21 Dicembre

Non il Tempio ma una casa grotta

Il tempio era da sempre ritenuto la casa di Dio, anche se Dio aveva fatto resistenza rimandandone la costruzione a Salomone perché le mani di Davide si erano macchiate di sangue. Ma Dio non ci stava a suo agio tanto da permetterne la sua distruzione prima nell’assedio babilonese e poi, molti secoli dopo, dai romani. Doveva essere la casa di preghiera per tutti i popoli:

li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli». (is 56, 7).

Ed invece erano state fatte dai sacerdoti prescrizioni che proibivano l’ingresso non soltanto ai pagani ma anche a chi era considerato “impuro” per una casistica di malattie ed altro.

Anche i “sacrifici” conoscevano distinzione tra ricchi e poveri … tanto che “Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che nel tempio vendevano e compravano; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: «Sta scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera. Voi invece ne fate un covo di ladri». Gli si avvicinarono nel tempio ciechi e storpi, ed egli li guarì”. (Mt 21, 12-14)

Per questo la nascita di Gesù nella storia umana avviene nel villaggio di Betlemme in una casa grotta comune per la gente del posto:

Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio”. (Lc 2, 5-7)

Ma dopo la Pasqua farà di noi la sua dimora mediante il suo Spirito: “Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”. (Apc 3, 20)

Per questo Gesù prega il Padre per coloro che lo vogliono accogliere:

Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità… Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me. (Gv 17, 15-23)