Álvaro Siza Vieira

Architettura del Paesaggio

Piscina das Marés, Porto, Portogallo,1966.

Nell’architettura del paesaggio il luogo viene preso come riferimento essenziale del progetto, in questo esempio il progettista interviene sul luogo e valorizza le condizioni presenti in natura, creando una piscina da una vecchia vasca per l’allevamento di aragoste. Siza al tempo era all’inizio della sua carriera, non aveva neanche trent’anni e fece riferimento ai maestri quali Alvar Alto e Wright, che con i loro insegnamenti lo hanno guidato nella progettazione.

Il tema essenziale era quello della relazione fra le diverse quote: quella urbana e quella del progetto. Come tutti i progetti paesaggistici la connessione tra artificio e natura deve essere fluida ed armonica, possiamo notare gli elementi piani che per colore e grana dei materiali sono trattati in maniera pura. 


Anche il tempo fa la sua parte in questo progetto, poiché la salsedine sulle superfici rende ancor più mimetizzato l’intervento. Segue una sequenza lineare di spazi ed usi, ogni spazio corrisponderà a un’azione umana: vestirsi spogliarsi, bagnarsi, mangiare,…

Siza lavora su un linguaggio astratto, sceglie delle scale senza parapetti per facilitarle la manutenzione, gli scogli e il calcestruzzo coesistono, i muri gestiscono la vista e l’orizzonte. Dallo spogliatoio non si vede la città nel mare grazie alla tecnica del soffitto a doppia trave. 


Linguaggio e materialità spartana in un luogo affacciato all’oceano.