L'Alto Potenziale cognitivo
La National Association for Gifted Children, organismo internazionale, definisce “ad alto potenziale” tutti quei bambini che hanno prestazioni superiori del 10% rispetto agli altri bambini ed una competenza specifica che non necessariamente sia ad alto potenziale in tutto. Sono state individuate essenzialmente cinque dimensioni: un’elevata capacità cognitiva, una specifica attitudine scolastica, una buona dose di creatività, una buona capacità di leadership e una particolare inclinazione verso le arti visive e dello spettacolo.
Bisogna bilanciare cognizione ed emozione dei bambini: spesso un alto potenziale cognitivo li porta ad avere precocemente capacità di ragionamento molto più elevate, ad essere in grado di interfacciarsi alla pari con persone adulte, però emotivamente hanno una dimensione che spesso non è in equilibrio con quella cognitiva, ed è qui che bisogna intervenire. Sono stati individuati tre tipi di bambini ad alto potenziale, dalla tipologia più adattata a quella che presenta maggiori difficoltà; bisogna prestare attenzione a non utilizzare una sola categoria per tutti i bambini. Saper riconoscere precocemente questi bambini è importante per evitare che si creino situazioni di rischio o di problematicità. Non è infrequente, infatti, che un bambino ad alto potenziale non riconosciuto in modo adeguato, e quindi non ben supportato a scuola, possa andare incontro a situazioni di underachievement (sottorendimento) o di drop–out (uscita dal contesto scolastico).
L’individuazione dei bambini ad alto potenziale non è strutturata come una valutazione: non si misura il quoziente intellettivo dei bambini, ma si forniscono agli insegnanti le chiavi di lettura per interpretare alcuni comportamenti e valutare se è il caso, poi di approfondire queste percezioni. Noi, come LabTalento, lavoriamo sulla percezione dell’insegnante. La percentuale di bambini ad alto potenziale va dal 5 all’8%, dunque abbiamo almeno un bambino per classe. Non possiamo pensare che questo bambino non venga riconosciuto.
da: Intervista alla prof.ssa Maria Assunta Zanetti del LAB TALENTO dell'Università di Pavia (a cura di Fracesca Rizzo)
PER APPROFONDIRE
libri
La plusdotazione è un tema sempre più attuale nel nostro paese e interessa una popolazione che varia dal 5 all'8%. Il volume, di taglio divulgativo, propone a genitori, insegnanti e psicologi una chiave di lettura per comprendere i bisogni educativi ed emotivi dei bambini e ragazzi ad alto potenziale intellettivo, e fornisce i mezzi per affrontare in modo corretto le situazioni scolastiche, familiari e relazionali che si possono creare in questi casi. Il tema è trattato partendo da un inquadramento teorico, passando poi alla valutazione e ai criteri di individuazione e proponendo infine modalità di gestione, sia nel contesto familiare che scolastico. La prospettiva che gli autori hanno adottato è di tipo inclusivo, cioè vede lo sviluppo del potenziale individuale non solo come un modo per favorire il benessere psicologico del singolo ma anche come un'opportunità e una ricchezza per tutti. Il volume, quindi, offre una prima risposta, sia pur non esaustiva, a tutti i bambini, genitori e insegnanti che si trovano a vivere, o gestire, tale condizione, per evitare di disperdere potenziale e capitale umano.
Il mancato riconoscimento dei bisogni educativi speciali degli studenti gifted determina una continua carenza di stimoli che può far insorgere problemi di comportamento e di adattamento. È compito di ogni insegnante creare un ambiente di apprendimento stimolante, motivante e incoraggiante, in quanto solo con interventi educativi adeguati il ragazzo può sviluppare appieno il suo potenziale e avere uno sviluppo armonico.
Il libro è suddiviso in 15 capitoli raggruppati in due macro-aree, bisogni cognitivi e bisogni socio-emotivi, e analizza i bisogni che si riscontrano nei ragazzi e nelle ragazze plusdotati della fascia di età della scuola secondaria di primo grado, ma che possono essere osservati anche negli alunni della scuola primaria e negli studenti della secondaria di secondo grado (e anche oltre).
La serie Cosa fare (e non)
Il motivo di ogni comportamento viene all’inizio spiegato in poche sintetiche frasi (Perché fa così?), a cui seguono indicazioni semplici e chiare per l’insegnante sugli atteggiamenti da adottare e da evitare (Cosa fare, Cosa NON fare). Segue un approfondimento sul tema (Cosa tenere a mente) e vengono forniti strumenti e strategie su come intervenire.
La serie Cosa fare (e non) ha ricevuto il premio BELMA - Best European Learning Materials Award 2023.
Le famiglie con bambini ad alto potenziale devono affrontare sfide educative particolari e diverse dalle altre, come evidenziato dalla letteratura scientifica internazionale. Questi bambini hanno una spiccata sensibilità e profondi bisogni emotivi che spesso trovano i genitori impreparati e che possono essere male interpretati anche dagli specialisti del settore. Un valido supporto familiare può ridurre rischi di disaffezione scolastica, comportamenti disfunzionali e traiettorie di sviluppo disadattive. Il libro si rivolge ai professionisti che desiderano affiancare i genitori con figli ad alto potenziale, in un’ottica di consapevolezza, autoefficacia e benessere. Nella prima parte, si introduce l’argomento in relazione agli stili genitoriali e alle dinamiche familiari; nella seconda, si suggerisce un percorso di “Parent Training” condividendo esperienze e materiali realizzati all’interno del LabTalento dell’Università di Pavia.
"Spesso l'essere plusdotato comporta vissuti di fragilità e solitudine, in quanto i bambini e i ragazzi vivono con la sensazione di non essere sincronizzati con il mondo che li circonda, non si sentono compresi e riconosciuti e spesso non sono adeguatamente sostenuti nei loro bisogni. I genitori possono consapevolmente riconoscere l'unicità del figlio come elemento su cui investire e cercare di trovare soluzioni funzionali oppure esserne inconsapevoli, perché manca una cultura su questo tema, e quindi non sapere cosa e come fare per aiutare un figlio “impegnativo”. Infatti, un figlio plusdotato ha bisogni educativi ed emotivi speciali, poiché all'alto potenziale intellettivo spesso si accompagnano difficoltà e disagi nella sfera emotiva e socio-relazionale, che mettono in crisi tutti: figli, genitori, familiari, insegnanti. Con questo volume proponiamo indicazioni per comprendere i bisogni di questi bambini e ragazzi e forniamo suggerimenti e consigli utili per sostenerli nel loro sviluppo, per “fare rete” con la scuola e per aiutarli a far fronte alle problematiche e ai disagi che possono manifestare. Ci rivolgiamo a tutti quei genitori con figli plusdotati, ma anche a tutti coloro che li incontreranno e faranno un pezzo di strada con loro, perché si pre-occupino e interessino a loro non tanto per quello che potranno “fare”, ma per quello che potranno “essere”, con l'augurio che siano soprattutto felici." Maria Assunta Zanetti Elisa Tamburnotti Il volume guida le famiglie a conoscere le caratteristiche e le peculiarità dell'alto potenziale, a comprendere i bisogni educativi e socio- relazionali che possono avere i bambini e i ragazzi gifted e ad affrontare le difficoltà e le problematiche che si possono manifestare nei diversi contesti di vita: famiglia, relazioni con i pari, scuola. Il volume aiuta a: conoscere le caratteristiche della plusdotazione, come si manifesta l'alto potenziale e gli “errori” tipici che si commettono con i bambini e i ragazzi dotati; capire come funziona la mente di un bambino o ragazzo dotato, quali sono i suoi punti di forza e di debolezza, i fattori di rischio e quelli di protezione e come procedere per riconoscere l'alto potenziale; intervenire per sostenere lo sviluppo a 360° del proprio figlio, fornendo suggerimenti, consigli pratici e strumenti per rispondere in modo efficace ai suoi bisogni, affrontando anche le criticità che può incontrare e supportandolo nello sviluppo degli aspetti socio-emotivi. Utile per conoscere le caratteristiche e le peculiarità dei bambini ad alto potenziale affrontare le difficoltà e le problematiche che si possono manifestare nei diversi contesti di vita.
Dopo un inquadramento teorico sul concetto di School Readiness e la presentazione del programma di potenziamento, il volume offre un percorso integrato nella programmazione curricolare volto a sostenere lo sviluppo dei prerequisiti di base all'apprendimento, in un'ottica di prevenzione di eventuali situazioni di lentezza o difficoltà nonché di promozione del benessere. Le autrici propongono una serie di attività guidate nel mondo giocoso dei «frutti-bambini» Mango e Papaya, studiate per potenziare la School readiness nei bambini e nelle bambine di 4-5 anni e aiutarli a consolidare le seguenti aree di sviluppo: area linguistica; area fonologica; area logico-matematica; simbolizzazione; sviluppo psico-motorio; sviluppo socio-emotivo. I materiali possono anche essere usati insieme al test SR 4-5 School Readiness (a cura di Zanetti e Cavioni, 2021), che consente l'individuazione precoce dei punti di fragilità dei bambini, per predisporre percorsi didattici personalizzati di potenziamento e supporto.
Tuo figlio percepisce il mondo in maniera diversa, più profonda e sottile? Si fa molte (troppe) domande e tende a rimettere tutto in discussione? Si mostra molto sensibile a ciò che accade attorno a lui? Si sente diverso dagli altri? Si annoia a scuola perché ha bisogno di continue sfide? Potrebbe essere un "bambino zebra", un piccolo genio! Dei bambini zebra si dice che sono troppo: troppo gentili, troppo sensibili, troppo curiosi, troppo entusiasti, che si pongono troppe domande, che fanno troppe cose tutte assieme, che si complicano troppo la vita. Tutte queste critiche però, anche se fatte con le migliori intenzioni, li fanno sentire sempre più isolati, soli e diversi. Il bambino zebra è un bambino precoce, particolarmente dotato, molto sensibile, con un'intelligenza vivace e una mente rapida, che vede subito il quadro d'insieme. "Bambini con una marcia in più" ti aiuta a trasformare questa sua caratteristica in un punto di forza, per permettergli di vivere felice, realizzarsi, sfruttare i suoi talenti e trovare la sua strada nella vita. Questionari, tecniche, esercizi e simpatici trucchetti ti permetteranno di aiutarlo a tirar fuori e usare tutte le sue meravigliose qualità.
Come può un'intelligenza sopra la media essere un peso da portare anziché un dono di cui essere fieri? Com'è possibile che ostacoli, anziché favorire, la nostra felicità? E come invece possiamo sfruttare al massimo il nostro pensare e sentire fuori dal comune? L'autrice, celebre psicologa francese, si occupa per la prima volta della plusdotazione intellettiva degli adulti: una condizione quasi impossibile da diagnosticare, e che riguarda in realtà un numero altissimo di persone. Caratteristica peculiare di questa condizione, oltre all'iperattività cerebrale, è l'ipersensibilità emotiva - e quindi nervosismo, tendenza alla depressione, empatia eccessiva, amplificata reattività emotiva. L'intelligenza è una grandissima forza, certo, ma anche un continuo, estenuante interrogarsi che può generare sofferenze, incomprensioni, derive esistenziali. "Strani rapporti" - ha scritto Maurice Blanchot "l'estremo pensiero e l'estrema sofferenza aprono forse il medesimo orizzonte? Forse soffrire è, in definitiva, pensare?"
L'adolescenza è una fase dello sviluppo in cui si riscontrano molteplici fattori che possono avere ricadute sul benessere del singolo, del suo contesto familiare e dell'ambiente scolastico. Si rilevano spesso situazioni di disorientamento e disinvestimento nei confronti della scuola, con ricadute sul piano psicologico dei ragazzi. Sono particolarmente esposti a questi rischi, soprattutto in adolescenza, gli studenti ad alto potenziale cognitivo che, pur avendo un elevato quoziente intellettivo, possono presentare difficoltà emotive e/o relazionali. Gli adolescenti ad alto potenziale affrontano sfide e cambiamenti tipici della loro età, che possono assumere la forma di disagio in relazione alle loro peculiari caratteristiche: perfezionismo, sensibilità, eccitabilità e idealismo. Questi aspetti possono creare un effetto paradosso, con conseguenze sul rendimento scolastico quali: possibile disaffezione scolastica, scarsa percezione di autoefficacia e difficoltà di inclusione nel gruppo dei pari. Il libro si articola in due parti: nella prima vengono descritte le caratteristiche dell'adolescente ad alto potenziale, analizzandone risorse e fattori di rischio; nella seconda vengono presentati i materiali utilizzati per un training di potenziamento, individuale e/o di gruppo, rivolto a ragazzi tra i 12 e i 17 anni, utili a promuovere consapevolezza e adeguate strategie per star bene.
La creatività è spesso considerata una forma di pensiero innata, che solo pochi individui, artisti o geni, possiedono. Ma è davvero così? Il pensare creativo permette di andare oltre gli schemi e di osservare la realtà in modo nuovo, trovando soluzioni originali ai problemi, e si potenzia anche grazie alla pratica. È fondamentale, quindi, coltivare questa dimensione con proposte stimolanti, specialmente per gli adolescenti, affinché le abilità cognitive e il problem solving possano accrescersi. Il libro, nella prima parte, fornisce spunti su come sostenere, con riferimenti teorici ed evidenze scientifiche, lo sviluppo del potenziale creativo di ciascuno, con particolare riguardo a bambini e ragazzi plusdotati. Nella seconda parte vengono presentati strumenti, metodologie ed esempi di attività artistico-espressive, sperimentate in laboratori condotti nel LabTalento di Pavia, utili a insegnanti, educatori e famiglie per tradurre in esperienze le tematiche affrontate nella prima parte.
Il 3% della popolazione è rappresentato da persone con potenzialità intellettive fuori della norma, troppo spesso non riconosciute già da piccole. A scuola il loro «talento» diventa quasi sempre un problema: le attitudini straordinarie sono inscatolate nel sistema-classe che, il più delle volte, interpreta in maniera egualitaria le pari opportunità, anziché adeguare l'offerta didattica a ciascuno. Gli allievi ad alto potenziale intellettivo si annoiano alle ripetizioni, si demotivano davanti a prove per loro troppo facili. Spesso si agitano, disturbano, o si distraggono. Per queste reazioni si sospetta abbiano disturbi di apprendimento o di personalità. Così il percorso scolastico non li aiuta a sviluppare doti che sarebbero preziose per la società. Questo libro è una chiave d'accesso alla superdotazione intellettiva, per genitori, insegnanti, adulti/ex-bambini non valorizzati. Come riconoscere e non mortificare l'iperdotazione intellettiva, il pensiero intuitivo, il pensiero creativo, i doni artistici? Il testo contiene indicazioni per attività pratiche di approfondimento e di arricchimento, che permettano agli insegnanti di dare pari opportunità di formazione agli allievi ad alto potenziale intellettivo.
Lo scopo del volume è fornire alcune metodologie didattiche, strategie e strumenti per creare ambienti scolastici inclusivi, in grado di dare ampio spazio alla personalizzazione, favorendo l'apprendimento di tutti gli alunni, con particolare attenzione ai bambini gifted, che presentano livelli eccezionali di abilità in diverse aree dello sviluppo, in particolare quella cognitiva. Un alunno iperdotato può ottenere eccellenti risultati solo in alcune discipline; inoltre, può accadere che le competenze e i talenti non sempre emergano con continuità e omogeneità. Il volume è articolato in cinque sezioni, che spaziano dagli aspetti metodologici alle attività specifiche relative alle diverse aree disciplinari, allo sviluppo della creatività e del pensiero divergente, oltre che agli aspetti più strettamente inerenti le emozioni e la gestione del comportamento in classe. Il volume, attraverso repertori di idee e strategie finalizzate, si pone come strumento in grado di fornire alcuni esempi e attività che supportino gli insegnanti nel favorire il benessere degli alunni gifted nel contesto scolastico. Con i contributi di: Alessandro Antonietti, Ilaria Benedetti, Federica Bovo, Valentina Colucci, Annarita Di Palma, Valeria Duca, Eleonora Faleri, Fabio Fracas, Michele Guidi, Daniela Lucangeli, Martina Pedron, Francesca Rigon, Chiara Valenti.
L'Alto Potenziale Cognitivo è un tema ancora poco conosciuto e rispetto al quale si è registrato negli ultimi anni un crescente interesse. Ancor meno nota è l'esistenza di doppie eccezionalità, ovvero la compresenza di plusdotazione e di un'altra neurodiversità. Se è vero che bambini e ragazzi plusdotati possono ricevere diagnosi errate, è altresì possibile che la plusdotazione possa nascondere una doppia eccezionalità. Dall'esigenza di meglio comprendere tali dinamiche nasce questo testo che scaturisce da un'attenta analisi della letteratura scientifica internazionale e che è pensato per aiutare a individuare le caratteristiche dell'alto potenziale cognitivo e la loro incidenza nelle dinamiche della vita quotidiana. Tale saggio si ripromette inoltre di agevolare la corretta valutazione di plusdotazione e doppie eccezionalità. Se riconoscerle può essere particolarmente complicato, è certo che la loro tempestiva valutazione sia di decisiva importanza per garantire un corretto inquadramento dell'individuo. Il lavoro, che si struttura seguendo un taglio pratico e fornendo delle indicazioni nate dall'elaborazione di diversi approcci della letteratura più accreditata a livello internazionale, è pensato per professionisti, insegnanti e genitori.
Una scuola veramente inclusiva deve essere in grado di accogliere e supportare tutte le eccezionalità che la compongono, inclusi i bisogni educativi speciali degli studenti gifted. Attraverso la personalizzazione degli apprendimenti, il modello SEM di Joseph Renzulli e Sally Reis consente di sviluppare il talento e la creatività di tutti gli studenti, offrendo loro le risorse, le opportunità e l'incoraggiamento per sviluppare appieno il loro potenziale, garantendo contemporaneamente attività di livello avanzato a studenti con abilità al di sopra della media, stimolando i loro bisogni cognitivi e quindi prevenendo il rischio di sottorendimento e di abbandono scolastico. Ciò assume un significato ancora più profondo per gli studenti doppiamente eccezionali che, grazie a questo approccio, possono essere visti attraverso la lente del loro potenziale piuttosto che attraverso quella delle loro fragilità. Questo volume raccoglie i preziosi contributi di esperti internazionali e rappresenta il primo manuale sul tema nel panorama editoriale italiano. Personalizzare gli apprendimenti per sviluppare le attitudini personali e i talenti di tutti gli alunni.
Il tema del talento si sta facendo faticosamente strada nel nostro paese. È importante avere della plusdotazione una visione ampia, articolata e costruttiva, affinché i talenti siano riconosciuti, valorizzati e integrati con il resto della personalità, per far sì che ogni bambino e ragazzo si sviluppi il più possibile in modo armonico e in accordo con il suo vero sé. Il libro è rivolto a tutte le figure che si occupano di gifted, ovvero coloro che hanno un dono, un talento, un funzionamento cognitivo superiore o molto superiore alla media. Insegnanti, psicologi, genitori ed educatori potranno avvalersi di nozioni teoriche e indicazioni pratiche che li aiuteranno a individuare, comprendere e sostenere i giovani plusdotati. La conoscenza e la valorizzazione della giftedness, che costituiscono il denominatore comune dell'intera trattazione, permettono la visione a tutto tondo del fenomeno, mentre la struttura del volume consente di approcciare le diverse sfaccettature della plusdotazione mediante una lettura globale e sequenziale oppure tramite una consultazione tematica focalizzata sulle aree di maggiore interesse del lettore. La prima parte del libro fornisce una panoramica delle principali teorie di riferimento, un focus sulle questioni ancora aperte e in evoluzione riguardo le definizioni e la terminologia, un approfondimento degli aspetti emotivi e relazionali con un'attenzione particolare alle eventuali vulnerabilità che possono caratterizzare i gifted. Segue un quadro ampio e dettagliato su come individuare, sostenere e promuovere il benessere dei gifted in famiglia e a scuola, con una parte dedicata alla panoramica sulle normative internazionali e una alle nuove indicazioni del Ministero dell'Istruzione per l'inclusione e la valorizzazione dei gifted nel contesto scolastico italiano. È presente, inoltre, una sezione di approfondimento che declina il tema della plusdotazione negli ambiti della neurobiologia, delle funzioni esecutive, della metacognizione e della doppia eccezionalità.
Sviluppate da uno dei più autorevoli esperti a livello internazionale nel campo della giftedness, le Scale Renzulli, utilizzabili con alunni e studenti dagli 8 anni in su, sono uno strumento osservativo per docenti per valutare varie dimensioni della plusdotazione: non solo le capacità cognitive, ma anche la creatività, la motivazione, le abilità comunicative, l'impegno, la leadership, il talento in uno specifico ambito di conoscenza o di espressione artistica, ecc. Il volume Scale Renzulli è completo della Guida, con la presentazione dei concetti chiave della plusdotazione e del modello Renzulli, le istruzioni per utilizzare e interpretare le Scale e i suggerimenti per l'intervento, l'arricchimento e il potenziamento didattico, e il Protocollo completo di Training per gli insegnanti, propedeutico alla compilazione, e il fascicolo delle 14 Scale per la somministrazione. In una prima fase gli insegnanti vengono formati all'utilizzo delle Scale attraverso un Training per gli insegnanti. In questa fase, i docenti approfondiscono il costrutto di plusdotazione, acquisiscono un lessico comune e imparano a riconoscere e osservare specifici comportamenti caratteristici degli alunni plusdotati. Lo strumento si compone di 14 scale. Le prime quattro, Apprendimento, Creatività, Motivazione e Leadership, sono utilizzate per identificare le componenti di base della plusdotazione, mentre le altre indagano aspetti trasversali o più specifici/disciplinari. Il volume include l'accesso omaggio alla piattaforma TEO – Test Erickson Online, un ambiente digitale dedicato che con una procedura guidata supporta l'utente dalla somministrazione delle prove, allo scoring e al report finale.
L’Alto potenziale cognitivo (plusdotazione) è una neuro atipicità che si presenta con caratteristiche neuropsicologiche specifiche: discrepanza tra abilità cognitive e competenze strumentali, ipersensibilità, iper reattività emotiva, pensiero divergente, pensiero arborescente, precocità di raggiungimento di determinate tappe di sviluppo, velocità nell’acquisizione, difficoltà di attenzione, di concentrazione, fatica nell’organizzare sequenzialmente le informazioni, eccetera…
L’aspetto generale che caratterizza i bimbi APC è la forza dell’intelligenza “fluida”, vale a dire l’abilità di risolvere nuovi problemi, cogliere connessioni, sviluppare nuove conoscenze. Un altro aspetto che può manifestarsi è la creatività.
L’APC non è “solo” rapidità, folgorazione, apprendimento precoce, interesse per temi primari, sensibilità e così via (cosa che pone il problema della noia delle cose scolastiche, già sapute).
Conosciamo giovani brillanti, dall’intelligenza fluida scoppiettante, curiosi, creativi, ma che possono apparire pigri, tergiversatori, insicuri, annoiati, ansiosi, sognatori.
In generale osserviamo una discrepanza tra qualità di ragionamento (input) e qualità delle esecuzioni (output).
Essere ad Alto Potenziale è qualche cosa di più complesso e differente dall’essere “maggiormente intelligente” della media.
L’APC può caratterizzarsi in un modo di funzionare intuitivo, visivo, gestaltico. Come strutturarlo?
L’APC può caratterizzarsi nella scarsa coscienza delle proprie modalità di apprendimento. Come acquisire consapevolezza?
“Il lato oscuro della forza” tratta di questi e altri quesiti.
LETTURA CONSIGLIATA DAL LAB TALENTO
Questa Guida ha lo scopo di porre l’accento sulla plusdotazione, una realtà educativa ancora poco attenzionata, sebbene riguardi una popolazione scolastica pari al 5-8% del totale.
Il volume affronta il tema nella sua interezza e complessità, offrendo agli insegnanti i fondamentali elementi conoscitivi per cogliere i “segnali” della presenza di bambine e bambini plusdotati nella propria classe. Al contempo suggerisce metodologie ampiamente sperimentate, per fare in modo che questi alunni – che la normativa inserisce nell’ampia gamma dei Bisogni Educativi Speciali - possano soddisfare i propri desideri di conoscenza secondo i personali ritmi di apprendimento.
Tutto ciò privilegiando un approccio di tipo inclusivo, secondo il quale la personalizzazione del curricolo dell’alunno plusdotato si armonizza con la proposta didattica prevista per la classe, anche a beneficio dell’intero gruppo dei compagni, come numerose ricerche hanno dimostrato.
Proprio per favorire una effettiva personalizzazione dell’apprendimento, le proposte presenti in questo libro sono numerose, varie, modulabili e si accompagnano a tanti strumenti immediatamente utilizzabili e adattabili alle diverse realtà, offrendo ai docenti un reale supporto nella pratica quotidiana dell’insegnamento.
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U N I V E R S O G I F T E D
Il fenomeno della plusdotazione risulta ancora scarsamente conosciuto nel nostro Paese, nonostante si stimi che in Italia circa il 5%-8% dei bambini mostri prestazioni al di sopra della media.
Uno dei pregiudizi più comuni è quello che possedere un alto potenziale intellettivo comporti una garanzia di successo nella vita (Achter, Benhow & Lubinski, 1996).
Il bambino plusdotato svilupperà il suo potenziale se e solo se viene precocemente identificato e il suo percorso accademico supportato.
Molto spesso accade però che bambini, ragazzi o anche adulti plusdotati non siano riconosciuti, né dalle loro famiglie o dalla scuola, né da psicologi, psichiatri e altri operatori sanitari, o che siano erroneamente diagnosticati.
Ciò si deve purtroppo (soprattutto nel contesto italiano) a una scarsa conoscenza, formazione e comprensione delle manifestazioni della plusdotazione, nonché delle sue caratteristiche sociali, emotive e comportamentali che vengono non di rado confuse con comportamenti patologici (Webb et al., 2004). Al contrario, i segnali di questi ragazzi di talento andrebbero interpretati come espressione di intensità, creatività, curiosità su cui poter lavorare.
EduINAF è il magazine di didattica e divulgazione dell’INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica. Uno spazio innovativo che dà voce alle attività di tutte le sedi dell’ente presenti sul territorio e mette in relazione la ricerca astronomica con i diversi pubblici. Risorse didattiche, rubriche, approfondimenti, corsi online, eventi trovano qui un punto d’incontro tra la comunità scientifica, gli insegnanti, gli studenti e il pubblico interessato a contenuti astronomici di qualità.
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