Una piattaforma di Citizen Science per documentare, proteggere e valorizzare il Parco del Meisino.
Il Meisino: Terra di Mezzo tra Po e Collina. Un luogo unico dove la natura si intreccia con il paesaggio urbano. Questo corridoio ecologico, che si estende lungo il Po fino a Torino, è una risorsa preziosa per la biodiversità e un rifugio per numerose specie di flora e fauna. Scopriamo insieme il cuore di questa "terra di mezzo", fondamentale per il delicato equilibrio tra città e natura.
La citizen science è scienza realizzata con il diretto coinvolgimento dei cittadini. Un’ampia rete di partecipanti collabora nella raccolta di dati sperimentali, contribuisce alla formulazione di nuove ipotesi di ricerca e, in generale, alla creazione e all’affermazione di un nuovo approccio culturale alla scienza.
Il Meisinometro è uno strumento di monitoraggio ambientale che raccoglie grandi quantità di dati di ogni tipo per documentare la biodiversità e le trasformazioni del Parco del Meisino. Attraverso immagini, video, registrazioni ambientali e misurazioni, cataloghiamo elementi ecologici come alberi, zone umide, fauna, necromasse, cavità, attività di scavo dei picchi e segni di intervento umano, tracciando i cambiamenti del territorio. Questa mappatura partecipativa cittadina è realizzata in modo distribuito, quasi in tempo reale, e consente di osservare l’evoluzione del paesaggio, sensibilizzando sul valore di questo ecosistema unico.
17/9/2025 - Monitoraggi diradamento:
Oltre agli abbattimenti già segnalati dal comitato, segnaliamo una nuova erosione del cosiddetto “bosco senza valore” definito da Tresso, Carretta e De Magistris, avvenuta questa estate, proprio nel periodo di minore frequentazione del parco. L’area è già stata georeferenziata e sono stati individuati i possibili abbattimenti, che verranno verificati direttamente in loco.
Come al solito, gli alberi colpiti appartengono in prevalenza a specie autoctone. Ricordiamo che tutto ciò è stato reso possibile da una campagna continua di menzogne: per anni gli assessori Tresso e Carretta hanno sostenuto che quel bosco fosse di scarso valore, composto soltanto da “gaggie” di piccolo diametro, e che il progetto prevedesse appena 6 abbattimenti. Il censimento cittadino ha invece rilevato una struttura a prevalenza autoctona e una zona di diradamento di ben 90 alberi (senza contare quelli segnalati in questo post) con diametri fino e oltre gli 80cm (mediana 24cm), sacrificata proprio sulla base di queste falsità.
In blu potete osservare le specie autoctone presenti nell’area, costituite in gran parte da salici, essendo proprio un "tunnel di salici".
L’interramento del corrugato elettrico ha inoltre danneggiato gli apparati radicali degli alberi lungo il fronte dell’area, ora in parte spezzati ed esposti. Un salice molto alto, situato all’ingresso utilizzato dalle ruspe, è già crollato sul sentiero.
5/4/2025 - Monitoraggi diradamento:
Tramite bot Telegram è giunto il video del 17/03/2025 utile a documentare il taglio e la fresatura del centinaio di alberi. Questo monitoraggio è sull'area di valore ecologico (AVE), habitat H91E0/SP20X (C.F. 2016) e sua espansione. Grazie a tutti, continuate a mandare materiale!!!
20/3/2025 - Monitoraggi diradamento:
Tramite bot Telegram sono giunte foto aeree del 17/03/2025utili a documentare il taglio e la fresatura del centinaio di alberi. Grazie a tutti, continuate a mandare materiale!!!
15/3/2025 - Monitoraggi diradamento:
Un video che riassume un po' di questo incubo del taglio del bosco al Meisino, "Le gaggìe di Tresso e Carretta".
Le bugie di Tresso e Carretta e dei vari enti sono ormai un triste loop. La cosa interessante è che si sostiene esattamente il contrario della realtà oggettiva e misurabile che riportiamo di seguito
La lunga serie di specie autocotone e aliene non invasive ordinata per diametri dell' area di diradamento. La realtà è perfino opposta a quello che sostengono la politica e le istituzioni, infatti sotto i 12 cm di diametro ci sono solo 9 alberi, le aliene non invasive.
11/3/2025 - Monitoraggi diradamento:
Sapere già che abbatteranno tutto il riquadro indicato sulla mappa del progetto, etichettandolo come malato e dominato da piccoli alberi alloctoni, non è la cosa peggiore. La vera tristezza non è solo nella prevedibilità della politica, ma nel censire l'espansione di alcune specie di un habitat protetto (una cenosi ripariale in espansione visibile anche dalle immagini storiche di Google Earth), salvarne l’informazione, divulgarne il valore, dimostrarne l'esistenza… e poi vederlo spazzato via con le stesse identiche bugie.
Il cuore di quel boschetto era pieno di salici e pioppi che stavano raggiungendo una certa maturità diventando habitat per piciformi, mentre le specie alloctone si concentrano soprattutto sui bordi. Eppure, proprio questa parte più autoctona è stata svalutata per far posto alla passerella. È questo che dovrebbe far riflettere: il percorso di installazione delle opere pubbliche decide quali habitat devono essere sminuiti. Qualsiasi cosa si fosse trovata sulla loro traiettoria sarebbe stata dichiarata priva di valore e malata. Infatti, la passerella coincide esattamente con il prolungamento del sentiero proveniente da via Nietzsche.
Un solo censimento preventivo è bastato a dimostrare tutto questo.
Solo l'area di diradamento da progetto, non rispettata, conta 90 alberi, dove l'incidenza delle aliene invasive è minima, come scritto nella relazione ambientale e dimostrato dai cittadini. Nella lunga lista delle specie autoctone e aliene non invasive la narrazione è opposta a quella raccontata nuovamente da Carretta e Tresso in questi giorni e dai vari enti, SOLO 9 PIANTE SONO INFERIORI AL DIAMETRO DI 12 CM, dove in particolare si concentrano le aliene non invasive, MENTRE TUTTE LE SPECIE AUTOCTONE SONO BEN SUPERIORI, ARRIVANDO FINO A DIAMETRI DI 83CM, E IL NUMERO E' BEN SUPERIORE AI 45 INDIVIDUI.
Bugie, solo bugie!
10/3/2025 - Monitoraggi diradamento:
Continua il taglio delle "piccole gaggìe di diametro 18-20" (grandi bugie di Francesco Tresso, 2024), dopo il taglio del tenero saliceto consociato a pioppi, aceri e carpini, si finisce di tagliare i grandi pioppi. Questi pioppi arrivano tranquillamente 6 metri cubi di biomassa, qualche pioppo può eguagliare o superare tutte le nuove piantumazioni di Francesco Tresso, ignorante delle "leggi di scala" che governano la natura.
Solo l'area di diradamento da progetto, non rispettata, conta 90 alberi.
9/3/2025 - Monitoraggi diradamento:
L'identificazione del pioppo abbattuto senza misure di sicurezza è stata pressochè immediata e inequivocabile grazie a georeferenziazione e alle foto da varie angolazioni archiviate in più progetti. L'albero in questione è l'RF208PA, un Populus alba non clonato del diametro di 51CM e non una gaggìa 18-20 (Tresso, 2024) come il resto dell'habitat. L'albero è visibile in più foto nel progetto di documentazione, misurazione e georeferenziazzione del bosco e in quello di classificazione degli scavi dei picchi.
Pioppo abbattuto finito sul giornale. Dal progetto di misurazione, classificazione e georeferenziazione degli alberi.
Il pioppo abbattuto l'altro giorno è visibile da più prospettive nel progetto, notare il segno bianco apportato per segnalare la nidificazione dei piciformi.
Nidi dal progetto di classificazione degli scavi dei picchi.
7/3/2025 - Monitoraggi diradamento:
Il carpino caduto oltre la rete sui due cittadini scampati per miracolo alla tragedia, accatastato insieme a legname di olmo.
7/3/2025 - Monitoraggi diradamento:
Le misurazioni dei diametri vengono stranamente effettuate dopo l'abbattimento. Siamo curiosi di vedere come verranno alterate le informazioni, dato che esistono ormai mappe pubbliche e database consultabili dai cittadini. Gli ambienti vengono censiti quasi in tempo reale.
A seguire immagini del database cittadino con georeferenziazione, misure e prove fotografiche
7/3/2025 - Monitoraggi diradamento:
Nonostante da progetto non sia consentito l'asportazione del legname, interi camion hanno fatto sparire il saliceto consociato a pioppi, carpini e aceri, tagliato tra ieri e oggi. I salici e i pioppi sono facilmente individuabili nelle varie foto.
6/3/2025 - Monitoraggi diradamento:
Le piccole "gaggìe" (bugie) di Tresso sono talmente grandi da causare gravi danni. Qui sotto un video in cui un Populus alba di oltre 25 metri viene abbattuto senza messa in sicurezza, innescando un effetto domino che ha fatto cadere un carpino oltre la recinzione, sfiorando due cittadini. Il pioppo in questione è segnato con un pallino bianco, apposto dai cittadini per segnalare nidi di picchio e mostrare ai bambini gli habitat di nidificazione durante le lezioni di ecologia svolte dalle numerose associazioni. Dato che le amministrazioni sanno bene di stare abbattendo un grande saliceto con pioppi di grande diametro (e altre specie come carpini e aceri), dai 35 cm agli 80 cm, vi mostriamo un video dove si vede l'organizzazione con cestelli per l'alleggerimento. Quelli che vedete nel video sono i metodi di lavoro delle ditte da mesi. Anche il sottoscritto ha rischiato due volte la vita nel bosco a causa di grandi camion che procedevano con tagli illegittimi, sbucando all'improvviso senza segnaletica di cantiere. Un uomo con cuffie, in cima al camion, tagliava rami enormi che sfioravano i passanti. Ovviamente abbiamo i video, come per tutto il resto...
6/3/2025 - Monitoraggi diradamento:
Sono arrivate tramite bot telegram, inviate da qualche anima pia, tutta una serie di fotografie dell'area interessa ai tagli.
6/3/2025 - Monitoraggi diradamento:
Le piccole gaggìe di Tresso, ovvero un saliceto consociato a pioppi, carpini e molti altri alberi
BUGIE NON GAGGIE!!! ADDIO SALICETO...
6/3/2025 - Bosco igrofilo passerella
Dal mattino presto sono iniziati i lavori di diradamento del bosco a sud della tettoia, 2 trattori, 1 ruspa e personale dotato di motosega sono stati scortati dalle forze dell'ordine nel cantiere e hanno cominciato ad abbattere alberi. Il nastro dell'area di diradamento che era stato levato durante i lavori non è stato rimesso, il taglio sembra indiscriminato e non riguardante solo le specie aliene invasive. I cittadini continueranno con il progetto distribuito di georeferenziazione per documentare ogni abbattimento.
3/3/2025 - Collina dei tassi
Nell'ultimo mese di lavori, è stato riscontrato un fenomeno anomalo: numerosi ingressi della una tana di tasso sono stati scavati e notevolmente allargati. Già sono stati censiti i cambiamenti e salvati.
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