Capitolo 12 - Controllo degli impulsi

«Turpin, Lisa!»

Bisbiglio bisbiglio bisbiglio harry potter bisbiglio bisbiglio slytherin bisbiglio bisbiglio no davvero che diamine bisbiglio bisbiglio

«CORVONERO!»

Harry si unì all'applauso che accoglieva la giovane ragazza che camminava timidamente verso la tavola Corvonero, i bordi delle sue vesti ora mutati in blu scuro. Lisa Turpin apparve combattuta tra il suo impulso di sedersi il più lontano possibile da Harry Potter e il suo impulso di correre verso di lui, di infilarsi a forza al suo fianco e iniziare a strappargli delle risposte.

Essere al centro di un evento straordinario e curioso, e poi essere Smistato nella Casa Corvonero, era parente stretto dell’essere intinti in salsa barbecue e gettati nella fossa dei gattini affamati.

«Ho promesso al Cappello Smistatore di non parlarne», bisbigliò Harry per l’ennesima volta.

«Sì, davvero».

«No, ho davvero promesso al Cappello Smistatore di non parlarne».

«Va bene, ho promesso al Cappello Smistatore di non riferirne gran parte e il resto è privato proprio come il vostro quindi smettetela di chiederlo».

«Volete sapere cos’è successo? Va bene! Ecco parte di ciò che è successo! Ho detto al Cappello che la Professoressa McGonagall ha minacciato di bruciarlo e lui mi ha detto di dire alla Professoressa McGonagall che è una giovane impudente e che deve andarsene dal suo prato!»

«Se non avete intenzione di credere a ciò che vi dico allora perché mi fate delle domande?»

«No, neppure io so come ho sconfitto il Signore Oscuro! Ditelo voi a me se lo capite!»

«Silenzio!», gridò la Professoressa McGonagall dal podio del tavolo d’onore. «È vietato parlare fino alla fine della Cerimonia di Smistamento!»

Ci fu un beve calo del volume, quando tutti attesero di vedere se avrebbe fatto una qualunque minaccia specifica e credibile, e poi i bisbigli cominciarono nuovamente.

Poi l’antico dalla barba d’argento si alzò dalla sua grande sedia dorata, sorridendo allegramente. Silenzio immediato. Qualcuno diede freneticamente di gomito ad Herry mentre tentava di continuare a bisbigliare, ed Harry si interruppe a metà frase.

Il vecchio dall’aspetto allegro si sedette nuovamente.

Nota a sé stesso: Non ficcarsi nei guai con Silente.

Harry stava ancora tentando di processare tutto ciò che era avvenuto durante l’Incidente col Cappello Smistatore. E la parte meno importante non era stata ciò che era accaduto nell’istante in cui Harr aveva sollevato il Cappello dal proprio capo; in quel momento, aveva sentito un piccolo bisbiglio come proveniente da nessun posto, qualcosa che suonava stranamente come inglese e un sibilo allo stesso tempo, qualcosa che aveva detto «Ssaluti da Sserpeverde a Sserpeverde: sse volesssi cercare i miei ssegreti, rivolgiti al mio sserpente».

Harry stava immaginando che non fosse una parte ufficiale del processo di Smistamento. E che fosse un poco di magia extra inserita da Salazar Serpeverde durante la realizzazione del Cappello. E che il Cappello stesso non ne fosse a conoscenza. E che entrasse in azione quando il Cappello aveva detto «SERPEVERDE», più o meno altre condizioni. E che un Corvonero come lui non avrebbe dovuto assolutamente, assolutamente ascoltarlo. E che se avesse trovato il modo di obbligare Draco a mantenere il segreto così da poterglielo chiedere, quello sarebbe stato il momento giusto per avere un po’ di Tè-Comico sotto mano.

Ragazzi, ti decidi a non seguire il percorso di un Signore Oscuto e l’universo inizia a crearti problemi dall’istante in cui il Cappello è rimosso dalla tua testa. In alcuni giorni è proprio inutile combattere il destino. Forse attenderò fino a domani per iniziare a seguire il mio proposito di non essere un Signore Oscuro.

«GRIFONDORO»

Ron Weasley ricevette molti applausi, e non solo dai Grifondoro. Evidentemente la famiglia Weasly era moto popolare da queste parti. Harry, dopo un momento, sorrise e iniziò ad applaudire insieme agli altri.

Ma, del resto, non c’era momento migliore di oggi per abbandonare il Lato Oscuro.

Al diavolo il destino e al diavolo l’universo. Gliel’avrebbe fatta vedere al Cappello.

«Zabini, Blaise!»

Pausa.

«SERPEVERDE!» gridò il Cappello.

Harry applaudì anche Zabini, ignorando gli strani sguardi che stava ricevendo da tutti, Zabini incluso.

Nessun altro nome fu chiamato dopo questo, e Harry si rese conto che “Zabini, Blaise « sembrava vicino alla fine dell'alfabeto. Grande, così ora aveva applaudito solo Zabini... Oh, bene.

Silente si alzò di nuovo e cominciò a dirigersi verso il podio. A quanto pare erano in procinto di ricevere l’omaggio di un discorso -

Ed Harry fu colpito dall'ispirazione per una brillante prova sperimentale.

Ermione aveva detto che Silente era il mago più potente in vita, giusto?

Harry si infilò una mano nel sacchetto e sussurrò, «Tè-Comico».

Se il Tè-Comico avesse funzionato, avrebbe dovuto far dire a Silente qualcosa di così ridicolo durante il suo intervento che, anche nello stato di preparazione mentale di Harry, l’avrebbe fatto comunque soffocare. Qualcosa come l’obbligo per tutti gli studenti di Hogwarts di non indossare abiti per l'intero anno scolastico, o che tutti sarebbero stati trasformati in gatti.

Ma del resto se qualcuno in tutto il mondo poteva resistere alla potenza del Tè-Comico, quello sarebbe stato Silente. Quindi, se tutto ciò avesse funzionato, il Tè-Comico sarebbe stato letteralmente invincibile.

Harry tirò la linguetta del Tè-Comico sotto il tavolo, volendolo fare un po' discretaente. La lattina fece un sommesso rumore sibilante. Qualche testa si voltò a guardarlo, ma presto tornò indietro quando -

«Benvenuti! Benvenuti ad un nuovo anno a Hogwarts!» disse Silente raggiante agli studenti con le braccia spalancate, come se niente gli avrebbe potuto fare più piacere di vederli tutti lì.

Harry bevette un primo sorso di Tè-Comico e abbassò la lattina di nuovo. Avrebbe ingoiato la bevanda un po' alla volta e cercardo di non soffocare qualunque cosa Silente avesse detto -

«Prima di iniziare il nostro banchetto, vorrei dire poche parole. Eccole: Felice felice bum bum palude palude palude! Grazie!»

Tutti applaudirono e acclamarono, e Silente si sedette di nuovo.

Harry rimase seduto, congelato, mentre la soda colava dagli angoli della bocca. Era, quantomeno, riuscito a soffocare in silenzio.

Davvero, davvero, davvero non avrebbe dovuto farlo. Incredibile quanto questo divenisse molto più evidente appena un secondo dopo che era diventato troppo tardi.

Col senno di poi, avrebbe probabilmente dovuto notare qualcosa di sbagliato quando pensava alla possibilità che tutti fossero trasformati in gatti... o anche prima, si ricordò della sua nota mentale di non ficcarsi nei guai con Silente... o la sua ritrovata risoluzione ad essere più rispettoso degli altri... o forse se avesse avuto un solo briciolo di senso comune...

Era senza speranza. Era marcio fino al midollo. Salutate il Signore Oscuro Harry. Non si poteva combattere il destino.

Qualcuno stava chiedendo se Harry stesse bene. (Altri avevano iniziato a servirsi da soli il cibo, che era magicamente apparso sul tavolo, evabbè.)

«Sto bene», disse Harry. «Scusatemi. Um. Quello era un discorso... normale per il Preside? Tutti voi... non sembravate... molto sorpresi...»

«Oh, Silente è folle, naturalmente», disse un Corvonero dall’aspetto più anziano seduto accanto a lui che si era presentato con un nome che Harry non riusciva nemmeno a cominciare a ricordare. «Molto divertente, mago incredibilmente potente, ma completamente fuori di testa». Fece una pausa. «In futuro mi piacerebbe anche chiedere perché del fluido verde è venuto fuori delle tue labbra ed è poi scomparso, anche se mi aspetto che tu abbia promesso al Cappello Smistatore di non parlare neanche di questo».

Con un grande sforzo, Harry si fermò dal guardare giù all’incriminante lattina di Tè-Comico nella sua mano.

Dopo tutto, il Tè-Comico non aveva semplicemente materializzato arbitrariamente un titolo del Quibbler su di lui e Draco. Draco aveva l’aveva spiegato in un modo che aveva fatto sembrare che fosse tutto accaduto... naturalmente? Come se avesse alterato la storia per inserircisi?

Harry stava mentalmente immaginando di colpire il tavolo con la fronte. Wham, wham, wham faceva la sua testa nella sua immaginazione.

Un’altra studentessa abbassò la voce a un sussurro. «Ho sentito dire che Silente è segretamente il geniale orchestratore di un sacco di roba e che usa la follia come un copertura in modo che nessuno lo sospetti».

«L’ho sentito anch'io», sussurrò un terzo studente, e vi furono cenni furtivi da tutto il tavolo.

Questo non poté fare a meno di attirare l'attenzione di Harry.

«Capisco», mormorò Harry, abbassando la propria voce. «Così tutti sanno che Silente è segretamente un orchestratore».

La maggior parte degli studenti annuì. Uno o due sembrarono improvvisamente pensierosi, compreso lo studente più anziano seduto accanto a Harry.

Siete sicuri che questo sia il tavolo di Corvonero? Harry riuscì a non chiederlo ad alta voce.

«Brillante!» sussurrò Harry. «Se tutti sanno, nessuno sospetterà che è un segreto!»

«Esattamente», sussurrò uno studente, e poi aggrottò la fronte. «Aspetta, che non suona proprio bene -»

Nota a sé stesso: Il 75° percentile degli studenti di Hogwarts, anche noto come Casa Corvonero, non è il programma più esclusivo del mondo per bambini prodigio.

Ma almeno aveva imparato un fatto importante oggi. Il Tè-Comico era onnipotente. E questo voleva dire che...

Harry sbatté le palpebre per la sorpresa quando la sua mente ebbe finalmente fatto l'ovvia connessione.

...questo voleva dire che, non appena avesse imparato un incantesimo in grado di modificare temporaneamente il suo senso dell'umorismo, poteva far accadere qualsiasi cosa, facendo in modo che quella cosa fosse l’unica che avrebbe trovato abbastanza sorprendente da soffocare, e poi bere una lattina di Tè-Comico.

Che dire, è stato un viaggio breve verso la divinità. Anche io mi aspettavo che richiedesse più tempo del mio primo giorno di scuola.

A pensarci, aveva anche rottamato completamente Hogwarts nel giro di dieci minuti netti da quando era stato Smistato.

Harry sentiva realmente una certa quantità di rammarico per questo - solo Merlino sapeva che cosa un preside folle stava per fare dei suoi prossimi sette anni di scuola - ma non poteva fare a meno di provare una punta di orgoglio, anche.

Domani. Entro domani, al più tardi, avrebbe smesso di camminare lungo il percorso che portava al Signore Oscuro Harry. Una prospettiva che suonava sempre più spaventosa di minuto in minuto.

E tuttavia anche, in qualche modo, sempre più attraente. Parte della sua mente stava già visualizzando le divise dei suoi servitori.

«Mangia», ringhiò lo studente più anziano seduto accanto a lui, e diede una gomitata nelle costole a Harry. «Non pensare. Mangia».

Harry iniziò automaticamente a caricare il proprio piatto con tutto ciò che era di fronte a lui, salsicce blu con minuscoli frammenti brillanti, evabbè.

«A cosa cosa stavi pensando, lo Smistamento -» cominciò a dire Padma Patil, una delle altre Corvonero del primo anno.

«Nessuna domanda insistente durante i pasti!» dissero in coroalmeno tre persone. «Regola della Casa!» aggiunse un altro. «Altrimenti moriremmo tutti di fame da queste parti».

Harry si stava scoprendo molto, molto speranzoso che la sua nuova geniale idea non funzionasse realmente. E che il Tè-Comico funzionasse in qualche altro modo e che realmente non avesse la capacità onnipotente di alterare la realtà. Non che lui non volesse essere onnipotente. Era che non riusciva a sopportare l'idea di vivere in un universo che funzionasse veramente in questo modo. C'era qualcosa di poco dignitoso nel salire al potere attraverso l'uso intelligente di bevande gassate.

Ma lui doveva testarlo sperimentalmente.

«Sai», disse lo studente più anziano accanto a lui in un tono abbastanza piacevole, «abbiamo un sistema per costringere le persone come te a mangiare, ti piacerebbe scoprire di cosa si tratta?»

Harry si arrese e cominciò a mangiare la sua salsiccia blu. Era abbastanza buono, soprattutto le parti brillanti.

La cena passò con sorprendente rapidità. Harry cercò di assaggiare almeno un po' di tutti gli strani e nuovi cibi che vide. La sua curiosità non poteva sopportare l'idea di non sapere quale gusto avesse un certo cibo. Grazie al cielo questo non era un ristorante dove si doveva ordinare solo una cosa e non avresti mai scoperto il gusto di tutte le altre cose presenti sul menu. Harry odiava questo fatto, era come una camera delle torture per chiunque avesse una scintilla di curiosità: Scoprite solo uno dei misteri di questa lista, ah ah ah!

Poi giunse il momento del dolce, per il quale Harry si era completamente dimenticato di lasciare spazio. Rinunciò dopo aver assaggiato un piccolo boccone di crostata di melassa. Sicuramente tutte queste cose sarebbero state fatte circolare almeno una volta nel corso dell'anno scolastico.

Dunque, cosa c’era sulla sua lista delle cose da fare, oltre agli ordinari impegni scolastici?

Da-fare 1. Fai una ricerca sugli incantesimi di alterazione della mente così da poter esaminare il Tè-Comico e vedere se hai indovinato un percorso verso l’onnipotenza. Anzi, fai una ricerca su ogni tipo di magia mentale che riesci a trovare. La mente è il fondamento del nostro potere come esseri umani, qualsiasi tipo di magia che l’influenzi è il tipo più importante di magia che ci sia.

Da-fare 2. In realtà questo è Da-fare 1 e l'altro è Da-fare 2. Passa in rassegna gli scaffali delle biblioteche di Hogwarts e Corvonero, familiarizza con il sistema e fai in modo di aver letto almeno tutti i titoli dei libri. Secondo passaggio: leggi tutti i sommari. Coordinati con Ermione che ha una memoria molto megliore della tua. Scopri se c'è un sistema di prestito interbibliotecario a Hogwarts e vedi se voi due, soprattutto Ermione, potete visitare anche quelle biblioteche. Se le altre Case hanno biblioteche private, scopri come accedervi legalmente o intrufolarti.

Opzione 3a: Obbliga Ermione al segreto e prova a fare una ricesra riguardo ‘Da Serpeverde a Serpeverde: se volessi cercare i miei segreti, parla al mio serpente’. Problema: Questo sembramolto riservato e potrebbe passare un po' di tempo prima di trovare casualmente un libro che contenga un indizio.

Da-fare 0: Controlla che tipo di incantesimi di ricerca-e-recupero-informazioni esistono, se esistono. La magia da biblioteca non è così fondamentalmente importante come la magia mentale ma ha una priorità molto più alta.

Opzione 3b: Cerca un incantesimo per obbligare magicamente Draco Malfoy al segreto, o per verificare magicamente la sincerità della promessa di Draco di mantenere un segreto (Veritaserum?), e poi domanda a lui riguardo al messaggio di Serpeverde...

In realtà... Harry aveva un presentimento alquanto brutto riguardo l’opzione 3b.

Ora che Harry ci pensava, non si sentiva poi così bene circa l’opzione 3a, anche.

I pensieri di Harry tornarono a quello che era stato forse il peggior momento della sua vita fino ad oggi, quei lunghi secondi di orrore da raggelare il sangue sotto il cappello, quando pensava di aver già fallito. Allora aveva desiderato di retrocedere indietro nel tempo di appena pochi minuti e cambiare qualcosa, qualsiasi cosa prima che fosse troppo tardi...

E poi era risultato che non era troppo tardi, dopo tutto.

Desiderio esaudito.

Non avevi il potere di cambiare la storia. Ma potevi indirizzarla nel modo giusto sin dal principio. Fare qualcosa in maniera differente sin dal primo tentativo.

Tutta questa faccenda della ricerca dei segreti di Serpeverde... sembrava tremendamente simile a quel genere di situazioni in cui, anni dopo, ti saresti guardato indietro e detto, ‘E è stato quando tutto ha iniziato ad andare male’.

E avrebbe disperatamente desiderato di avere la capacità di retrocedere indietro nel tempo e operare una scelta differente...

Desiderio esaudito. E adesso?

Harry sorrise con lentezza.

Era un pensiero piuttosto controintuitivo... ma...

Ma poteva, non c'era nessuna regola che dicesse che non poteva, poteva semplicemente far finta di non aver mai sentito quel piccolo sussurro. Lasciare che l'universo andasse avanti esattamente nello stesso modo in cui avrebbe fatto se quel momento critico non fosse mai accaduto. Venti anni più tardi, questo sarebbe stato quello che avrebbe disperatamente desiderato fosse accaduto venti anni prima, e si dava il caso che vent'anni prima di vent'anni dopo fosse proprio questo momento. Alterare il passato remoto era facile, bastava solo pensarci al momento giusto.

Oppure... questo era ancora più controintuitivo... poteva anche informare, oh, diciamo, la professoressa McGonagall, al posto di Draco o Ermione. E lei avrebbe potuto mettere insieme alcune persone giuste e far sì che quel piccolo incantesimo aggiutivo fosse tolto dal Cappello.

Perché, sì. Sembrava un’idea eccezionalmente buona una volta che era effettivamente venuta in mente ad Harry.

Quindi molto evidente in retrospettiva, eppure in qualche modo, l'opzione 3c e l’opzione 3d non gli erano venute in mente.

Harry assegnò a sé stesso +1 punto per il suo programma anti-Signore-Oscuro-Harry.

Era stato uno scherzo terribilmente crudele che il Cappello gli aveva giocato, ma non si potevano discuterne i risultati sul piano consequenzialista. Certamente gli aveva dato una migliore idea della prospettiva della vittima, però.

Da-fare 4: Scusarsi con Neville Longbottom.

Ok, aveva in corso una striscia vincente, ora doveva solo tenerne il passo. In ogni giorno, in ogni modo, sto diventando sempre più Luminoso...

Anche le persone attorno ad Harry avevano per lo più smesso di mangiare, a questo punto, e vassoi col dessert cominciarono a svanire, come i piatti usati.

Quando tutti i piatti furono spariti, Silente ancora una volta si alzò dal suo posto.

Harry non poté impedirsi di sentire l’urgenza di bere altro Tè-Comico.

Ma tu DEVI proprio scherzare, Harry pensò rivolto a quella parte di sé stesso.

Ma l’esperimento non avrebbe avuto se non fosse stato replicato, no? E il danno era stato già fatto, giusto? Non voleva vedere cosa sarebbe accaduto questa volta? Non era curioso? E se avesse ottenuto un risultato differente?

Ehi, scommetto che sei la stessa parte del mio cervello che ha condotto a termine lo scherzo a Neville Longbottom.

Er, forse?

E non è ovvio in maniera schiacciante che se faccio questo me ne pentirò un secondo dopo che sia troppo tardi?

Um...

Già. Allora, NO.

«Ehm», disse Silente dal podio, accarezzandosi la lunga barba d'argento. «Solo qualche parola in più, ora che siamo tutti nutriti e dissetati. Ho un paio di avvisi di inizio quadrimestre da darvi».

«Gli studenti del primo anno dovrebbero prendere nota che la foresta circostante è vietata a tutti gli alunni. Questo è il motivo per cui è chiamata la Foresta Proibita. Se fosse consentita sarebbe chiamata la Foresta Consentita».

Inequivocabile. Nota a sé stesso: la Foresta Proibita è proibita.

«Mi è stato anche chiesto dal Sig. Filch, il custode, di ricordare a tutti voi che nessuna magia dovrebbe essere utilizzata tra le classi nei corridoi. Ahimè, sappiamo tutti che quello che dovrebbe essere, e ciò che è, sono due cose diverse. Grazie di tenere questo a mente».

Er ...

«I provini di Quidditch si terranno nella seconda settimana del quadrimestre. Chiunque sia interessato a giocare per la squadra della propria Casa deve contattare Madama Hooch. Chiunque sia interessato a riformulare l'intero gioco del Quidditch deve contattare Harry Potter».

Harry inspirò la propria saliva e fu colpito da un accesso di tosse proprio mentre tutti gli occhi si girarono verso di lui. Come diavolo! Non aveva incrociato gli occhi di Silente in nessun momento... non ci pensava. Di certo non aveva pensato al Quidditch in quel momento! Non aveva parlato con nessuno se non Ron Weasley e non pensava che Ron l’avrebbe detto a chiunque altro... o Ron era corso via da un professore per lamentarsi? Come diavolo...

«Inoltre, devo dirvi che quest’anno, il corridoio del terzo piano sul lato destro è interdetto a tutti coloro che non vogliono morire di una morte molto dolorosa. È custodito da una serie elaborata di trappole pericolose e potenzialmente letali, e non potete assolutamente superarli tutti, soprattutto se siete solo al vostro primo anno ».

Harry era insensibile a questo punto.

«E, infine, esprimo il mio più grande ringraziamento a Quirinus Quirrell per aver eroicamente accettato di ricoprire la posizione Professore di Difesa Contro le Arti Oscure a Hogwarts». Lo sguardo di Silente si mosse indagatore tra tutti gli studenti. «Mi auguro che tutti gli studenti esprimano al professor Quirrell quella massima cortesia e tolleranza che sono dovute al suo straordinario servizio a voi e a questa scuola, e che non ci assillerete con alcuna fastidiosa lamentela su di lui, a meno che voi non vogliate provare a fare il suo lavoro».

Di cosa sta parlando adesso?

«Ora cedo il podio al nostro nuovo membro di facoltà Professor Quirrell, che vorrebbe dirvi alcune parole».

L’uomo giovane, magro, nervoso che Harry aveva conosciuto al Paiolo Magico si fece lentamente strada fino al podio, gettando timorose occhiate in tutte le direzioni. Harry intravide la parte posteriore della sua testa, e sembrava che il professor Quirrell stesse già diventando calvo, nonostante l’apparente giovane età.

«Mi chiedo cosa ci sia di sbagliato in lui», sussurrò lo studente dall'aspetto più grande seduto accanto a Harry. Simili osservazioni sommesse furono scambiate altrove lungo il tavolo.

Il professor Quirrell si fece strada fin sul podio e rimase lì, sbattendo le palpebre. «Ah...», disse. «Ah...» Poi il coraggio sembrò mancargli completamente, e se ne stette lì, in silenzio, occasionalmente colpito da spasmi.

«Oh, eccellente», sussurrò lo studente più grande, «si prevede un altro lungo anno nel corso di Difesa -»

«Saluti, miei giovani apprendisti», disse il Professor Quirrell in un tono asciutto e sicuro. «Tutti sappiamo che Hogwarts tende a soffrire una certa sfortuna nelle sue selezioni per questa posizione, e senza dubbio molti di voi si stanno già chiedendo quale sventura mi accadrà quest'anno. Ve lo garantisco, quella sventura non sarà la mia incompetenza». Sorrise appena. «Che ci crediate o no, ho sempre voluto un giorno cimentarmi come Professore di Difesa Contro le Arti Oscure qui alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il primo a insegnare questo corso fu Salazar Serpeverde in persona, e ancora nel XIV secolo era tradizione che i più grandi maghi combattenti di ogni schieramento si cimentassero a insegnare qui. I passati Professori di Difesa includono non solo il leggendario eroe errante Harold Shea, ma anche la virgolette immortale chiuse virgolette Baba Yaga, sì, vedo che alcuni di voi stanno ancora rabbrividendo al suono del suo nome anche se è morta da 600 anni. Deve essere stato un periodo interessante per frequentare Hogwarts, non credete?»

Harry deglutì con difficoltà, cercando di sopprimere l'improvvisa ondata di emozione che lo aveva sopraffatto quando il professor Quirrell aveva cominciato a parlare. I toni precisi gli ricordarono molto un docente a Oxford, e Harry stava cominciando a comprendere realmente che non avrebbe visto la sua casa o la sua mamma o il suo papà fino a Natale.

«Siete abituati al fatto che la cattedra di Difesa sia ricoperta da incompetenti, farabutti, e sventurati. Per chiunque abbia un minimo di conoscenza della storia, essa porta con sé tutt’altra reputazione. Non tutti coloro che hanno insegnato qui sono stati i migliori, ma i migliori hanno tutti insegnato a Hogwarts. In tale prestigiosa compagnia, e dopo aver attesto per tanto tempo questo giorno, mi vergognerei di assegnarmi qualsiasi obiettivo inferiore alla perfezione. E così intendo realmente che ciascuno di voi ricordi sempre quest'anno come il miglior corso di Difesa che abbiate mai avuto. Ciò che imparerete quest'anno vi sarà per sempre utile come solida base nelle arti della Difesa, non importa chi saranno stati i vostri insegnanti prima e dopo».

L’espressione del professor Quirrell si fece seria. «Abbiamo una grande quantità di terreno perso da recuperare e non molto tempo per coprirlo. Perciò intendo discostarmi dalle convenzioni didattiche di Hogwarts in un certo numero di aspetti, come pure introdurre alcune attività opzionali nel dopo-scuola». Fece una pausa. «Se questo non fosse sufficiente, forse potrei trovare nuovi modi per motivarvi. Voi siete i miei tanto attesi studenti, e farete del vostro meglio nel mio tanto atteso corso di Difesa. Aggiungerei qualche sorta di orribile minaccia, come 'Altrimenti soffrirete orribilmente', ma sarebbe così banale, non credete? Mi vanto di essere più fantasioso di questo. Grazie».

Poi il vigore e la fiducia sembrarono esaurirsi nel professor Quirrell. La sua bocca si spalancò come se si fosse improvvisamente trovato di fronte a un pubblico inatteso, e si voltò con uno scatto convulso e si trascinò di nuovo al suo posto, ingobbito come se stesse per crollare su sé stesso e implodere.

«Sembra un po’ strano», bisbigliò Harry.

«Meh», disse lo studente più grande. «Non hai ancora visto niente».

Silente riprese il podio.

«E ora», disse Silente, «prima di andare a letto, cantiamo l'inno della scuola! Ognuno scelga il proprio brano preferito e le parole preferite, e andiamo!»