I Sicani

Portelli tombali - Museo archeologico Paolo Orsi, Siracusa

Rispondere con certezza alle domande chi erano i Sicani e da dove venivano è difficile.

A ricostruire la storia di questo popolo che fu tra i più antichi ad abitare la Sicilia possono aiutarci i miti, la storiografia antica e le indagini archeologiche.

Sappiamo che i Sicani avevano occupato gran parte della nostra isola già prima dell’età del Bronzo, molto prima dell’arrivo dei Greci.

Siamo nel 2200 a.C….

In questo periodo non c’era ancora stata la guerra di Troia, mentre fiorivano civiltà antiche e famose come quella dei Sumeri, degli egizi e dei babilonesi e in un’altra isola del mare Egeo si costruivano maestosi palazzi teatro di antichi miti come quello del Minotauro.

Ma da dove sono arrivati? Si tratta di un popolo autoctono o di immigrati dell’antichità?

A tale proposito le fonti hanno pareri contrastanti.

«Ora dirò come ella fosse da primo abitata, e quanti popoli avesse in tutto. Gli abitatori più antichi di una parte di quel paese dicesi essere stati i Ciclopi e i Lestrigoni; dei quali non saprei dire la stirpe, né il luogo onde vennero, né dove andarono. Contentiamoci dunque di ciò che ne hanno detto i poeti, e di quello che ognuno in qualche modo ne sa. Primi ad abitarvi dopo di questi paiono i Sicani, i quali piuttosto al dir loro vi erano già d'innanzi perché nati di lì: ma il vero è che sono Iberi cacciati dai Ligii di sul Sicano, fiume in Iberia; che da essi l'isola chiamata prima Trinacria, fu allora detta Sicania; ed abitano anche adesso il ponente di Sicilia» (Tucidide, Storie, VI 2).

Per Tucidide, quindi, i Sicani erano di origine iberica, nonostante si vantassero di essere autoctoni.

Che i Sicani non fossero indigeni è sostenuto anche da altri due storici greci: Filistro di Siracusa e Ellanico di Lesbo. Solo Timeo di Tauromenio, come riferisce Diodoro Siculo, pensava che i Sicani fossero originari della Sicilia.

Gli storici greci sottolineando l’autoctonia dei Sicani avranno voluto probabilmente mettere in evidenza il loro ruolo di primi civilizzatori dell’isola: accettare che qualcun altro prima di loro avesse conquistato la Sicilia era difficile, tuttavia gli indizi che portano a concludere che i Sicani provenissero da altre terre sono tanti.

Infatti, se un luogo cambia il suo nome è chiaro che qualcosa di nuovo è accaduto e la Sicilia che prima si chiamava Trinacria a un certo punto cambia il suo nome in Sikanìa. Ciò vuol dire che un nuovo popolo arrivato da lontano ha voluto imprimere la sua impronta sulla terra che aveva occupato.

È poco probabile, però, che i Sicani venissero dalla Spagna, cioè da Occidente dal momento che le scoperte archeologiche portano in un’altra direzione.

Kamicos - Sant'Angelo Muxaro

Ingresso tomba del principe, Sant'Angelo Muxaro

Necropoli Pantalica

A fare luce sulla questione sono le sepolture tipiche di questo popolo che sono definite a grotticella artificiale.

Dall’inizio dell’età del bronzo all’uso di seppellire i morti in tombe ipogeiche, cioè sotterranee, si sostituisce improvvisamente l’abitudine di scavare nella roccia le sepolture, creando delle vere proprie grotte.

Ciò accade soprattutto in una zona precisa della Sicilia, la parte sud – orientale dove soprattutto erano stanziati i Sicani; pertanto essi non potevano provenire dalla Spagna come sostiene Tucidide, perché altrimenti avrebbero più logicamente occupato la parte occidentale dell’isola. Forse anche loro provenivano dall’Egeo, da una rotta che sarà ripercorsa dai Micenei e poi i Greci.

La domanda ora è: perché si sono spostati? Cosa li ha spinti a intraprendere un viaggio così lungo e pericoloso?

Le ragioni le possiamo solo immaginare: invasioni, catastrofi naturali, come il terremoto che colpì l’isola di Thera intorno al 1650 a.C. o il maremoto che sconvolse Creta tra il 2200 e il 2150 a.C..