Il caprone

Chi non ha mai incontrato il caprone alle case matte? Oppure l'ha notato passando con la barca da Punta Chiappa, una macchietta bianca che saltellava sulle rocce sotto i bunker verso il passo del Bacio. Non ho una foto di quegli incontri, non tanto perché mi mancava la macchina fotografica, quanto perché ero ben più preoccupato di salvare le penne!! Non sarà stato pericoloso, ma trovarsi un caprone, su di un sentiero impervio (tipicamente alle case matte sopra Porto Pidocchio, dopo l'incrocio con il sentiero per il Semaforo Nuovo), che vi guarda negli occhi... non è un'esperienza tranquilla. Non ho detto che sia piacevole, solo che non conosco il comportamento di un caprone selvatico... quindi la fuga è sempre stata la tattica migliore! Eppure, prima di partire per ogni escursione, la voglia di incontrarlo era sempre alta. Anzi, se non lo incontravo, tornavo a casa dispiaciuto, come se non avessi potuto salutare un amico pur visitando la sua città. A metà degli anni 90, purtroppo, è stata ritrovata la sua testa e la carcassa spolpata... se lo sono mangiato!!! Ecco un trafiletto apparso sul Secolo XIX che ne ricorda le gesta: