Nel primo biennio si costruiscono le basi dello star bene a scuola negli anni successivi. Per star bene in una classe è necessario sentire che si "appartiene" a quel gruppo, che non solo non si è esclusi ma che abbiamo un nostro posto. Il gruppo deve essere considerato come un organismo vivente. Ognuno ha un proprio ruolo importante ma non rigido. Quando i ruoli diventano rigidi il gruppo non cresce e la specializzazione impedisce di fare nuove esperienze, di scoprire chi si è e cosa si vuol diventare.
Secondo punto importante quanto il primo è l'ascolto. L'ascolto dell'insegnante ma anche l'ascoltarsi degli alunni tra di loro. E quando parliamo di ascolto non intendiamo solo il racconto di esperienze ma anche la condivisione di emozioni, di difficoltà, di gioie e di dolori. Le attività che ci aiutano a perseguire questi due obiettivi sono:
- I compiti della Strega, per la costruzione del gruppo;
- Il cerchio, per il lavoro sull'ascolto;
- Raggruppamenti, un gioco per conoscersi meglio;
- In viaggio nel paese delle emozioni, ultimo ma importantissimo è il lavoro sul riconoscimento delle emozioni proprie e degli altri.