Le prime civiltà (clicca sul player per ascoltare la pagina)
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Le civiltà più antiche nacquero tutte vicino ai grandi fiumi e in regioni dove il clima era mite.
Questo accadde per due motivi principali:
• la presenza dell'acqua permette non solo di dissetarsi, di irrigare i campi e abbeverare il bestiame ma rende più facili gli spostamenti perché i fiumi sono comode vie di comunicazione naturali,
lungo le quali le imbarcazioni possono trasportare uomini e merci;
• il clima mite consente di vivere meglio in quanto non si devono affrontare inverni troppo rigidi,
le abitazioni possono essere più semplici, e quindi più facili da costruire, le coltivazioni crescono meglio e più rapidamente, garantendo raccolti più abbondanti.
L'abbondanza di cibo e la vita meno difficile fecero sì che la popolazione aumentasse rapidamente, e quelli che erano all'inizio solo piccoli villaggi divennero a poco a poco vere e proprie città.
Questa importante trasformazione nel modo di vivere degli uomini è stata chiamata “Rivoluzione urbana” (rivoluzione = grande cambiamento; urbana = dalla parola latina urbs, che significa città) ed iniziò intorno al 4000 a. C. in un'area chiamata “Mezzaluna fertile”.
Successivamente, gli stessi cambiamenti avvennero anche in India, Cina ed America centrale.
La rivoluzione urbana
La necessità di costruire argini che proteggessero i campi dalle piene dei fiumi e di scavare canali che
portassero l'acqua anche ai terreni meno vicini ai fiumi o prosciugassero le paludi rese necessario il lavoro
di un gran numero di uomini per periodi molto lunghi.
Progettare queste opere complesse e organizzare i lavori non era facile, per questo fu necessario
affidarsi ad un capo (di solito, un re – sacerdote) che prendesse per tutti le decisioni più importanti e
stabilisse quale doveva essere il compito di ognuno.
Nacquero così i primi edifici pubblici, cioè i templi e l'abitazione del re, e i villaggi si trasformarono in città
– stato, ognuna indipendente da quelle vicine, con un proprio re e proprie leggi.
Questi cambiamenti introdussero alcune importanti novità:
• le grandi opere (argini, canali, palazzi) resero necessaria la specializzazione del lavoro;
Ognuno svolgeva una sola attività (muratore, fabbro, falegname) sotto la guida di persone incaricate di
dirigere i lavori;
• la nascita dell'artigianato portò alla scoperta del bronzo, una lega ottenuta fondendo insieme
rame e stagno, che consentiva di produrre utensili più resistenti di quelli di rame;
• si svilupparono i commerci sia dei materiali necessari per le grandi opere (pietra, legno, metalli)
sia di merci di lusso (oro, pietre preziose, vino, olio), che ora queste civiltà, divenute più ricche, potevano
permettersi di comprare.
La nascita della scrittura
Il bisogno di registrare in modo chiaro e preciso tutte le informazioni che riguardavano le grandi opere, le
merci che arrivavano in città o che venivano vendute ad altri popoli, i nomi dei proprietari dei campi
coltivati, le tasse che ciascuno doveva pagare al re, favorì intorno al 3100 a. C. la nascita della scrittura.
Tuttavia, solo pochi conoscevano i segreti della scrittura ed erano perciò molto stimati e rispettati: queste
persone erano gli scribi.
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