Una piattaforma di Citizen Science per documentare, proteggere e valorizzare il Parco del Meisino.
La citizen science è scienza realizzata con il diretto coinvolgimento dei cittadini. Un’ampia rete di partecipanti collabora nella raccolta di dati sperimentali, contribuisce alla formulazione di nuove ipotesi di ricerca e, in generale, alla creazione e all’affermazione di un nuovo approccio culturale alla scienza.
Il Meisinometro nasce dalla necessità immediata di rispondere tempestivamente ai lavori e alla recente militarizzazione del Parco del Meisino, ma vuole anche essere un modello replicabile per contrastare la crescente erosione degli ecosistemi da parte delle istituzioni e della retorica politica. Spesso, infatti, il valore ecologico di un’area naturale viene svalutato a parole per giustificare interventi che ne compromettono l’equilibrio, presentandoli come miglioramenti o riqualificazioni. Il Meisinometro si basa su principi di monitoraggio ambientale e sviluppa metodi di raccolta dati in un'ottica collaborativa e distribuita, che consentono ai cittadini di osservare e documentare i cambiamenti del territorio attraverso strumenti e piattaforme di uso comune, facili e gratuite.
Il Parco del Meisino, situato lungo il fiume Po, è un ecosistema chiave per la biodiversità e funge da corridoio ecologico tra la collina torinese e il fiume. Il Meisinometro, come progetto di monitoraggio partecipativo, mira a documentare e proteggere questo ambiente attraverso mappature digitali e pratiche di Citizen Science.
Per rendere il processo accessibile ed efficace, il progetto sfrutta piattaforme come Telegram e Google Earth, permettendo di raccogliere dati sulle specie presenti, documentare l’evoluzione del territorio e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza ecologica del Meisino.
Essere un esempio dell'applicazione di una metologia collaborativa e distribuita.
Creare una documentazione oggettiva e georeferenziata del Parco del Meisino.
Monitorare in tempo reale la biodiversità e l'evoluzione dell'ambiente.
Dimostrare il valore ecologico del Meisino attraverso dati oggettivi e condivisibili.
Coinvolgere cittadini e ricercatori in un'iniziativa di Citizen Science replicabile in altri contesti.
Il parco è stato suddiviso in zone precise, utilizzando riferimenti visivi per facilitare la localizzazione.
Sono stati realizzati video panoramici ogni dieci passi per documentare in dettaglio lo stato dei luoghi, per quanto possibile, prima della militarizzazione e dei lavori del parco, sebbene alcune parti siano state documentate solo durante i lavori.
I percorsi sono stati disegnati su mappa, creando un archivio visivo complessivo e comparabile nel tempo.
Documentazione fotografica e georeferenziata delle attività di scavo dei picchi.
Identificazione delle attività di scavo dei picchi tramite osservazione diretta e confronto con nidi campione.
I dati raccolti hanno rivelato una distribuzione coerente e sistematica delle attività di scavo, dimostrando la diversità degli ambienti presenti nel Meisino. Avendo i picchi comportamenti simili, è il tipo di bosco incontrato a determinare la funzione specifica degli scavi: in alcune aree vengono realizzati principalmente per l'alimentazione, mentre in altre sono destinati alla nidificazione. I risultati della classificazione degli scavi per area sono chiaramente visibili sulla mappa, e le immagini storiche di Google Earth evidenziano le cause contingenti di tali differenze. Questi risultati confermano il valore del Meisino come habitat chiave.
Fotodocumentazione e georeferenziazione dei tronchi caduti e delle aree di decomposizione, con possibilità di osservare le differenze sulla mappa in caso di rimozione.
Quantificazione della necromassa con possibilità di calcolare la quantità asportata dai lavori. Questo metodo rappresenta anche un modo efficace per controllare l'alterazione ecosistemica dovuta agli interventi.
Identificazione delle zone umide dominate da cariceti, scelti perché facilmente individuabili anche da cittadini non esperti, e documentati con georeferenziazione e foto per analizzarne la distribuzione e il ruolo nell'equilibrio ecologico del parco.
Scoperta e mappatura di una rete di tane di tassi, segno della ricchezza faunistica dell'area.
disposizione di fototrappole per il monitoraggio delle attività notturne dei tassi e di specie simpatriche.
Mappatura degli alberi destinati al taglio per la costruzione della passerella.
Identificazione e misurazione del diametro di specie di pregio come Populus nigra, Populus × canescens, Populus alba, Acer campestre, Prunus avium, Platanus × acerifolia, Carpinus betulus, Salix alba, Fraxinus excelsior, ecc., in contrasto con la narrazione politica che minimizza il valore ecologico di quest'areaquest'Arcea.
Il progetto dimostra che anche senza strumenti professionali avanzati, i cittadini possono raccogliere dati di grande valore ecologico:
Osservazione diretta accurata e utilizzo di esempi certi come riferimento.
Tecnologia accessibile: Telegram e Google Earth per archiviare e condividere dati georeferenziati.
Partecipazione attiva della comunità per creare un archivio digitale consultabile e aggiornabile nel tempo.
I dati raccolti hanno dimostrato pattern ecologici chiari, come la distribuzione delle attività di scavo dei picchi che mostrano coerenza producendo effetti differenti su ambienti con storia differente.
La Citizen Science si conferma un mezzo potente per il monitoraggio ambientale, capace di produrre risultati oggettivi e rilevanti.
Inventa una misurazione, sperimenta, scopri e condividi i tuoi dati.
Segnala tane, nidi, necromassa e altri elementi su Telegram.
Condividi foto e posizioni geolocalizzate.
Aiuta nella classificazione e analisi dei dati raccolti.
DATA LA DELICATEZZA DEL MOMENTO CON LA MILITARIZZAZIONE DEL PARCO E PER GLI ABUSI IN ATTO NELL’AREA, TUTTO PUO’ ESSERE SVOLTO ANONIMAMENTE SU TELEGRAM, PER NOI SONO IMPORTANTI SOLO I DATI, TUTTO CIO' CHE DOCUMENTI OGGETTIVAMENTE E INCONTROVERTIBILMENTE LA REALTA':
📌 Bot Telegram: @meisino_biodiversita_bot
Il Meisinometro è più di un semplice progetto di Citizen Science: è una rete di cittadini consapevoli e attivi nella difesa della biodiversità. Unendo tecnologia, osservazione e collaborazione, possiamo garantire che il valore del Meisino venga riconosciuto e protetto.
La scienza non è solo nei laboratori: è anche nei boschi, nei campi e nelle mani di chi li ama.
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