Difficoltà e Potenzialità


Immaginate di trovarvi davanti ad un ragazzo mancino e di dovergli spiegare per la prima volta :

se voi gli diceste solo che fa fatica e scrive molto male con la mano destra, non direste il falso, ma mancherebbe la seconda parte : quella delle potenzialità.

Infatti un mancino scrive male con la mano destra, ma scrive bene con la sinistra.

Io per anni ho sentito parlare solo delle mie difficoltà e ho conosciuto le mie potenzialità solo molto tempo dopo.

Tantissime volte avviene questo e perchè le difficoltà nella dislessia sono le prime a palesarsi e a volte ci si demoralizza a tal punto da mollare tutto ed è un vero peccato.


Dopo La Diagnosi


Io ho scoperto la mia dislessia all'età di 14 anni quando ero a cavallo fra le medie e le superiori.

Quando mi hanno fatto la diagnosi, in buona sostanza mi hanno detto che sono molto abile e posso apprendere facilmente attraverso tutti i canali di apprendimento, tutti tranne uno che invece è un canale disturbato (come quando guardi la TV e non ti sintonizzi al meglio).

Questo canale è la lettura da quì il termine DSA (Disturbo specifico dell'apprendimento) che in ultima analisi si capisce meglio dicendo che è un Disturbo di uno Specifico canale di Apprendimento.

è specifico, non generico, gli altri canali funzionano che è una meraviglia, ma imparare tramite la lettura vuol dire reggersi sopra il proprio tallone d'Achille.

Quando mi è stato spiegato questo ne sono stato felice, ma subito mi sono domandato: quali sono questi altri canali ?


Multicanalità


Mi hanno detto che esistono 4 fondamentali canali d'apprendimento :

1- Canale visivo verbale (Lettura,decodifica)

2- Canale visivo non verbale (Immagini)

3- Canale Auditivo (ascolto)

4- Canale Cinestesico (il "Fare" pratico)


A scuola si utilizza quasi esclusivamente il canale visivo verbale (letto-scrittura) per l'apprendimento e questo rappresenta un problema perché non tutti abbiamo i canali sviluppati nello stesso modo.

Ad esempio un mio amico non vedente ha (ovviamente) problemi ad apprendere tramite il canale visivo verbale e visivo non verbale, mentre è molto più abile degli altri con il canale Auditivo e Cinestesico.

Nel mio caso la questione è analoga: io ho difficoltà con il canale della decodifica, ma funziono benissimo sul canale delle immagini.

Infatti riesco a percepire 36 livelli di immagini contemporaneamente e a creare mappe concettuali e mentali che funzionano molto bene, ma questa è un'altra storia.

Il concetto è che usare un solo canale è molto rischioso e non si sfruttano a pieno le capacità di apprendimento di tutti gli alunni.

Nel mondo esterno alla scuola si sfruttano tutti i canali e quello della decodifica ha un ruolo molto più marginale (questo spiega le storie di grandi personaggi che hanno avuto la loro rivalsa proprio entrando nel mondo del lavoro).

La soluzione è proprio questa: la multicanalità e poterla usare efficacemente è di grande giovamento per un ragazzo dislessico, ma è anche un bene per il resto della classe.

Trovare una didattica che tiene conto dei diversi canali di apprendimento vuol dire creare una didattica migliore per tutti.


Canale visivo verbale


Facciamo un esempio: il teorema di Pitagora.

Dice che il quadrato costruito sopra l'ipotenusa del triangolo e i cateti...? ...si, insomma dice quello che che c'è scritto sopra e che non ho mai capito: Quale triangolo? quale quadrato? e soprattutto ipotenusa e cateti che cosa sarebbero?

Decisamente questo non è il mio canale preferito


Canale Visivo non verbale


un canale che mi piace di più è quello delle immagini.

Quando mi hanno spiegato il teorema di Pitagora mi hanno detto:

Il quadrato rosso ha la stessa area di quello verde più quello azzurro.

[il quadrato rosso è costruito sull'ipotenusa del triangolo rettangolo mentre quello verde e quello azzurro sono costruiti sui cateti del triangolo]


l'area è uguale a occhio, ma già che ci siamo lo dimostriamo pure:

prendo 4 triangoli arancioni e li metto insieme al quadrato rosso , poi prendo altri 4 triangoli arancioni e li metto insieme agli altri due quadrati, risultato ottengo due aree quadrate di pari grandezza.


quando me lo hanno spiegato così è stato subito chiaro, non per le parole, ma per l'immagine chiara che mi è subito entrata in testa poiché quello è il mio canale privilegiato.


L’unica cosa che non capivo era per quale motivo il lato lungo del triangolo invece di chiamarsi : “Lato lungo” si chiamasse “Ipotenusa”...poi ho trovato questa su facebook:







Ok, ora è tutto chiaro











Canale Auditivo


Se fosse per me utilizzerei sempre il canale delle immagini, ma credo capiate che trasformare un'intero libro in immagini è difficile.

Molto più semplice è trasformare un libro scritto in una versione audio.

Questa conversione la faceva mio padre quando ero piccolo e lui mi leggeva le fiabe.

Grazie a questo mezzo straordinario ho potuto leggere molte storie: storie che non ho letto con gli occhi ma con le orecchie.

Apro una parentesi: Leggere con le orecchie equivale a leggere con gli occhi, perché ha tutti gli aspetti positivi della lettura.

1- Recepisci la storia o in generale il messaggio

2- Apprendi

3- Impari nuovi termini che arricchiscono il vocabolario mentale e aumentano la padronanza della lingua.

[Se voi chiedete ad un ceco se ha mai letto la divina commedia lui vi risponderà di si anche se non l'ha letta con la vista ma magari l'ha letta tramite l'udito o il tatto. ]

chiudo la parentesi.


Crescendo ho iniziato ad utilizzare dei programmi che facevano esattamente questa cosa: leggevano ad alta voce.

Questi vengono comunemente chiamati programmi di "Sintesi Vocale" e, man mano che avveniva la mia trasformazione in informatico, ho cominciato anche a crearmi questi programmi da solo.

La sintesi vocale ha una voce che è sicuramente più metallica di quella della mamma (...ovviamente dipende dalla mamma), ma la sintesi vocale ha alcuni vantaggi:

1- Ha il pulsante stop [la mamma no]

2- Legge quello che vuoi tu

3- Un mio amico ha scritto una lettera d'amore ad una ragazza, ma poi ha detto, la faccio leggere prima alla mia mamma così sono sicuro che non ci sono errori ...

... Questo mio amico è single.


[Un percorso verso l'autonomia è una cosa davvero importante]


Un giorno una mamma mi ha detto: come mai mio figlio fa fatica a imparare a memoria una poesia di Leopardi, eppure dopo aver visto una volta un film di Aldo Giovanni e Giacomo lo sa tutto a memoria. questo è dovuto al fatto che per la poesia da leggere e imparare a memoria si usa un solo canale che è il primo mentre per il film si usano due canali (immagini e audio) che oltretutto sono canali che funzionano benissimo... mistero svelato.


Lo stesso principio vale ancor di più con i videogiochi dove si usano ben 3 canali visivo non verbale, auditivo e cinestetico. infatti con i videogiochi siamo dei draghi


Tutte queste cose che ho scoperto in realtà le aveva già scoperte un certo Edgar Dale nel 1969

quando affermava che : “Dopo 2 settimane ricordiamo il 10% delle cose che leggiamo, il 20% delle cose che ascoltiamo, il 30% delle cose che vediamo e il 40% delle cose che facciamo” e poi, ovviamente se mettiamo insieme più canali le cose migliorano ancora.


Alla luce di questo ho provato a studiare in questo modo sfruttando più canali possibile.

Mentre mia madre mi leggeva ad alta voce il testo di storia io ho provato ad appuntare su un foglio quelle date, parole nomi, concetti che proprio facevo fatica a ricordare, poi li ho riscritti su un altro foglio colorandoli in modo differente, un colore per le date uno per i nomi e così via, infine è apparsa una struttura simile a una mappa ma senza quella forma canonica e standard.

io, prendevo questa mappa e ne facevo poi un’altra più sintetica e poi un’altra ancora con solo le parole le date e i concetti che non ricordavo.

La magia era vedere che, guardando l’ultima mappa mi tornavano alla mente le altre precedenti e che il fatto stesso di essermi costruito quella mappa mi aiutava a ricordare.

Questa cosa funzionava per me,ogni ragazzo dislessico ha un metodo differente, quindi si va a tentativi, ma è bene ricordare che le mie mappe funzionano se sono io a crearle, se mi forniscono una mappa creata da qualcun altro o mi vincolano a una strutturazione che non è la mia, la cosa non funziona, è come trovarsi a studiare sugli appunti di qualcun’altro.


Volevo concludere questa parte con uno slogan dedicato alla mia nonna: