19 Dicembre

Giuseppe,uomo giusto

Giuseppe, negli scarni racconti evangelici, viene definito “giusto”. Nella Bibbia questo termine oltrepassa ciò a cui normalmente alludiamo, come se la giustizia si riducesse solamente a non trasgredire la legge.

Chi è il giusto per la Bibbia?

Il giusto è comunemente una persona normale capace però di distinguere il bene dal male, che rifiuta l'indifferenza e che assume le sue responsabilità, anche quando è necessario sacrificarsi per gli altri.

Proprio il primo salmo ne traccia il ritratto:

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte. È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene”. (Sal 1,1-3)

Ma c’è una dimensione più interiore della giustizia: riconoscere di aver ricevuto tutto da Dio e quindi sentire con urgenza il desiderio di offrire a lui anche solo quel poco che si possiede.

E così Giuseppe dopo il travaglio di una decisione umanamente difficile mette a disposizione quella discendenza anagrafica da Davide che per lui non aveva alcun valore pratico, ma che per Dio era indispensabile per confermare le antiche profezie: “Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno”. (2Sam 7,12)