Incastonato fra le bellissime colline umbre, il Lago Trasimeno è un’area salvaguardata ricca di punti di interesse, di itinerari tutti da scoprire, di centri visita ed educazione ambientale e una zona di sosta per l’avifauna migratoria.
Lago Trasimeno, veduta aerea
Il Lago Trasimeno è compreso nel Comprensorio del Trasimeno della Provincia di Perugia, nella regione Umbria.
Con un perimetro di circa 53 km, una superficie di circa 130 km² e una profondità che oscilla dai 4,5 ai 6 metri, è il quarto lago italiano e il più esteso dell'Italia centrale.
Collegata al lago è la leggenda della ninfa Agilla che follemente innamorata del principe Trasimeno lo sedusse e lo trascinò nel lago che prese così il suo nome.
La zona del Trasimeno era abitata fin dall’epoca preistorica, ed è testimoniata dai ritrovamenti conservati nel Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria.
Per la sua storia più antica, dobbiamo accontentarci di sparse notizie ecclesiastiche e civili legate alla vita di Perugia.
La testimonianza più importante è scolpita tra le statue che delimitano le facce della vasca superiore della duecentesca Fontana Maggiore di Perugia, dove troviamo, accanto ad Augusta Perusia, la statua di Domina lacus che raffigura il territorio lacustre attraverso l’immagine di una donna con in grembo una cornucopia dalla quale escono i pesci. Il tutto sta a simboleggiare il nutrimento ottenuto dai pesci donati dalla ninfa del lago Trasimeno.
Perugia, Fontana Maggiore, statua Domina lacus
Nicola e Giovanni Pisano (1275 - 1278)
Non è casuale la presenza della formella che rappresenta il Trasimeno sulla vasca inferiore, la troviamo tra quelle in cui sono rappresentati i mesi dell’anno e precisamente nella formella con il pescatore che simboleggia febbraio, periodo in cui l’attività piscatoria sul Trasimeno era condotta con molta alacrità.
Perugia, Fontana Maggiore, mese di Febbraio, Due pescatori con i pesci, Segno zodiacale dei Pesci -
Nicola e Giovanni Pisano (1275 - 1278)
Il Lago Trasimeno viene illustrato anche in una preziosa cartografia commissionata da Cesare Borgia e disegnata dalla sapiente mano di Leonardo Da Vinci tra il 1502 e il 1503. La funzione idrografica della mappa, disegnata a volo d’uccello, è ben evidenziata in un foglio di studio (Windsor, RL, 12277) in cui Leonardo rileva un canale in secca, già emissario del Trasimeno verso la Val di Chiana, annotando che fu chiuso dal signore di Perugia Andrea Fortebraccio.
Mappa Valdichiana, Leonardo Da Vinci, 1502 - 1503
Fortebraccio chiuse l’emissario riaprendo nel contempo l’antico emissario a sud del Trasimeno, occluso in un breve tratto percorso in galleria, che fin dall’epoca romana permetteva di far defluire le acque del lago verso il Tevere.
La situazione attuale del Lago Trasimeno è quella di essere sprovvisto di un emissario naturale; quello artificiale invece, attraverso il torrente Caina, fa confluire le eventuali acque in eccesso nel fiume Tevere.
ISOLA POLVESE
L’Isola Polvese è la più grande delle isole del lago Trasimeno.
L’origine del nome è incerto. È interessante ricordare quello mitologico: la leggenda dell’amore tra la ninfa Agilla, abitante del lago, e il principe Trasimeno figlio del re etrusco Tirreno. Vuole il racconto che entrambi giacciano sul fondo del lago ed abbiano per cuscino (pulvinar) la più bella delle isole del Lago.
Esistono altre ipotesi etimologiche come la provenienza dal latino pulvis (polvere) con riferimento alla bruma che spesso circonda il Lago, o da pauvese uno scudo medievale usato dalle milizie di cui ricorda un po’ la forma, oppure più semplicemente da polvento antica locuzione avverbiale che indica un luogo protetto dal vento.
L'Isola Polvese fu frequentata dagli etruschi e abitata poi dai romani, che vi lasciarono alcune importanti testimonianze architettoniche come l'Opus reticolatum visibile difronte alla Chiesa di San Giuliano.
Nel Medioevo gli abitanti dichiararono la sottomissione al potente Comune di Perugia, in questo periodo vennero edificate varie chiese e si diede inizio alla costruzione del Castello di difesa a protezione del borgo.
Sull’Isola furono presenti l’Ordine dei Domenicani e quello Benedettino degli Olivetani.
Dal 1840 al 1973 divenne proprietà di privati che la utilizzarono prevalentemente come riserva di caccia.
Nel settembre 1973 fu acquistata dalla Provincia di Perugia e nel 1995 è stata dichiarata dalla Provincia di Perugia Parco Scientifico-Didattico nell'ambito del Parco Regionale del Trasimeno.
E' abitata in maniera costante dal custode.
Amministrativamente è una frazione del comune di Castiglione del Lago.
Isola polvese da Volo IGM 1954/55 scala 1:5000
Isola Polvese da Ortofoto 2017 scala 1:5000
L'Isola Polvese, situata nella parte sud-orientale del Lago Trasimeno, con i suoi 70 ettari è la più estesa tra le tre isole del Lago. La costa si trova a 258 m s.l.m. mentre la sommità raggiunge i 313,4 metri.
E’ di particolare interesse dal punto di vista naturalistico per la presenza, a sud-est, di una vasta zona umida con canneti che danno rifugio a varie specie di uccelli ed anfibi.
Alberi e arbusti ornamentali sono presenti in corrispondenza dei prati dell’approdo, mentre siepi di rosmarino e melograno caratterizzano i sentieri interni dell’isola.
Gli ambienti naturali ospitano una ricca fauna di invertebrati, soprattutto insetti; tra i vertebrati sono presenti la volpe, la faina, la lepre, l’istrice, la nutria, il topo ragno e una grande varietà di uccelli che variano molto in base alle migrazioni, è comunque possibile trovare gabbiani, cormorani, fagiani, germani reali, falchi di palude, pavoni, martin pescatore, svassi, folaghe e aironi.
Nella zona a nord si trovano: la Lecceta di San Leonardo un bosco di circa 11 ettari, composto prevalentemente da lecci ad alto fusto, roverelle, ornielli, alaterni e un sottobosco dove prevalgono il viburno, l'alloro, il pungitopo e il ligustro; un esteso oliveto con imponenti alberi secolari da cui viene ricavato un ottimo olio extravergine biologico.
La fauna ittica offre diverse varietà di pesci: tra le specie autoctone abbiamo la tinca, il cavedano, la scardola, il luccio e l’anguilla; tra le specie alloctone troviamo il latterino, il ghiozzetto, il persico trota, il persico reale, il persico sole, il carassio, il pesce gatto, l’alborella, il cefalo, la gambusia, la carpa erbivora o amur e la carpa comune.
La Polvese è ricca anche dal punto di vista artistico-culturale. Essa conserva rilevanti memorie storico-architettoniche che vanno dagli antichi romani ai giorni nostri come la Chiesa di San Secondo (XII secolo), il Monastero dei Monaci Olivetani (XV secolo), la Chiesa di San Giuliano (XI secolo) con antistante l'Opus reticolatum romano, il Castello di Difesa (XV secolo) e la Piscina Porcinai dal nome del noto architetto italiano del paesaggio Pietro Porcinai che curò il progetto alla fine degli anni ‘50 conosciuta anche come Giardino delle Piante Acquatiche.
Possiamo osservare diversi punti d’interesse naturalisico che si fondono con la poesia e la magia dei tramonti e la vista del lago.
I luoghi più panoramici sono il Belvedere situato nella parte più alta dell’Isola, dove è possibile ammirare panorami mozzafiato e osservare suggestivi scorci paesaggistici la cui vista sconfina fino alla vicina Toscana e la Punta del Macerone che si trova lungo la riva del Lago ai piedi del Belvedere.
Immergendosi nel suggestivo ambiente di colori e profumi, si propone la visita dell’Isola Polvese scegliendo uno dei tre Percorsi consigliati, da scegliere in base al tempo disponibile e il gusto personale.
Il Punto d’Orientamento per ogni singola escursione si trova presso la Ex Chiesa di Santa Maria della Cerqua.
Ogni Percorso è identificato da un colore: Percorso Centrale con il verde, Percorso del Periplo con il blu, Percorso delle Croci con il rosso.
Il Percorso Centrale, mediante il quale si attraversa tutto il crinale, cioè la parte più alta dell’Isola, si distingue per essere storico-naturalistico.
Con il Percorso del Periplo si percorre tutto il perimetro dell’Isola, si caratterizza per essere interamente naturalistico, tranne la parte finale che è storica.
Con il Percorso delle Croci ci si sposta all’interno di un sentiero dai tratti prettamente architettonico-naturalistici.
I Percorsi, attraverso dei sentieri, sono tutti comunicanti fra loro e seguendo la relativa segnaletica riportano tutti al punto di partenza o al Pontile d’imbarco.