuto.

Niente in questa magnifica struttura, era di più notevole, e che maggiormente colpisse l’attenzione, delle due grandi colonne, che erano poste nel portico. Esse erano vuote, per meglio servire da archivio poiché là erano depositati i rotoli costituzionali.

i capitelli erano arricchiti da intrecci a rete, gigli e melograni. Gli intrecci a rete, con il loro reticolato, a simboleggiare l’unione; i gigli per il loro candore, la pace; i melograni, con la sovrabbondanza dei loro semi, per simboleggiare la copiosità. Quelle colonne erano inoltre ornate da due sfere, sulle quali erano tracciate le mappe del globo celeste e di quello terrestre. Esse furono considerate terminate quando vennero ricoperte dall’intreccio a rete.

Per la costruzione del Tempio di Re Salomone venne impiegato un numero immenso di Muratori. Essi erano stati suddivisi in Apprendisti Ammessi e Compagni di Mestiere. Gli Apprendisti Ammessi ricevevano una razione settimanale di grano, vino e olio. I Compagni di Mestiere ricevevano la loro ricompensa in spezie, che essi andavano a riscuotere nella camera di mezzo del Tempio. Essi vi pervenivano passando per il portico o ingresso situato a Sud. Dopo che i nostri antichi Fratelli erano entrati dal portico, si trovavano ai piedi della scala curva, che conduceva alla camera di mezzo. La loro salita era ostacolata dal Sorvegliante che chiedeva  la parola di passo che conduce dal primo al secondo Grado. La parola di passo che confido vi ricordiate è Shibboleth; significa spiga ed è qui simboleggiata da una spiga di grano vicino ad una cascata d’acqua.

Re Salomone fece così che, in seguito, essa venisse adottata come parola di passo, per evitare che una qualsiasi persona non qualificata potesse salire la scala curva, che conduce alla camera di mezzo del Tempio.

Essi quindi salivano la scala curva, formata da tre, cinque, sette o più gradini. Sette o più rendono la loggia perfetta, Dopo che i nostri antichi Fratelli avevano raggiunto la sommità della scala curva, essi giungevano alla porta della camera di mezzo, che trovavano aperta.

Quando i nostri antichi Fratelli erano nella camera di mezzo del tempio, la loro attenzione veniva particolarmente attratta da certi caratteri ebraici che sono qui rappresentati dalla lettera G”.

Dal libro di Jules Boucher: “La simbologia massonica”


“La “Camera di Mezzo” è pure la “Quintessenza” degli alchimisti, il punto di intersezione dei due bracci della croce, la sommità della “Pietra cubica a punta”.

Vi si accede per mezzo di 15 gradini: tre + cinque + sette. Questi numeri sono quelli dell’Apprendista, del Compagno e del Maestro.

Tre è il Triangolo; cinque la Stella Fiammeggiante(Sirio); sette il Sigillo di Salomone con il punto centrale che è l’uomo giunto a realizzare l’equilibrio perfetto tra la Materia e lo Spirito.

Associando il “Sigillo di Salomone” e la “Stella Fiammeggiante” (Sirio), forma la figura da lui definita l’Esagramma pentalfico che é l’unione del Microcosmo col Macrocosmo.


E’ interessante notare che l’addizione di 5 (pentagramma) e 6 (esagramma) dà per totale 11. Undici è dieci più uno. E i 33 gradi dello Scozzesismo possono essere divisi in tre serie di undici. (...).

Il numero 11 rappresenta il numero mistico della Cabala ebraica dalla quale dipendono tutti i segreti e la simbologia della Massoneria.

La “Camera di Mezzo” può essere paragonata all’esagono racchiuso all’interno dell’esagramma. In questa Camera, l’Uomo, l’Iniziato, diventa Adepto.


La “Camera di Mezzo” e deve avere due locali per le iniziazioni. (...). Ancora poco tempo fa, si divideva il Tempio in due parti con una tenda. La prima parte era lo Hikal, la seconda il Debhir. Lo Hikal è la camera dove Hiram muore, il Debhir (la parte illuminata) quella in cui risuscita. (...). Hiram risuscitato! Tale è lo scopo dell’iniziazione al grado di Maestro: l’iniziato diventa Adepto, è raggiante di Luce.”


Da wiki:

 Hiram è l'architetto capo della costruzione del tempio di Salomone.


Vediamo dove potrebbe essere la "Camera di Mezzo" nel nostro castello.

Se entriamo nella parte privata del conte, dopo il ponte levatoio a sinistra troviamo la sua camera da letto (nella torre quadrata) mentre se continuiamo a destra ci troviamo davanti ad una scala curva di 15 gradini che ci porta nella camera di mezzo delle 3 presenti nella torre tonda.


Porta ingresso camera di mezzo

 

Cartiglio del Conte

 

Scala curva a 15 gradini

Dietro la scala, l’ingresso del labortorio

Che si trova sotto la camera di mezzo

 

“Quando i nostri antichi Fratelli erano nella camera di mezzo del tempio, la loro attenzione veniva particolarmente attratta da certi caratteri ebraici che sono qui rappresentati dalla lettera G”.

Entriamo nella stanza che e' a pianta esagonale, se alziamo lo sguardo vediamo 11 lettere ebraiche che potrebbero quindi essere la lettera shin ruotata ripetuta 11 volte per farcene capire il significato.

Ricordate:  Considerando che l’ebraico si legge da destra a sinistra il nome di Gesu’ diventa:   he (5) vau(6) shin(21) he(5) iod(10) = 47 da cui 4+7= 11

In fondo alla camera di mezzo (foto di sinistra) si vede un altro piccolo ambiente illuminato dall’unica finestra e separato da una tenda il Debhir.

La foto a destra mostra il particolare della camera di mezzo della tavola di tracciamento del secondo grado.

Vi mostro ora il Pentacolo Universale simbolo dell’Ordine Martinista. E’ composta da un esagono inscritto in una circonferenza che pone al centro del simbolo e sotto nel nome di Dio, la lettera shin.

La circonferenza (poligono con infiniti lati) è il simbolo dell’eternità. Il suo raggio proiettato sei volte all’interno del cerchio  produce l’esagono simbolo dei sei periodi della creazione. Al suo interno lo sviluppo della Natura attraverso le sue due grandi correnti di Involuzione (triangolo nero discendente) ed evoluzione (triangolo bianco ascendente). Il triangolo con la punta in alto rappresentante tutto ciò che ascende, è in particolare il simbolo del fuoco, del calore. Quello con la punta in basso rappresenta ciò che discende ed è in particolare il simbolo dell’acqua, dell’umido. 

L’unione dei due triangoli (la stella a sei punte) rappresenta la combinazione di caldo e umido, del sole e della luna, il movimento perpetuo, la costante generazione e rigenerazione attraverso il fuoco e l’acqua.

Vediamo ora una foto panoramica della camera di mezzo (sala della visione) cosi’ come e’ oggi.

La stanza e’ esagonale inscritta in un cerchio (la torre tonda) proprio come il pentacolo martinista con la lettera shin ben visibile ripetuta 11 volte.

Tra i tubi che puntellano il soffitto si intravvedono  le colonne 12 tonde e nere. 

Se apriamo la portafinestra a Est (al centro della foto sopra) quello che vedremo una splendida vista sulla valle del Limentra col monte Vigese che svetta proprio davanti a noi (ricordate il monte a piramide con sotto il fiume sulla tavola del secondo grado).

Tornando all'interno della sala sul Debhir  troviamo un globo composto da un telaio di legno, rivestito di carta catramata e ricoperto da dischi colorati (stelle?)

Il globo nero di 2 m di diametro oltre a far parte della macchina del conte (che descriveremo in un altro capitolo) potrebbe rappresentare una delle sfere descritte  precedentemente: 

Nella vecchia foto i globi, quello celeste in alto

 

 

 

 



 e quello terrestre potrebbero essere questi


“Quelle colonne erano inoltre ornate da due sfere, sulle quali erano tracciate le mappe del globo celeste e di quello terrestre, per simboleggiare l’universalità della Muratoria. Esse furono considerate terminate quando vennero ricoperte dall’intreccio a rete.”

Ho visto un globo terrestre retato sulla colonna a sinistra del portone di ingresso al castello. Lo vediamo qui illuminato dall’ultimo sole estivo:

Tavola di tracciamento del terzo e ultimo grado.


In alto il ramo di Acacia 


Gli strumenti del maestro 

Il teschio

Pergamena srotolata con lettere e numeri

Altra pergamena srotolata dove si vede:

Il tempio e dietro la tenda l’arca dell’alleanza 

Pavimento a scacchi bianchi e neri

la lettera ebraica “HE 

Notare che sulla bara non c’e’ nessun nome ma solo i simboli che rappresentano il defunto.

“Nella parte superiore un arbusto di Acacia. L'origine di questo simbolo è legata al mito di Hiram, l'architetto del Tempio di Gerusalemme. Dopo la sua morte, infatti, i suoi assassini ne nascosero il cadavere, ma sulla sua tomba germogliò un ramo di acacia che ne rivelò la presenza, simboleggiandone al tempo stesso la rinascita a nuova vita . Al di sotto vi è una bara di legno, sulla cui parte superiore sono visibili i simboli muratori propri del grado, soprattutto il cerchio o centro che simboleggia la perfezione raggiunta nella costruzione.  In tutte le immagini alchemiche questa fase è sempre raffigurata con uno scheletro ed un sole nero (12 raggi) " (raffigurati all'ingresso della cappella). "Qui invece tutto è sintetizzato dal teschio con i femori incrociati. Ci sono poi dei segni che nell’alfabeto massonico rappresentano rispettivamente la lettera A e la lettera E, nella targa è riportata la data dell’anno iniziatico a cui vanno aggiunti gli anni storici. In entrambi i lati la lettera ebraica “He”. Sotto, di nuovo delle lettere massoniche ripetute due volte “C N”.

Nel centro della tavola una pergamena srotolata con l’immagine del tempio di Re Salomone, la tenda del tabernacolo è aperta e si vede chiaramente l’arca dell’alleanza con i due cherubini inginocchiati sopra. Questo significa che in questa fase si è raggiunto quel livello spirituale che permetteva ai sacerdoti del tempio di presentarsi al cospetto del Signore.”


Nella nostro castello, nella parte alta della cappella, a ovest, sopra l’altare abbiamo la tomba del conte (forse e’ per questo che troviamo il teschio di bue e il sole a 12 raggi al suo ingresso).

La tomba e' stata posizionata nel piano superiore della cappella quindi in alto, il terzo e' il grado piu' alto.

Anche qui nessun nome.

La tomba ha una forma che ricorda l’arca dell’alleanza (arca raffigurata nella tavola di tracciamento), in alto  dietro la croce 2 rami di palma potrebbero sostituire il ramo d’acacia ?

Gli strumenti del muratore sepolto sono le piante rappresentate nei riquadri ai lati ?

Abbiamo 2 pergamene srotolate sul sarcofago una su ogni fianco, sulla prima si fa riferimento all’infinito partendo dalla dimensione della nostra galassia, i numeri romani usati nella descrizione potrebbero essere il contenuto della targa sulla tavola ?

Nella pergamena sul lato lungo del sarcofago abbiamo 2 quadrati neri su fondo bianco nelle  descrizioni della tavola di tracciamento di terzo grado si vede una pergamena srotolata dove è rappresentato il pavimento a quadri bianchi e neri del tempio. In questa stanza l'alternaza del bianco e del nero e' presente ovunque come si vede dalle foto.

Abbiamo visto come il conte abbia giocato con i simboli  nel suo castello.

Ma tra tutti i simboli quello più  importante e centrale del sapere occulto è rappresentato dalla stella Sirio.

Viste dalla Terra Il Sole e Sirio sono le stelle più luminose del cielo e i loro giochi di luce sono da sempre ammirati dall’uomo.

Nell’ antico Egitto quando Sirio sorgeva all’orizzonte poco prima del sorgere del Sole alla mattina di mezza estate, il Nilo straripava irrigando i campi coltivati regalando così il raccolto al popolo.

Anche per questa ragione Sirio veniva adorata dagli Egizi.

Marshall Adams nel suo libro "La casa dei luoghi nascosti" pubblicato nel 1895 sostiene che la Grande Piramide di Giza corrisponde architettonicamente al rituale dell'iniziazione descritto nel papiro chiamato "Libro dei morti" trovato nella bara di un sacerdote di nome Auf Ankh ed ora conservato nel museo archeologico di Torino.

Nel libro si descrive il rito che si svolgeva nella piramide sotto la luce di Sirio.

Traduco:

la Grande Piramide fu costruita in modo tale che durante la sacra congiunzione astrale la luce della Stella del Cane (Sirio) andasse a posarsi sull'altare della Pietra di Dio nel lembo superiore della Grande Galleria, illuminando il capo del sommo sacerdote, il quale ricevuta la Forza Solare Superiore, attratta dal suo perfetto Corpo Solare, poteva poi trasmetterla agli altri iniziati in funzione della loro evoluzione”

Sopra la testa dell’ illuminato veniva poi  posta una corona:

La corona dell’illuminazione o "Atf" corona dei monarchi modellata a forma della luce zodiacale che a volte corona il circolo supremo dello lo Zodiaco,  prima dell'alba estiva. Quella corona che apprendiamo dal Rituale è stata posta sulla testa dell'Illuminato per aver realizzato il "Passaggio del Sole", nella ascesa nei misteri di cui era stato iniziato e illuminato dal Maestro”

Rappresentazione della corona dell’illuminazione dal libro di Adams.

Troviamo nel castello un simbolo o meglio una serie di simboli incastonati in una cornice dorata, proprio come una corona, che contorna tutta la camera di mezzo (sala della visione).  

     Particolare del simbolo

Parete a ovest davanti alla porta della terrazza

Dalla piccola porta nella parete ad est della sala di mezzo si vede il monte Vigese a forma piramidale, dalla cui cima sorge Sirio. Da qui entra la luce di Sirio come descritto nel rito .

Vista dal castello, Sirio sorge dalla stessa posizione, tutti i giorni ad orari diversi, sul monte Vigese.

Per vedere sorgere Sirio dal Vigese allego una tabella con gli orari 

Levata del Sole e di Sirio mese - ora  alla rocchetta (il giorno del mese considerato e' il 15):

Sole:   1 - 10      2 - 9       3 - 8      4 - 8       5 - 7      6 - 7     7 - 7     8 - 8     9 - 8     10 - 9    11 - 9     12 - 10

Sirio:  1 - 20     2 - 18     3 -16    4 - 15    5 -13    6 - 11   7 - 9    8 - 7     9 - 5     10 - 3    11 - 0     12 - 22

Quindi se vogliamo vedere Sirio sorgere prima dell'alba dovremo farlo in  agosto -settembre  se invece vogliamo vederlo di sera come nella foto sopra  in dicembre-gennaio

Torniamo all'interno della sala

Anche la frase del rito:

“E così secondo l'insegnamento egizio la luce visibile non era che l'ombra della Luce invisibile, era l’anno dell’Altissimo”

Mi fa pensare alla scritta in latino sulla stessa parete della camera di mezzo sopra la corona:

FINXERAT HAEC DEUS HUC IMMIŜA LUCE SUPERNE

Dio ha creato queste cose, qui ha fatto entrare la luce superna 


SIGNAVITQUE UMBRAS LUMINE DUCTA MANUS

che disegna le ombre, dalla luce divina viene condotta la mano.


Per la traduzione dal latino ho usato quella dal libro “IL SEGRETO DI MATTEI” dell’ Archivio Museo Cesare Mattei edizione 2016.

Ho solo cambiato la traduzione della parola superne in superna


Leggo dal “Dizionario de’ sinonimi” di Niccolo Tommaseo edizione del 1840

“La Suprema indica il grado, La Superna indica l’origine; La superna dicesi delle cose che riguardano il cielo; La superna Gerusalemme, la luce superna.

La Luce suprema e quella oltre la quale non e’ luce piu alta; La Luce superna viene dall’alto; La luce superna e’ da Dio o dagli spiriti mossi da lui.”