III Biennio

L'accoglienza in prima media

La necessità di conoscersi esiste anche in prima media. In questo caso si chiede a ciascun alunno che porti una scatola con tre oggetti che siano per lui significativi. Ai compagni verrà detto che questi sono degli “indizi” e che, come dei detective, dovranno fare delle ipotesi sul carattere, sulle passioni e sui gusti di chi li ha portati. Incoraggeremo gli alunni a cercare i significati nascosti in ogni oggetto scelto. Li incoraggeremo ad andare in profondità e a scoprire tutti i significati possibili. Es. portare un peluche può voler dire nostalgia dell’infanzia come desiderio di mostrare che c’è anche una parte tenera nel nostro carattere. L’i-pod, desiderio di rilassarsi in solitudine o di condividere la passione della musica con gli amici. Le chiavi di casa senso di responsabilità come desiderio di autonomia. I ragazzi faranno molte ipotesi, alla fine si chiede alla persona che ha portato gli oggetti due cose: se si è sentita riconosciuta e se ha scoperto di sé qualcosa che non sapeva. Ovviamente la persona in causa risponderà alle ipotesi dicendo se sono giuste o sbagliate. Questa è una attività coinvolgente e va controllata, è utile stabilire ad esempio quante ipotesi si possono fare senza far parlare tutti, distribuendo gli interventi su più scatole. Talvolta può essere necessario e utile confrontare gli oggetti di due alunni. È importante che tutti gli alunni possano mostrare i propri oggetti e per ciò l’attività andrà divisa in più giorni. Se è possibile sarebbe interessante che la classe non sapesse di chi sono gli oggetti osservati.

Nel terzo biennio un lavoro sulle regole diventa particolarmente importante. Gli alunni non accettano più che la regola sia imposta ma desiderano capire il perché. A questo scopo sono state messe a punto due diverse attività."Il paese dei tondi e dei quadrati"e "i tre paesi".