Profilo altimetrico dell'itinerario
Con il Percorso delle Croci ci si sposta all’interno dell’Isola tramite un sentiero dai tratti prettamente architettonico-naturalistico.
La partenza si trova nella zona denominata Il Borgo in prossimità del Frantoio e dell’Ex Porcilaie.
E’ una gradevole escursione di circa 0,5 km su tratto di terreno semipianeggiante a stretto contatto con la natura.
Poco dopo l’inizio del percorso, sulla destra s’incontra una scalinata, fatta da sottili lastre di arenaria utilizzate per le pedate degli scalini, che ci conduce alla Piscina Porcinai conosciuta anche come Giardino delle Piante Acquatiche.
Il nome proviene dal noto architetto italiano del paesaggio Pietro Porcinai che curò il progetto della Piscina, commissionato dal conte Citterio proprietario dell’Isola, alla fine degli anni ’50 e recuperato poi nel 1995 dopo intensi lavori di ristrutturazione.
Per la localizzazione della Piscina, Pietro Porcinai aveva sorprendentemente scelto l’area più degradata dell’Isola: una cava dismessa di arenaria, interamente scavata nella roccia fino ad una profondità di circa 5,30 metri, modellandola in modo da ricavare una vasca natatoria, attorniata da ninfei.
La Piscina era protetta a settentrione da un anfiteatro roccioso, mentre la scarpata su cui si affacciava a mezzogiorno veniva riportata in piano con un terrazzamento, contenuto da una muraglia a secco, incassando nel lato orientale i locali per il magazzino, per gli spogliatoi e per gli impianti tecnici.
La tipicità della Piscina è costituita dalla vasca che è stata scavata alla base della parete rocciosa di pietra arenaria, la disposizione delle pietre è stata curata dall’artista Alberto Longoni che ha realizzato anche alcuni monoliti impiegati nella decorazione del bordo della piscina e dei ninfei che la circondano.
La Piscina Porcinai è formata da una grande vasca centrale di una profondità massima di 5,30 metri circa, e da vasche laterali di piccole dimensioni e scarsa profondità (massimo 0,50 metri circa) con funzione di ninfei per le piante acquatiche.
La vasca centrale e le piccole piscine sono alimentate direttamente dalle acque del Trasimeno, in un sistema di spazi e quote d’acqua appositamente create dal Porcinai per dare l’illusione della continuità con le acque del lago a chi si fosse immerso nella piscina.
La vasca principale è di forma rettangolare con il lato lungo settentrionale spanciato, mentre quelle ai lati sono di forme irregolari.
Le pareti della piscina sono state realizzate con muratura di mattoni e malta cementizia rivestita con calcestruzzo, mentre le vasche d’acqua stagnante sono realizzate con muratura in pietrame e malta cementizia ed emergono dall’acqua massi di arenaria con la funzione di appoggio per il camminamento, mentre altri massi hanno una funzione puramente decorativa.
Nei ninfei creati nel lato settentrionale della piscina sono state realizzate tre piattaforme ovali, rialzate rispetto al livello dell’acqua e pavimentate in arenaria, con la funzione di aree di sosta per i bagnanti.
La scelta delle specie di piante da utilizzare è stata molto accurata.
Sono individuabili quattro tipologie di vegetazione:
1. vegetazione arborea, costituita da Cupressus sempervirens, Olea europaea e Quercus ilex preesistenti all’impianto della piscina;
2. piante acquatiche nelle vasche d’acqua stagnante;
3. vegetazione ruderale e piante officinali nei muri a secco realizzati per modellare il terreno;
4. rivestimento vegetale sulla parete rocciosa.
In merito alla vegetazione arborea i Cupressus sempervirens sono in prossimità della strada di accesso, gli esemplari di Olea europaea sono sparsi nell’intera area, i Quercus ilex sono a fronte dell’ingresso degli spogliatoi.
Le piante acquatiche, distribuite attorno all’impianto della piscina, sono: ninfee bianche (Nymphaea Alba), rosa (Nymphaea Marliacea Carnea, Nymphaea Venusta) e rosse (Nymphaea Marliacea Ignea) sulla superficie dell’acqua, mentre talie (Thalia Dealbata) e tife (Typha Latifolia) emergono dal fondo e raggiungono altezze di circa 1,5 metri; sono inoltre presenti il fior di loto (Nelumbo Nucifera), il limnantemio (Nymphoides Peltata), l’iris giallo (Iris Pseudacorus), la pontederia (Pontederia Cordata) e il giglio di San Giuseppe (Hemerocallis Fulva).
La combinazione delle varietà di ninfee e di altre piante acquatiche è stata disposta in maniera da esaltare il variegato cromatismo delle fioriture.
La presenza nei ninfei della Typha Latifolia esercita un’azione fitodepurativa dell’acqua stagnante.
Nell’area della Piscina, vi sono tre coppie di sdraio realizzate da grandi lastre di arenaria, poste in pendenza sul terreno con angolazioni contrapposte in modo da consentire alle due persone sdraiate di fronteggiarsi.
La Piscina Porcinai è una sorta di biopiscina ante litteram: l’acqua invasata dal Lago, una volta tracimata, ricade su un sistema di ninfei perimetrali volti a esercitare un’azione tanto decorativa quanto fitodepurativa da inserire il microcosmo della Piscina Porcinai nell’elenco delle migliori opere paesaggistiche del Novecento.
Dopo il 1973 il Giardino e la Piscina patiscono lunghi anni di oblio e di degrado fino a quando nel 1988 vengono ripristinati e sottoposti a un attento restauro filologico, consentito dalla riscoperta dei disegni originali di Pietro Porcinai nell’archivio privato di Villa Rondinelli a Fiesole. Nel corso degli anni successivi sono stati eseguiti altri importanti interventi di restauro.
L’ultimo intervento di restauro e riqualificazione funzionale della Piscina Porcinai, ricade nella graduatoria dei progetti della Regione Umbria, nel bando pubblico concernente i criteri per la concessione degli aiuti previsti su: “Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali”, “Sostegno per studi e investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi, del paesaggio rurale e dei siti ad alto valore naturalistico, compresi gli aspetti socio-economici di tali attività, nonché azioni di sensibilizzazione in materia di ambiente” e “Riqualificazione e valorizzazione delle aree rurali” del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Umbria.
Lo specchio d'acqua del Giardino delle Piante Acquatiche e Piscina Porcinai necessitano di un trattamento ai fini di garantire un'idonea qualità delle acque e la Provincia di Perugia, nel progetto di restauro, si è rifatta alle teorie delle biopiscine e biolaghi balneabili anche se nella Piscina Porcinai non è prevista la balneazione.
Oltre alla ristrutturazione e riqualificazione funzionale della Piscina Porcinai con realizzazione dell’impianto di fitodepurazione si è intervenuti al risanamento dei locali tecnici, bagni e spogliatoio.
Oggi la Piscina è un giardino acquatico preso d’assedio da visitatori che testimoniano una sensibilità contestualista dove s’incarna il vero testamento spirituale di Pietro Porcinai, soprattutto laddove sembra volerci ricordare che “la sostenibilità ambientale” non sta nell’enfasi delle dotazioni tecnologiche, ma sta nella creazione di un rapporto armonico tra natura e artificio che ha molto a che fare con i principi del pensiero francescano.
Il sentiero, che prosegue in leggera salita, ci conduce passando tra gli olivi alla Fattoria “Il Poggio”.
E’ una grande casa colonica che si trova in località il Poggio.
Dalla metà dell'Ottocento a quella del Novecento, vi presero dimora i membri della famiglia dei Dolciami, dediti alle attività agricole e all'allevamento di animali, a quei tempi l'edificio era chiamato “Casa dei Dolciami”.
Completamente restaurata e con una deliziosa vista sul Lago Trasimeno, l’antica Fattoria dell’Isola oggi rappresenta, una delle prime strutture ricettive ecocompatibili in Italia dotata di avanzati sistemi di fitodepurazione, risparmio energetico, ricircolo dell’acqua piovana, separazione e compostaggio dei rifiuti.
Dotato di camere e mini appartamenti con servizi, l’Ostello denominato Fattoria ”Il Poggio”, è una struttura dove l’ambiente è familiare e curato; un ampio giardino con sdraio, amache e giochi, unito alla cucina tipica umbra che utilizza prodotti biologici di produzione locale, erbe officinali e frutta biologica di produzione propria che in estate potrete gustare nel giardino ristorante affacciato sul Lago, ne fanno il luogo ideale per chi ama la tranquillità, la buona cucina e la vita all’aria aperta.
Ideale per fughe romantiche, vacanze con bimbi e gite scolastiche.
Da questo luogo si snodano diverse alternative di percorso: una strada che riporta al Porto dove s’incontra la Chiesa di San Giuliano (XI sec.) con l’Opus reticulatum romano inserito nel muro di sostegno del piazzale della Chiesa e il Castello di Difesa (XV sec.); continuando il cammino sempre fiancheggiando il Lago e il canneto ci si dirige al Borgo e di conseguenza al Porto.
Altre strade si congiungono al Percorso Centrale di cui una porta vicino al Roccolo di caccia che oggi è un punto di avvistamento dell’avifauna e un’altra strada conduce all’Ex Monastero dei Monaci Olivetani (XV sec.), all'Ex Chiesa San Secondo (XII sec.) e al Belvedere.