Regolamento del laboratorio

In laboratorio – come in aula – non ci si può alzare per andare da un banco all’altro, bisogna chiedere il permesso per uscire ma – diversamente dall’aula – in laboratorio non si può mangiare e si deve farlo nel corridoio prima di rientrare.

Poiché il numero dei computer non è sufficiente per tutti è necessario lavorare in gruppo, i gruppi sono fissi per la durata di uno o più esercitazioni ma non per l’intero anno scolastico.

La prima distribuzione nei gruppi è scelta dagli studenti, le successive vengono indicate dagli insegnanti in base alle caratteristiche degli studenti.

Quando il compagno di gruppo è assente si lavora da soli – invece di aggregarsi ad un altro gruppo – e quando torna il proprio compagno lo si informa del lavoro svolto.

Poiché è proprio la pratica che aiuta ad acquisire un’ abilità e poiché vedere qualcuno che fa una cosa non è come farla di persona, i componenti del gruppo si devono alternare alla tastiera; le ore sono due per ogni lezione e quindi conviene farlo al cambio dell’ora.

Ogni studente deve avere sempre con sé: un quaderno su cui poter prendere appunti o annotare eventuali comunicazioni (preferibilmente lo stesso che usa per la teoria), una memoria USB su cui salvare i lavori che possono richiedere più di una lezione per il loro svolgimento e disporre di un account di posta elettronica per eventuali scambi di materiale didattico.

Come per le lezioni teoriche, dopo una assenza si deve contattare qualche compagno per avere informazioni sugli argomenti svolti e per copiare eventuali appunti (per l’insegnante – dato che raramente si è tutti presenti – non è possibile ripetere una intera spiegazione ogni volta che manca qualcuno mentre è sempre possibile dare dei chiarimenti su ciò che è stato già letto ma non è stato compreso bene).

Alcune attività devono essere svolte in laboratorio ed altre, invece, a casa ma non è a discrezione degli studenti decidere cosa fare a scuola e cosa fare a casa.

Non è permesso utilizzare il computer per navigare in rete – tranne nei casi in cui è richiesto per svolgere il lavoro assegnato – e neppure utilizzarlo per giocare; queste attività sono vietate sia durante lo svolgimento dell’esercizio assegnato che dopo averlo terminato; chi finisce prima degli altri può rivedere il proprio lavoro, migliorarlo o farsi assegnare un esercizio supplementare ma non giocare o navigare in rete, poiché sarebbe scorretto nei confronti dei compagni meno veloci e sarebbe un incentivo a svolgere il lavoro in modo frettoloso anziché accurato.