"2. Gli Stati Parti prenderanno misure appropriate per dare alle persone con disabilità l’opportunità di sviluppare e realizzare il loro potenziale creativo, artistico e intellettuale, non solo a proprio vantaggio, ma anche per l’arricchimento della società."

Art. 30 - Convenzione delle Nazioni unite sui Diritti dele Persone con Disabilità (2006)

"La disabilità viene definita come la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo e i fattori personali, e i fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui vive l'individuo.

A causa di questa relazione, ambienti diversi possono avere un impatto molto diverso sullo stesso individuo con una certa condizione di salute.Un ambiente con barriere, o senza facilitatori", limiterà la performance di un individuo; altri ambienti più facilitanti potranno invece favorirla.

La società può ostacolare la performance di un individuo sia creando delle barriere (ad es., edifici inaccessibili), sia non fornendo facilitatori (ad es., mancata disponibilità di ausili)."

Introduzione ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

"L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità è un processo irreversibile, e proprio per questo non può adagiarsi su pratiche disimpegnate che svuotano il senso pedagogico, culturale e sociale dell’integrazione trasformandola da un processo di crescita per gli alunni con disabilità e per i loro compagni a una procedura solamente attenta alla correttezza formale degli adempimenti burocratici.

Dietro alla “coraggiosa” scelta della scuola italiana di aprire le classi normali affinché diventassero effettivamente e per tutti “comuni”, c’è una concezione alta tanto dell’istruzione quanto della persona umana, che trova nell’educazione il momento prioritario del proprio sviluppo e della propria maturazione.

Crescere è tuttavia un avvenimento individuale che affonda le sue radici nei rapporti con gli altri e non si può parlare di sviluppo del potenziale umano o di centralità della persona considerandola avulsa da un sistema di relazioni la cui qualità e la cui ricchezza è il patrimonio fondamentale della crescita di ognuno.

La scuola è una comunità educante, che accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo.

Una scuola non solo per sapere dunque ma anche per crescere, attraverso l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità, autonomia, nei margini delle capacità individuali, mediante interventi specifici da attuare sullo sfondo costante e imprescindibile dell’istruzione e della socializzazione.

Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (2009)

"Alla base dei meccanismi sociali che producono esclusione c'è il concetto di stigmatizzazione così come è stato elaborato da Erving Goffman (1963): lo stigma non è una caratteristica propria dell'individuo, cioè non è sinonimo di menomazione, ma è una relazione sociale."

Matteo Schianchi - Sai cos'è? Disabilità