“Ora la zona Ostiense a Roma è storicamente quella che è stata in passato più caratterizzata da un uso industriale ed è allo stesso tempo oggi quasi il simbolo della necessità di riconversione, di nuove possibilità urbane, di nuovi ricerche sulla città.”
Nell'articolo si introducono le strategie operative di ridisegno delle sponde del Tevere sul tema della “moltiplicazione della quota zero” che si struttura sul termine AFFIORAMENTI.
Questo termine si fonda su due principali concetti di riflessione
concetto di liquidità
concetto di stratificazione
Entrambi temi fortemente discussi in quest'epoca, dove l'architettura si trova a doversi rapportare con la città consolidata risultato di precedenti strategie operative di previsione di spazi e a trattare temi importanti come quelli dei cambiamenti climatici in previsione di tutti i fenomeni che ne conseguono.
"Si tratta, come è ben noto, di progettare la compresenza di sistemi diversi (il verde, i percorsi, gli edifici forti e quelli deboli, le reti tecnologiche eccetera) nel quale ogni layer, o strato, è per un verso indipendente e per altro verso cospirante con gli altri nel creare la complessità del paesaggio urbano."
La scelta di guardare al progetto sulle sponde del Tevere nella zona di Ostiense è basata su la volontà di riconversione di quest'area in quanto zona dismessa, strategia operativa legata alle nuove necessità della città contemporanea non più incentrata su le dinamiche produttive ma su quelle legate all'informazione.
"...nuovo brano di città si caratterizzerà per un misto di attività produttive della società delle informazioni che sono insieme ludiche, commerciali, terziarie e della comunicazione."
In breve si mira alla rivitalizzazione dell'area dal basso verso l'alto come opportunità di sperimentazione di questa strategia in un contesto che abbraccia il concetto in senso pratico, cioè l'aspetto morfologico del luogo che si struttura su livelli e può essere ulteriormente riorganizzato sulla base di questi per avere un costante controllo del rapporto tra la città l'acqua e in senso ideale di iniezione di verde urbano che accompagnerà iniziative di tipo pubblico, ludico, commerciale con sistemi innovativi sempre più informatici e intelligenti.
http://architettura.it/coffeebreak/20001212/