In questa lezione si esplora il concetto di superficie nell'architettura contemporanea, evidenziando il legame tra immagini raster e progettazione architettonica. L'influenza dei media digitali e dell'elettronica ha portato a un nuovo approccio alla progettazione, in cui la superficie diventa un elemento dinamico e interattivo, ispirato alle immagini elettroniche e ai pixel.
Superficie come Schermo
L'architettura contemporanea integra concetti visivi derivati dal mondo digitale, con superfici che si comportano come schermi, mutando grazie a tecnologie come il LED e materiali innovativi come l’EFTE, utilizzato nell'Allianz Arena di Monaco. Questi materiali permettono di trasformare gli edifici in veri e propri "schermi", in cui ogni punto luminoso può essere visto come un pixel.
Storia della Superficie nell'Architettura
La superficie ha una lunga storia nell'architettura, dai disegni prospettici di Albrecht Dürer agli studi di Caravaggio, fino alla sua riscoperta negli anni '90 e 2000. In questo periodo, l'architettura smette di essere vista solo come una "macchina" e inizia a valorizzare decorazioni e materiali innovativi.
Esempi di Edifici Iconici
Biblioteca di Utrecht di W. Arets, con pannelli semitrasparenti incisi elettronicamente.
Torre Agbar di J. Nouvel a Barcellona, che utilizza pixel e luci LED per creare un effetto mutevole e dinamico.
Herzog e De Meuron, pionieri della superficie in architettura, sviluppano un linguaggio basato sulla variazione delle superfici nei loro progetti, come l’ACFFBB e il Barcelona Forum, dove il concetto di pixel diventa centrale.
Architettura e Visione Digitale
Nella ricerca architettonica, il concetto di Weltanschauung si è evoluto, assumendo nuove connotazioni nell'era digitale. Le superfici, un tempo considerati solo rivestimenti, ora giocano un ruolo cruciale nella percezione dello spazio. Non sono più solo contenitori di immagini, ma finestre che media la nostra interpretazione del mondo. La superficie ha così recuperato una valenza decorativa e complessa, comunicando profondità e significato, similmente alla pelle umana. L'architettura ha iniziato a integrare modalità di interazione innovative dal 1984, con l'introduzione del Macintosh e le previsioni di Negroponte sulle interfacce touchscreen. Oggi, superfici interattive rispondono agli stimoli esterni, trasformandosi in elementi sensoriali, come dimostrano la Biblioteca dell'Università di Utrecht e la Torre Glòries a Barcellona. Inoltre, l'architettura contemporanea si interseca con la cultura elettronica e l'iconografia, come evidenziato da Robert Venturi e dalle opere di Herzog e De Meuron, che animano le superfici degli edifici con luci e animazioni.
Pixel e Architettura
Il concetto di pixel assume un significato profondo in relazione all'architettura e alla rappresentazione digitale. Un pixel, unità minima dell'immagine digitale, è paragonabile a una tessera di un mosaico. Questo principio è stato adottato in architettura con materiali innovativi come l'EFTE, utilizzato nello stadio del Bayern Monaco, che consente di realizzare edifici "schermo".
Il mondo raster ha profondamente influenzato l'architettura contemporanea, trasformando la superficie in un elemento attivo e interattivo. Oggi, la pelle degli edifici non è più un semplice involucro estetico, ma un mezzo di comunicazione e di espressione, capace di raccontare storie e rispondere agli stimoli ambientali. La tecnologia ha reso la superficie una tela viva, dove il pixel diventa un elemento chiave per l'integrazione tra estetica e funzionalità, segnando un dialogo continuo tra passato, presente e futuro dell'architettura.