La primissima forma di Manga si pensa sia nata attorno al XII secolo in Giappone, quando venivano usati i rotoli di pergamena emaki. A coniare il termine fu il celebre maestro Katsushita Hokusai per indicare le raccolte di disegni.
Con l’occupazione americana del Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale, i Manga iniziano a non essere più usati unicamente come strumento di propaganda ma vengono influenzati dai fumetti e cartoni animati della cultura occidentale, trasformandosi a poco a poco in un prodotto unico. Il formato è diverso rispetto ai classici fumetti: sono solitamente di formato tascabile (il tankobon), con cento e più pagine, e il metodo di lettura va da destra verso sinistra.
Una delle particolarità che li differenzia dai fumetti occidentali sono i colori: ad eccezione della copertina e di qualche inserzione, la quasi totalità dei Manga è in bianco e in nero; per ovviare alla mancanza di colori vengono usati diversi giochi di ombre e sfumature. Lo stile classico è caratterizzato da occhi grandi, nasi piccoli e teste tondeggianti; le proporzioni del corpo non sono molto realistiche, mentre i muscoli sono poco accentuati; tuttavia, anche per i manga esistono tantissimi stili diversi e si possono trovare diverse opere con un tratto semi- realistico.
L’autore viene definito mangaka. È una professione che sognano in molti. È il pubblico a determinare la carriera dei mangaka: le riviste giapponesi su cui vengono pubblicati i loro lavori, mettono a disposizione delle cartoline per i lettori con cui dare un voto ad ogni manga presente; un indice di gradimento basso comporta il rischio di vedere le proprie opere cancellate.
Esiste però la possibilità che sia l’autore stesso a decidere di chiudere la serie, oppure che l’opera venga interrotta perché non più in linea con i temi trattati dalla casa editrice.
Tra i mangaka più conosciuti abbiamo Eiichiro Oda (One Piece), Akira Toriyama (Dragon ball) e Masashi Kishimoto (Naruto). tra i generi di Manga più conosciuti troviamo: Shoujo, rivolti ad un pubblico femminile adolescenziale, gli shoujo sono spesso ambientati in ambito scolastico o fantastico, con toni romantici; Shounen, corrispondente maschile dello shoujo, tratta temi come avventura o azione, ma anche fantasy e sport; Seinen, adatto ad un pubblico più maturo, con tematiche più cupe e profonde; Josei, dedicato alle donne adulte, affronta temi come la vita lavorativa femminile e l’ambito familiare. Shonen-ai e shoujo-ai: manga che trattano di relazioni omosessuali; difficilmente propongono scene spinte, preferendo la versione più romantica e platonica della relazione;
Pur essendo stati a lungo un prodotto per bambini, i manga giapponesi hanno contribuito ad incrementare l’interesse per il Giappone in Occidente. Stilando una lista dei migliori manga da leggere possiamo trovarne al primo posto: Dragon Ball, scritto e disegnato dal maestro Akira Toriyama, questo manga narra le gesta di Goku, giovane alieno proveniente dal pianeta dei Saiyan. Al secondo posto troviamo Fullmetal Alchemist scritto e disegnato da Hiromu Arakawa. La storia segue i giovani Edward e Alphonse Elric, due fratelli, che a causa di una trasmutazione finita male perdono i loro corpi originari.
Altri famosissimi manga sono One Piece, Attack on Titan, Demon Slayer, Kuroko’s Basketball, Haikyu-l’asso del volley e Blue Lock, questi ultimi a tema sportivo che è diventato molto diffuso in questo periodo.
Come avrete capito, è un genere che racchiude varietà di storie e stili diversissimi ed è per questo che piacciono perché ce n’è per tutti i gusti e tutte le età.
Scritto da Aurora Maruca, 4^ AA
Disegni di: Stefan Andrei Vizaru 3^AA, Martina Vogli 1^AS, Bura Constantin 3^AM