RELAZIONE SULLO SPETTACOLO TEATRALE “PROBLEMA GLOBALE”
Settimana scorsa, la mia classe è andata a vedere uno spettacolo teatrale di Federico Benuzzi intitolato “Problema globale”.
Benuzzi ci ha parlato dei problemi climatici del nostro pianeta. Per prima cosa ci ha spiegato la differenza tra clima e meteo. Il primo è l’insieme delle condizioni atmosferiche di un vasto territorio in un periodo di almeno trent’anni; il meteo invece è l’insieme delle condizioni atmosferiche di un determinato territorio in un breve periodo di tempo.
Dopo averci chiarito il significato di questi due termini, ci ha parlato del clima. Ci ha spiegato che è determinato da diversi fattori detti forzanti climatiche che sono, ad esempio, le grandi eruzioni vulcaniche, le variazioni dell’orbita terrestre e i cambiamenti di intensità dell’energia solare. Possiamo chiederci perché siano proprio questi i fattori che determinano il clima. La risposta a questa domanda è la seguente: l’energia solare entra nell’atmosfera terrestre dove il metano, il vapore acqueo e l’anidride carbonica trattengono una parte dell’energia. Questo fenomeno è chiamato effetto serra.
Benuzzi ci ha detto che negli ultimi 150 anni la temperatura è notevolmente aumentata. Ci ha spiegato che è normale la presenza di periodi di grande freddo e di grande caldo, ci anche detto però che la temperatura non era mai salita così velocemente.
La causa di questo rapido aumento è la presenza di troppa CO2 nell’aria e il responsabile di tale crescita è l’uomo.
Durante l’industrializzazione l’uomo ha prodotto una notevole quantità di CO2 e ha disboscato molte foreste abbattendo molti alberi. La conseguenza di queste azioni è che la temperatura rispetto alle preindustrializzazione è aumentata di 1,2°C. L’aumento della temperatura ha provocato la crescita del numero dei fenomeni atmosferici violenti, la siccità e l’aumento del livello degli oceani. Quest’ultimo fatto è causato dalla fusione dei ghiacci polari e soprattutto di quelli continentali e dalla dilatazione dell’acqua causata dal caldo. Negli ultimi 150 anni il livello degli oceani si è alzato di 21 cm e ciò ha avuto come conseguenza che alcuni territori costieri e alcune isole sono stati sommersi.
Un’altra conseguenza dell’aumento della CO2 è il fatto che gli oceani assorbono troppa anidride carbonica e che, di conseguenza, producono troppo acido carbonico che, in quantità eccessive, porterà all’estinzione di molte specie marine alla base della catena alimentare.
Le conseguenze di questi fatti sono numerose. Molte persone sono costrette ad emigrare o perché il luogo dove vivevano è stato allagato oppure perché erano agricoltori o allevatori e i luoghi dove vivevano sono ora privi di acqua e quindi non adatti alla coltivazione o all’allevamento.
Un’altra conseguenza del riscaldamento globale è la presenza di guerre climatiche provocate dalla carenza di risorse come acqua e cibo.
Spesso si parla di ingiustizia climatica; con questo termine si intende il fatto che i paesi che provocano il riscaldamento climatico, come gli U.S.A. e la Cina, non sono quelli che ne subiscono maggiormente le conseguenze.
L’uomo può reagire ai cambiamenti climatici in due modi differenti: o adattandosi dove i cambiamenti del clima sono già in atto, ad esempio rinforzando gli argini dei fiumi che rischiano di esondare, oppure mitigando il clima dove le evoluzioni climatiche non sono ancora definitive.
Negli ultimi decenni i leader degli stati più potenti si sono riuniti ogni anno per fare delle azioni mitigatrici del clima. Nel 2015 a Parigi è stato deciso di provare a non alzare la temperatura di 2°C rispetto ai livelli preindustriali facendo il possibile per non superare gli 1,5°C.
Anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa per l’ambiente: ad esempio la raccolta differenziata, limitare l’uso delle auto e risparmiare acqua.
Secondo me è stato molto utile partecipare a questa conferenza perché, anche se molti contenuti già li conoscevo, Benuzzi ce li ha raccontati in maniera più divertente e forse più semplice da capire.