PAOLO CHIUSA
Paolo Chiusa nasce a Cremona nel 1976, città dove trascorre tutta la sua vita, in un piccolo paese di periferia dove abita ancora oggi. Per paolo abitare a Cremona rappresenta molto, perchè è una città ricca d'arte, la stessa che scoprirà poi di avere nelle proprie mani.
Un giorno, il padre ricevette la visita di un suo caro amico e in quell'occasione il piccolo Paolo ebbe il primo incontro con la misteriosa creatura chiamata pipa. Da quel momento nella mente di Paolo si incise un ricordo, una conoscenza nuova, un'informazione che Paolo riuscì ad arricchire nel corso del tempo, ascoltando, spesso anche indirettamente, quelle persone incontrate qua e la per il paese, che si fumavano beatamente la loro pipa e ne parlavano agli amici.
Paolo cresce e all'età di 17 anni stringe amicizia con Alessandro, un ragazzo che studiava alla scuola di liuteria. Alessandro ha la passione per i violini, di cui Cremona è la casa madre e grazie alla scuola diventa liutaio. Paolo in questo periodo lavora per diverse ditte, ma poi la crisi in Italia colpisce il mondo del lavoro e Paolo perde il posto.
Decide quindi di impiegare il suo tempo per andare ad aiutare il suo amico Alessandro che nel frattempo si era aperto una bottega tutta sua. Aiutando Alessandro, Paolo scopre il piacere del lavoro artigiano e senza un motivo apparente, un giorno, gli torna in mente un ricordo... il ricordo inciso di quella pipa...
Vedendo Alessandro lavorare sul legno con molta passione, decide di voler provare a costruire una pipa. Ne parla con Alessandro che gli suggerisce di fare delle prove con degli scarti di legno che poteva trovare nel laboratorio. Paolo inizia a sperimentare e nel giro di un mese riesce a rendere belli alcuni di quegli scarti che erano destinati ad essere bruciati. Ne creò 4, con del semplice legno. Le prime 2 data l'inesperienza si ruppero durante la lavorazione ma sbagliando si impara e grazie a quei tentativi andò decisamente meglio con le altre 2 che decise di tenere per ricordo.
Vedendo i risultati delle ultime due pipe, Paolo decise di provare con la radica. Cosi in una fredda mattina di Marzo, Paolo si reca in una tabaccheria e acquista i primi ciocchi di radica con dei bocchini in ebanite. E costretto a lavorare quasi tutto a mano, poiché possiede solo un piccolo trapano che utilizza per forare le pipe. Da allora Paolo si è appassionato sempre più alle pipe, che non ha più abbandonato e che continua a costruire ancora oggi.
Si può dire, che Paolo può veramente fregiarsi del titolo di pipe fatte a mano, proprio perchè vengono fatte ancora oggi completamente a mano, senza l'ausilio di alcun macchinario (tornio o fresa).
Le pipe portano come marchio il suo nome “PAOLO CHIUSA PIPE” e ognuna è caratterizzata da un proprio nome. Possedere una pipa di Paolo Chiusa significa possedere una creatura che ha un'anima tutta sua, una creatura che è fatta completamente a mano, un lusso che solo pochi sanno cosa significa e che sanno realmente apprezzare.