Il regime di gheddafi

Nel 1963 fu abolita la forma di governo federale e fu stabilito uno Stato Unitario. A fronte di questo fu proclamata la Repubblica Araba di Libia 1° settembre 1969.

A capo del nuovo regime militare ci fu il colonello Gheddafi, che nel 1970 assunse la guida del governo e successivamente fu costituita l’unione socialista araba.

Oltre a ciò lo Stato si rafforzò nell'ambito Economico, ci furono delle trattative con USA per la restituzione delle basi militari e furono espropriati i beni agli Ebrei e agli Italiani residenti in Libia che abbandonarono il Paese successivamente.

Nel 1977 fu proclamata una Nuova Costituzione che determinò un cambiamento sostanziale dell’assetto ideologico; il potere passò in mano a Gheddafi che nel 1979 divenne il “leader della rivoluzione”.

La politica estera, basata su un nazionalismo arabo antisraeliano e antioccidentale, si appoggiò a movimenti di liberazione nazionale.

I rapporti con l’Egitto, molto difficili già dal 1973, peggiorarono fino a quando non ci fu la rottura delle loro relazioni diplomatiche.

A seguire ci furono delle tensioni con altri Paesi arabi e con la OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina).

In seguito al rafforzamento delle relazioni con i Paesi comunisti, peggiorarono i rapporti con gli USA e con gli altri Paesi europei che accusarono la Libia di essere stata coinvolta in episodi di terrorismo internazionale.

L’economia della Libia entrò in crisi in seguito al suo crescente isolamento dagli altri Paesi e a causa della diminuzione delle esportazioni petrolifere.

Alla fine del decennio, con alcune misure di liberalizzazione del regime, fu avviata una politica economica basata sulla parziale riapertura all'iniziativa privata.

La crisi economica favorì però la crescita dei gruppi fondamentalisti islamici, e per questo il regime decise di adottare una politica repressiva, con l’applicazione di provvedimenti ispirati alla sharī´a (legge sacra dell'Islam).

Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 a New York e a Washington, Gheddafi attuò un cambiamento per far uscire la Libia dall'isolamento internazionale e decise di riprendere i colloqui con gli USA e altri Paesi occidentali.

La Libia, venendo a conoscenza di essere responsabile per gli atti terroristici, nel 2003 decise di non condannare l’Iraq e abbandonò il piano per la costruzione di armi di distruzione di massa.

Tutto questo portò alla revoca delle sanzioni internazionali e alla ripresa dei rapporti politici ed economici con l’Occidente.

Nel 2011 cominciarono ad esserci in Libia una serie di rivolte popolari; dopo una situazione di stallo i rivoltosi assunsero il controllo di aree strategiche come la periferia di Tripoli e il centro di Zawiyah, poi avanzarono verso la capitale conquistando Bāb al-Azīziyyah, il bunker-caserma, ritenuta la roccaforte di Gheddafi, ma senza riuscire a catturarlo.

Il 20 ottobre, a due mesi dalla caduta di Tripoli, le truppe del Consiglio nazionale di transizione conquistarono Sirte, città natale di Gheddafi.

Gheddafi fu catturato dai rivoltosi, dopo che il convoglio con il quale era in fuga fu colpito dagli elicotteri della NATO, i quali conclusero definitivamente l’intervento nel Paese.

GADDAFI'S REGIME

In 1963 the form of federal government was abolished and a Unitary State was established. In response to this, the Arab Republic of Libya was proclaimed on 1th September 1969.

At the head of the new military regime there was Colonel Ghaddafi, who in 1970 lead the government and later the Arab Socialist Union was formed.

In addition to this, the State was strengthened in the economic sphere, there were negotiations with the USA for the restitution of the military bases and properties were expropriated from the Jews and Italians resident in Libya who subsequently left the country.

In 1977 a New Constitution was proclaimed, which led to a substantial change in the ideological order; the power passed to Gaddafi who in 1979 became the “leader of the revolution”.

Foreign policy, based on anti-Israeli and anti-Western Arab nationalism, leant upon national liberation movements.

Relations with Egypt, very difficult since 1973, worsened until there was a break in their diplomatic relationships.

Tensions ensued with other Arab countries and the PLO (Palestine Liberation Organization).

Following the strengthening of relations with the communist countries, relations with the USA and the other European countries, which felt that Libya had been involved in episodes of international terrorism, worsened.

The economy of Libya suffered a crisis due to its growing isolation with other countries due to the decrease in oil exports.

At the end of the decade, with some measures to liberalize the regime, an economic policy was launched. It was based on the partial reopening of private initiative.

The economic crisis, however, favored the growth of Islamic fundamentalist groups, and that is why the regime decided to adopt a repressive policy, with the application of measures inspired by the sharī a (sacred law of Islam).

After the attacks of 11th September 2001 in New York and Washington, Gaddafi thought about a change to get Libya out of international isolation and decided to ally with the US and other Western countries.

In 2003, when Libya became aware that it was responsible for terrorist acts, it decided not to condemn Iraq and abandoned the plan to build weapons of mass destruction.

All this led to the lifting of international sanctions and the resumption of political and economic relations with the West.

In 2011 a series of popular uprisings began to take place in Libya; after a stalemate the rioters took control of strategic areas such as the outskirts of Tripoli, the center of Zawiyah , then they moved towards the capital conquering Bāb al-Azīziyyah, the bunker-barracks (considered the stronghold of Gheddafi, but without being able to capture him.

On 20th October, two months after the fall of Tripoli, the troops of the National Transitional Council conquered Sirte (hometown of Gaddafi).

Gaddafi was captured by the rebels, after the convoy with which he was on the run was hit by NATO helicopters, which definitively ended the intervention in the country.


Testo e traduzione a cura di Alessia Bizzotto, Nicoletta Lezi, Konyinsola Oduse, Serena Pitton, 4^A TUR

Bibliografia:http://www.treccani.it/enciclopedia/libia
Cartina 'Guerra di Libia' riprodotta dal sito LIMES (a cura di Alessia Bizzotto, 4^A TUR)