18 Dicembre

Maria, la figlia di Sion

Per entrare nella storia umana da “uomo vero” Dio sceglie “la strada che ogni uomo percorre per giungere alla vita”: il grembo di una donna. Un angelo si fa messaggero ad una giovane donna per farla partecipe di questa decisione. D’altronde Maria di Nazaret sta vivendo l’esperienza del fidanzamento in attesa di fare famiglia. A lei Dio si offre perché il suo cuore si è lasciato plasmare da quella Parola che aveva accompagnato da sempre la storia del suo popolo. Questa Parola era risuonata per tutti sia nella sinagoga che nel Tempio, ma nessuno come lei si era lasciata avvolgere da questa grazia. È così ripiena di questa grazia da poterla identificare come la vera figlia di Sion che gli annunci profetici indicavano grembo fecondo del messia: “Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele”. (Is 7,14)

«Dite alla figlia di Sion: “Ecco, arriva il tuo salvatore; ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede”. (Is 62,11)

Rallégrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme!”. (So 3,14)

Una fedeltà feconda che fa spazio nella “sua tenda” agli altri popoli:

Esulta, o sterile che non hai partorito, prorompi in grida di giubilo e di gioia, tu che non hai provato i dolori, perché più numerosi sono i figli dell’abbandonata che i figli della maritata, dice il Signore. Allarga lo spazio della tua tenda, stendi i teli della tua dimora senza risparmio, allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti, poiché ti allargherai a destra e a sinistra e la tua discendenza possederà le nazioni, popolerà le città un tempo deserte”. (IS 54,1-3)

Così lo Spirito allargherà il grembo di Maria per accogliere l’infinità del figlio di Dio che si fa uomo.