Firenze 1401: indetto un concorso per la realizzazione di una nuova porta bronzea per il battistero.
Il tema biblico proposto era quello del Sacrificio di Isacco, da svolgere a rilievo entro una formella quadrilobata, uguale nelle forme a quelle della porta trecentesca di Andrea Pisano.
Al concorso partecipano sette artisti, due si distinguono in particolare:
Tutti gli elementi del racconto biblico sono sono rappresentati con un aspetto più classico, mettendo in relazione in maniera proporzionata il paesaggio e le figure.
L'episodio biblico viene narrato in maniera drammatica, presentando soluzioni che rompono la tradizione, con le figure in primo piano che vanno oltre i limiti della cornice e quella dell’asino occupa gran parte dello spazio.
Oggi, una accanto all’altra, le due formelle quadrilobate di Brunelleschi e Ghiberti si possono osservare e confrontare al Museo del Bargello di Firenze.
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Brunelleschi, dopo la sconfitta del concorso per porta del battistero, si reca a Roma, accompagnato da Donatello, con l'obiettivo di comprendere meglio le regole dell'arte antica, soprattutto in relazione alle proporzioni del corpo umano. Brunelleschi resterà a Roma per due anni e la sua attenzione si sposterà poco alla volta, dalla scultura all'architettura per misurare e studiare con attenzione i principi di proporzione e armonia delle opere antiche e in particolare il Pantheon.
Firenze 1418: indetto il concorso per la costruzione della cupola del Duomo.
Il cantiere per la costruzione della Basilica di Santa Maria del Fiore era ormai un'istituzione secolare: i lavori erano iniziati nel 1296 da Arnolfo di Cambio, proseguirono per tutto il '300, occupando architetti come Giotto, Andrea Pisano, Francesco Talenti e Lapo Ghini e si arrestarono agli inizi del '400 davanti al problema della cupola, che per via delle dimensioni enormi, sembrava irrisolvibile.
Anche in questo caso ritroviamo Ghiberti e Brunelleschi rivali.