Credenze errate sullo Psicologo

LE CREDENZE ERRATE SULLO PSICOLOGO: diamo una sguardo ai principali pregiudizi che alcune persone nutrono nei confronti dello psicologo al fine di conoscere maggiormente le caratteristiche di questa figura professionale ed effettuare una scelta sana e consapevole del professionista più adatto alle nostre esigenze.

           

1)      PERCHE’ ANDARE A PARLARE CON LO PSICOLOGO? POSSO “CHIACCHIERARE” CON UN AMICO.

La presenza di persone care è sicuramente un valido supporto se ci troviamo in un momento difficile della nostra vita. Tuttavia, parlare  con un amico significa confidarsi con una persona “che sta dalla nostra parte” a discapito di una visione più obiettiva e tecnica della nostra condizione. Questo potrebbe significare che, nel caso l’amico riesca ad ascoltarci, ci fornisca proprio quel consiglio che noi tra le righe gli avevamo chiesto, appoggiando però proprio quegli aspetti della nostra personalità che sono alla radice dei nostri problemi. Se abbiamo un problema e non ne vediamo la soluzione, un consiglio lascia il tempo che trova: seguiamo sempre uno stesso copione, ad un problema, rispondiamo sempre allo stesso modo e questo provoca sofferenza. Uno psicologo ci consente in prima battuta di circoscrivere la problematica e di analizzarla sotto tutti i suoi aspetti, allargando la conoscenza della stessa e consentendo alla persona di visualizzare le modalità più opportune per fronteggiarla. Si tratta dunque, NON di fornire facili e inutili soluzioni, ma di stimolare un nuovo modo di reagire alla situazione, creando un cambiamento rispetto al passato.

 

2)      CHIEDERE AIUTO AD UNO PSICOLOGO  E’ UNA SCONFITTA

Quando siamo in difficoltà cerchiamo in prima battuta di risolvere il problema mettendo in atto le possibili soluzioni che conosciamo. Che succede se il problema non è risolto? Chiedere aiuto ad un’altra persona può essere un tentativo per superare l’ostacolo. La vera forza sta proprio nel dichiarare a se stessi la propria fragilità, ammettendo che se agiamo per tentativi ed errori, il problema è ancora lì… e si vede. Al contrario, fare finta di nulla, è segno di  difficoltà nel fronteggiare le proprie problematiche. La relazione con l’altro è sempre fonte di crescita personale. La relazione con uno psicologo ci permettere di evolvere quegli aspetti personali che consentono di fronteggiare al meglio le proprie problematiche.

                

3)      ANDARE DALLO PSICOLOGO E’ DA “POVERACCI”

Concedersi un momento per se stessi e migliorare la qualità della propria vita, è attualmente una esigenza sentita dalla maggior parte delle persone, ma poche poi in realtà si concedono il lusso di compiere delle azioni finalizzate a concretizzare i propri obiettivi. Le persone che si rivolgono allo psicologo, sono di solito persone privilegiate, con un livello di cultura medio/alto che hanno voglia di innalzare la qualità della propria vita, mettendo in atto strategie vincenti. Al contrario,“Poveracci” lo si diventa, quando non ci si fa aiutare da chi ha competenze tecniche in materia e si rimane uguali nel tempo, sperando che le cose cambino da sole. La realtà è che le cose non cambiano, almeno non nella direzione che noi desideriamo, se non siamo noi a fare qualcosa per cambiare le nostre situazioni di vita.

 

4)ANDARE DALLO PSICOLOGO SIGNIFICA INTRAPRENDERE UN PERCORSO LUNGO ANNI E TROPPO IMPEGNATIVO

Pensate agli obiettivi più importanti della vostra vita: sicuramente li avrete raggiunti dopo vari sforzi e molto tempo di preparazione. Anche un cambiamento di modalità acquisite negli anni, ha bisogno di tempo per essere attuato. Forse qualche mese, forse un anno o forse anche di più, dipende molto dal grado di impegno personale e dal tipo di obiettivo che intendete raggiungere. Appare chiaro che non è possibile effettuare dei cambiamenti senza avere voglia di mettersi in gioco e senza investire risorse personali. Sicuramente “i sintomi” scompaiono dopo le prime sedute e voi vi sentite già "bene" e soddisfatti, ma questo non implica che siano scomparsi quegli elementi personali che sostengono il vostro malessere: per affrontarlo, è necessario un intervento personalizzato con tempi di terapia adeguati. Potete farcela? Certo che potete! Lo psicologo vi aiuta a comprendere i vostri obiettivi e a mettere in atto le giuste strategie per realizzarli.

  

4)                 SE VADO DALLO PSICOLOGO NON PENSO  CON LA MIA TESTA.

Questa credenza ha le sue radici nel pensiero di “essere manipolati”: certamente tutti noi veniamo ogni giorno “manipolati” dai mass media, ad esempio dalla pubblicità. Senza rendercene conto, mettiamo in atto dei comportamenti di acquisto, spinti dalla volontà di qualcun altro. Andare dallo psicologo  può fornire la capacità di diventare maggiormente consapevoli dei nostri desideri e delle nostre aspettative, paradossalmente questo ci rende maggiormente abili nel riconoscere tentativi di manipolazione da parte di altre persone o dai mass media. Certamente, se si subisce l’influenza di una persona che ha l’autorità per dare indicazioni anche quando vanno palesemente contro i propri valori, senza peraltro essere in grado di opporsi, il rischio di manipolazione è reale. Tuttavia, il compito dello psicologo non è quello di sostituire i propri valori a quelli del cliente, ma quello di evidenziare le doti di cui la persona non è consapevole allo scopo di trasformarle in risorse.

 

5) SE VADO DALLO PSICOLOGO  GLI ALTRI PENSANO CHE SONO UNA PERSONA “PAZZA E CON TANTI PROBLEMI”

 Tale credenza è frutto dell’omologazione dei mass media che, allo scopo di stimolare desideri di acquisto (anche di farmaci) ci instillano l’idea che, acquistando il prodotto, omologandoci alla massa, staremo bene, saremo sempre belli, ricchi e forti. Guai a dissentire da ciò che viene prescritto così accuratamente: andare da uno psicologo non rientra nelle esigenza di pubblicità ( il farmaco, le terme, le palestre e i centri estetici  sono invece socialmente riconosciuti ed apprezzati). Infondo, andare dallo psicologo è un lusso per pochi, potrebbe essere considerata una attività salutare e benefica  come andare in palestra o dal parrucchiere, al quale spesso, peraltro, alcune persone raccontano i loro problemi personali, senza naturalmente trovare la soluzione alle loro difficoltà. Se voi, andando da uno psicologo, scopriste di sentirvi meglio, più leggeri e con un problema in meno, forse gli altri penserebbero che non siete poi così “pazzi” anzi, forse ci farebbero un pensierino anche loro…

 

6) AIUTO! SE VADO DALLO PSICOLOGO VENGO PSICANALIZZATO!!!

Tale pregiudizio è legato all’idea romantica dello psicanalista che molto spesso viene mostrata nei film: nella finzione cinematografica, quasi in modo magico, lo psicanalista interpreta il punto fondamentale del disagio di quella persona e questo suona come un GIUDIZIO insindacabile dello stesso. Nella realtà, non funziona in questo modo. In primo luogo il termine “psicanalisi” si utilizza solo per un tipo di approccio, forse quello più famoso, ma non si adatta a tutti gli stili di tecnica di intervento di uno psicoterapeuta. In secondo luogo, il compito dello psicologo non è certo quello di giudicare il cliente, ma quello di comprendere la sua preoccupazione, di qualsiasi natura essa sia, cercando le risorse tali da permettere alla persona di affrontare le proprie problematiche e crescere. Spesso il giudizio che noi diamo a noi stessi è molto più difficile da tollerare rispetto a quello datoci dagli altri: lo psicoterapeuta aiuta la persona a capire quanto è vittima di propri giudizi personali invalidanti.