Come penso al futuro
Come penso al futuro
Sogni sogni e ancora sogni. Penso sia la parola più bella che esista.
Una parola con mille sfaccettature, con tantissimi significati.
Se penso a questa parola, mi proietto nel “me” da grande, fiero di aver raggiunto una posizione ottimale nella società. Quante domande ci facciamo ogni giorno riguardo al nostro futuro…
Noi ragazzi abbiamo tanti progetti in mente e una voglia matta di cambiare il mondo.
Come dice una poesia inglese di Langston Hughes:
“if dreams die, life is a Brocken-winget bird, that cannot fly” ovvero: “ se i sogni muoiono, la vita è un uccello dalle ali spezzate, che non può volare”.
Questa stupenda metafora vuole farci capire che la vita sarebbe triste se i sogni non esistessero. I sogni ci fanno vivere, ci spronano a raggiungere obiettivi motivandoci sempre di più ogni giorno. La varietà dei pensieri di tutte le persone fa sì che si crei un mondo eterogeneo e pieno di mille sfaccettature.
Ve lo immaginereste un mondo tutto uguale?
Se rincorressimo tutti lo stesso sogno, sarebbe un mondo senza stimoli.
Quando pensiamo al futuro, ci spaventiamo un pò. Mille paranoie ci vengono incontro ogni giorno che passa.
“E se stessi pensando troppo in grande? E se non riuscissi a realizzare quello che ho in testa?”
Tanti hanno abbandonato il sogno al quale tenevano, solo perché hanno incontrato ostacoli durante il loro percorso.
Bisogna metterci in testa che nulla nella vita è facile e per raggiungere degli obiettivi bisogna faticare.
Dobbiamo sviluppare la capacità di reagire di fronte ad un problema, affrontandolo con forza e motivazione. La realizzazione di qualcosa dipende da noi; la mentalità è fondamentale.Il sogno è il nutrimento dell’anima, come il cibo è quello del corpo.
Ricorda! Meglio provare e fallire che non averci neanche provato.
Scritto da Francesco Canegalli 3^AS
Disegno di Stefan Andrei Vizaru 3^AA