Il termine greco polis significa “città-stato”, cioè una città che ha proprie leggi e istituzioni, una sua moneta, è autonoma e sovrana. La polis nasce in genere dall'unione di più villaggi vicini e si afferma nell’VIII secolo a.C.. La polis greca, a differenza delle città-stato orientali (per esempio quelle sumere) o micenee che ruotavano intorno al palazzo, era organizzata, anche sul piano urbanistico, intorno a due luoghi principali: – l’acropoli (“città alta”), collocata alla sommità di un’altura, dove erano collocati i principali templi, i tribunali e gli edifici pubblici; – l’asty (“città bassa”), il cui cuore era rappresentato dall'agorà o piazza, che era a un tempo luogo di affari, di mercato, ma anche di assemblee pubbliche e di dibattito politico. La maggior parte delle città greche sorgeva inoltre in prossimità della costa, sulla quale si trovava il porto della città. La città e la campagna erano fortemente unite: per la polis greca, anche quando il commercio fu la sua attività più importante, come ad Atene e Corinto, l’agricoltura rimase sempre fondamentale, sia perché era la fonte principale di cibo sia perché la proprietà della terra permetteva di godere dei diritti di cittadinanza. Le poleis di più antica origine, sorte di solito intorno a tracce di preesistenti città micenee, erano cresciute senza un disegno guida e solo a partire dal V secolo a.C. si affermò una distinzione tra aree sacre, pubbliche e private. La stessa Atene presentava (con l’eccezione dei quartieri dove abitavano i ricchi) strade piccole, strette e tortuose, su cui si affacciavano case assai modeste; inoltre, fino al IV secolo a.C., mancherà nelle città greche un vero e proprio sistema fognario e i liquami (le acque di scolo) scorrevano attraverso canali a cielo aperto scavati in mezzo alle strade. A caratterizzare la polis greca erano poi la presenza di un teatro, di un ginnasio e di una palestra; si trattava dei luoghi in cui i giovani e i cittadini tutti venivano educati ai valori civici, culturali e spirituali della grecità e allenati alle gare e alla guerra. La chora era il territorio tutto attorno alla città, poteva essere molto vasto e comprendeva i campi coltivati e i pascoli. 

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