Dott.ssa Francesca Usai
Medico Chirurgo - Agopuntore
Rich. Ordine Medici RM N° 196
telefono: 3284663489
e-mail: francesca.usai@gmail.com
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L’artrosi è una malattia degenerativa che colpisce unicamente la popolazione oltre i 55-60 anni anche se, i segni sono visibili radiologicamente molti anni prima senza alcun signifcato patologico. L’artrosi potrebbe manifestarsi anche in seguito ad un trauma o in forme rare di precoce invecchiamento . E’ causata dalla degenerazione delle strutture articolari nel corso dell’invecchiamento a cui possono aggiungersi fattori legati alla postura, a traumi, all’attività professional e/ o sportiva o dovuta a varie patologie che possono limitare la funzionalità del collo. Sicuramente importante è la disidratazione dei dischi vertebrali che, assottigliandosi e, diminuendo l’elasticità vertebrale, avvicinano le faccette articolari con conseguente traumatismo. Le superfici delle vertebre si erodono non essendo più protette dai dischi. . Nel tentativo di autoripararsi, le superfici vertebrali possono produrre osteofiti, piccole protuberanze osse. Questi vanno ulteriormente ad ostacolare lo scorrimento delle vertebre su quelle vicine durante i movimenti del collo. La presenza di osteofiti a livello degli uncus e/o delle articolazioni intervertebrali comporta il restringimento dei forami di coniugazione, già ridotti in altezza dalla discoartrosi. Ciò causerà dolore cervicale per la sofferenza delle strutture articolari e dei tessuti molli circostanti e potrebbe inoltre, dare dolore irradiato al braccio per sofferenza radicolare. I tessuti periarticolari, traumatizzati dagli osteofiti, si presentano edematosi e la muscolatura paravertebrale può andare incontro a fenomeni ischemici e presentare una contrattura permanente.
SINTOMATOLOGIA
Per quanto riguarda la sintomatologia il movimento del collo è sempre doloroso ed è sempre accompagnato da un grado più o meno elevato di limitazione funzionale. In genere l’inizio è subdolo. La persona avverte un vago dolore a seguito di alcuni movimenti del collo accompagnato a scrosci articolari dovuti all’usura dei dischi intervetebrali e all’attrito che si esercita tra le superfici osse non più sufficientemente lubrificate. Con il tempo i dolori diventano più intensi e frequenti e spesso si presentano in presenza di umidità o dopo attività fisica.
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
E’ molto importante fare sempre la diagnosi differenziale. A volte i pazienti presentano altre patologie come la cefalea tensiva, la sindrome fibromialgica, la nevralgia di Arnold e la sindrome di Neri-Barrè-Lieou.
La cefalea tensiva è ottimamente trattabile con l’agopuntura, ma richiede la stimolazione di punti ad azione ansiolitica e rilassante non avendo una causa di tipo muscolo-scheletrico.
La sindrome fibromialgica può presentare intensi dolori al rachide cervicale, ma i dolori sono presenti anche in altre sedi. Questo è un quadro di squilibrio neuro-vegetativo generale con manifestazioni di carattere ansioso- depressivo.
La nevralgia di Arnold è caratterizzata da violento dolore in sede cervicale, ma dovuto alla coartazione del nervo grande occipitale nell’attraversamento del muscolo trapezio.
La sindrome di Neri-Barrè-Lieou presenta un’irritazione del plesso simpatico cervicale che circonda l’arteria vertebrale causata da osteofiti degli uncus. Il quadro sintomatologico comprende, oltre a cervicalgie, vertigini, miosi, enoftalmo e ptosi palpebrale. Si risolve con l’agopuntura.
COSA FA L’AGOPUNTURA
L’agopuntura è un trattamento sicuramente molto specifico nell’artrosi cervicale meglio di altre terapie attualmente praticate in Occidente.
L’agopuntura permette il ripristino di una corretta cirolazione sanguigna risolvendo l’infiammazione dove è presente e inoltre, elimina la contrattura della muscolatura paravertebrale, conseguente allo stato infiammatorio, già dalle prime sedute. Il paziente avverte quindi un netto miglioramento specie nel ruotare il capo. Accanto all’agopuntura la mobilizzazione quotidiana, eseguita dal paziente tramite semplici esercizi, garantisce il più delle volte una buona e duratura remissione della sintomatologia, senza dover ricorrere ad ulteriori presidi terapeutici.