L’attività in esame si prefigge lo sviluppo di materiali a struttura cellulare da impiegare in impianti protesici, in particolare per la gabbia metallica usata nella protesi spinale sviluppata nell'ambito del progetto REGENERA, un progetto di ampio spettro che riguarda la realizzazione di tessuti artificiali con caratteristiche rigenerative. Lo scopo principale di questi materiali è di adattare la rigidezza dell’impianto a quella del tessuto osseo circostante e di favorirne la crescita (osteointegrazione). Questi requisiti non sono completamente soddisfatti dagli impianti metallici attualmente a disposizione perché realizzati con struttura massiva e con materiali metallici di modulo elastico di gran lunga superiore a quello del tessuto osseo. Esiste già in letteratura una gran mole di lavori volti alla progettazione e realizzazione di materiali metallici a struttura cellulare, tuttavia pochi di essi affrontano il tema della resistenza a fatica. L’idea innovativa (Fig. 15a) alla base di questo progetto di ricerca prevede di progettare e realizzare materiali cellulari con le seguenti caratteristiche peculiari:
“hierarchical”: la loro struttura è gerarchica nel senso che si compone di due strutture cellulari di diversa scala dimensionale (Fig. 15b): la prima struttura macroscopica, realizzata in materiale metallico biocompatibile in grado di garantire stabilità dimensionale nel tempo, svolge una funzione strutturale “portante” ed è progettata per adattare le proprietà elastiche a quelle del tessuto osseo e per massimizzarne la resistenza a fatica. Non svolgendo funzioni osseointegrative, la sua architettura è svincolata da requisiti biologici in modo da poterne scalare le dimensioni a livelli ai quali le attuali tecnologie produttive sono in grado di garantire un’adeguata accuratezza geometrica La seconda struttura invece, non dovendo sottostare a requisiti di natura strutturale, ha la funzione di fornire un’adeguata interfaccia all’ambiente biologico, guidando la crescita del tessuto osseo all’interno della protesi per favorirne l’osteointegrazione. Per questa funzione sia la composizione che la morfologia giocano un ruolo essenziale. Recentemente è stata messa a punto presso il dipartimento una tecnica per la realizzazione di strutture tridimensionali (scaffolds) con porosità modulabili mediante un processo di schiumatura mediante gas a partire da sospensioni polimeriche in acqua. La tecnica permette la realizzazione di schiume di polimeri di interesse per la rigenerazione del tessuto osseo (derivati del collagene o fibroina della seta) e permette una facile incorporazione di additivi inorganici (ad esempio idrossiapatite nanoparticellare), nonché la realizzazione di porosità di dimensioni ritenute ottimali per la rigenerazione ossea.
“multifunctional”: la struttura gerarchica rende queste strutture multifunzionali, in quanto assolvono funzione sia portante sia di osteointegrazione, inoltre la struttura osteointegrativa di secondo livello potrebbe proteggere la prima dall’aggressione dell’ambiente esterno La quarta funzione, non ultima per importanza, è quella di essere intelligente, come di seguito spiegato.
“smart”: un aspetto altamente innovativo di questo progetto è lo studio della possibilità di incorporare nella struttura polimerica di secondo livello di sensori distribuiti di pressione e/o deformazione con adeguate capacità di acquisizione e elaborazione dei dati realtime.
L’attività si colloca all’interno della macroattività 2, tecnologie di manifattura additiva, sviluppando una tecnologia che permetta di realizzare materiali con architettura cellulare con soddisfino requisiti contrastanti di integrità strutturale (resistenza a fatica) e di biocompatibilità. La tecnologia sviluppata ha permesso di identificare la dimensione minima stampabile dei dettagli geometrici della struttura metallica portante e di mettere a punto materiali polimerici porosi e tecniche di electrowetting per il loro incapsulamento nella struttura metallica primaria. I risultati delle prove meccaniche e analisi microstrutturali hanno permesso di evidenziare l'adesione della schiuma polimerica alla gabbia metallica e la trasmissione di carichi meccanici. Prove biologiche hanno evidenziato le proprietà osseoinduttive della schiuma polimerica.
Referente: Matteo Benedetti
Gruppo di lavoro:
Ricercatori DII: Matteo Benedetti, Devid Maniglio, Davide Brunelli
Ricercatori esterni: Damiano Pasini (McGill University, Canada), Filippo Berto (NTNU, Norway)
Assegnisti, borsisti: Michele Dallago, Sunil Raghavendra
Studenti PhD:
Su fondi azione Dip. Eccellenza: Simone Murchio
Su altri fondi: Raffaele De Biasi
Studenti di LM o LT: Andrea Rigatti (LM), Enrico Lovato (LM), Domenico Antonio Rita (LM)
Partner esterni coinvolti
Istituzioni di ricerca straniere: Mc Gill University, Canada, NTNU, Norvegia
Aziende: Lincotek Medical
Figura 1: a) schema dell'impianto protesico con multimateriale cellulare; b) prototipo di gabbia spinale annegata in una schiuma polimerica osseointegrativa.
Figura 2: Percorso logico delle attività concluse, in corso e in programma sulla struttura metallica stampata via additive manufacturing.
Figura 3: Modellazione 3D per analisi di porosità interna a partire da immagini al microscopio confocale di schiume di fibroina.
Figura 4: Percorso logico delle attività concluse, in corso e in programma sulla schiuma di fibroina per miglioramento osseointegrativo.
PhD: Simone Murchio, Raffaele De Biasi
LM: Andrea Rigatti (Fatigue strength of struts and nodes of cellular lattice materials), Enrico Lovato (Fatigue design of a metallic cage for a spinal endplate implant)
Argomento: Progettazione strutturale di strutture cellulari metalliche per applicazioni protesiche.
Data inizio dell’attività: Novembre 2018
Stato di attività, obiettivi e scadenze: Simone Murchio è dottorando di eccellenza e si occupa della definizione delle proprietà morfologiche e strutturali di dettagli strutturali di materiali cellulari (nodi e trabecole) nonché dell'integrazione di schiume polimeriche osseoinduttive nella struttura metallica portante. Viene coadiuvato in queste attività dai laureandi LM Andrea Rigatti e Enrico Lovato. Raffale De Biasi è dottorando finanziato con borsa ordinaria di ateneo e si occupa di mettere a punto tecniche di ottimizzazione strutturale di reticoli cellulari basate sulla massimizzazione della resistenza meccanica e sul soddisfacimento di requisiti di cedevolezza. Queste attività sono condotte in collaborazione con la McGill University, presso la quale entrambi i dottorandi trascorreranno un soggiorno di studio di 6 mesi.
Articoli scientifici:
Murchio, S., Dallago, Rigatti, A., Luchin, V., Berto, F., Maniglio, D., Benedetti, M. On the effect of the node and building orientation on the fatigue behavior of L-PBF Ti6Al4V lattice structure sub-unital elements. Material Design and Processing Communications, (2021)
Murchio, S., Dallago, M., Zanini, F., Carmignato, S., Zappini, G., Berto, F., Maniglio, D., Benedetti, M. Additively manufactured Ti–6Al–4V thin struts via laser powder bed fusion: Effect of building orientation on geometrical accuracy and mechanical properties, (2021) Journal of the Mechanical Behavior of Biomedical Materials, 119, Article number 104495
C. Santus, F. Berto, M. Pedranz, M. Benedetti. Mode III critical distance determination with optimized V-notched specimen under torsional fatigue and size effects on the inverse search probability distribution. International Journal of Fatigue, Volume 151, October 2021, 106351
Prototipi sviluppati:All’interno dell’attività è stato sviluppato il prototipo di gabbia spinale che ingloba una schiuma polimerica osseointegrativa. Di seguito una foto delle strutture metalliche (sinistra) e del composito titani/schiuma di fibroina (destra).
Figura 5: Protipo realizzato.
Workshop:
Data e luogo: 18 Luglio 2019, ProM facility, Rovereto
Chairmen: Matteo Benedetti, Massimo Pellizzari, Paolo Bosetti
Titolo: Additive Manufacturing: The process chain, from designers to end- users
Invited Plenary Lecture:
Data e luogo: 9 Settembre 2021, online
Relatore: Matteo Benedetti
Titolo: Fatigue of architected cellular materials: a design and manufacturing challenge
Proposte di finanziamento presentate:
PRIN 2018: Beyond Additive Manufacturing: grAded poRous Structures aimed at superior bio-Implant functionalities, from design and monitoring to biological characterization. Coordinatore Mario Guagliano (Politecnico Milano). Partners: UNITN, PoliMI, UNIPD, UNISALENTO. Non finanziato.
Euregio 2020: Hierarchical Implants of 3D-Printed lattice STructure for Enhanced Resistance and osseointegRation. Coordinatore Matteo Benedetti (Università di Trento). Partners: UNITN, UniBZ, Medical University Innsbruck. Non finanziato.