L'eremita della grotta

Quante persone sono vissute alla grotta dell'eremita? La grotta dell'eremita è quella che si sviluppa nella seconda insenatura dopo Punta Chiappa, quella prima di Cala dell'Oro. Si narra che fin dal IV secolo d.C., un uomo di nome Giovanni, vivesse in solitudine in una spelonca naturale nei pressi di Punta Chiappa. Viveva di ciò che gli forniva il mare, nonché dell'elemosina dei pescatori che da lì passavano. Vi soggiornò per degli anni, finché un giorno, una mareggiata più forte delle altre, lo portò con sé. Si racconta che spesso, dopo la sua morte, si vedevano dei fuochi fatui scaturire dall'ingresso della grotta. Quando si decise di ricercare il corpo, fu trovato sotterrato dai sassi, ma "le ossa spiravano soave odore" e fu sepolto nella chiesa millenaria di Ruta dove una lapide lo ricorda ancora.

C'è gente che ricorda di altre persone che hanno soggiornato nella grotta dell'eremita, chi dice che nel XVI secolo "albergò un uomo dedito a non chiare imprese", altri che dicono che "durante la grande leva napoleonica, i non pochi disertori che intendevano sottrarsi all'arruolamento, trovarono in questa zona di difficile accesso, perché priva di sentieri, nascondigli sicuri" (tutte le citazioni dal libro "Camogli - Acquarelli"). Una cosa è certa, la grotta è molto bella (difficile comunque accedervi da mare, quasi impossibile a mio parere arrivarci dall'alto), molto ampia, con una piscina naturale (di acqua salata chiaramente) subito dopo superati i primi scogli. Sulla destra parte un corridoio molto alto e profondo una decina di metri, coperto di sabbia, che si interrompe in un buco dove è impossibile calarsi. In questo corridoio, il mare non arriva direttamente (è parallelo alla costa infatti), per cui è possibile vivere all'asciutto e con un minimo di comodità...